Da qualche giorno è iniziato il roll out di un nuovo aggiornamento per Samsung Galaxy Note 8, che oltre alle patch di sicurezza di gennaio e ad alcune patch per mitigare le vulnerabilità Spectre e Meltdown, porta un nuovo bootloader. Questa novità non impedisce solamente di eseguire un downgrade a una versione precedente di Android ma blocca anche la versione di Odin modificata da Prince Comsy.

Per chi non lo sapesse Odin è il tool necessario all’installazione del firmware sui dispositivi Samsung e la speciale versione modificata da Prince Comsy consente di installare firmware destinati ad altre regioni, a patto di essere destinate allo stesso SoC, o firmware non firmati digitalmente dal produttore sud coreano.

I possessori di Samsung Galaxy Note 8 che hanno già ricevuto l’aggiornamento non potranno più utilizzare un firmware pensato per una regione diversa e qualsiasi tentativo di aggirare il blocco porterà inevitabilmente al brick hardware del dispositivo.

Con l’aggiornamento ad Android 8.0 Oreo di Samsung Galaxy S8Samsung Galaxy S8 Plus, sarà inserito il nuovo bootloader che tramite l’efuse presente sulla scheda madre impedirà sia il downgrade sia l’utilizzo di un firmware destinato a un’altra regione. Vedremo se sarà in qualche modo possibile aggirare il nuovo sistema di protezione pensato da Samsung o se la vita degli appassionati di modding sarà più difficile.

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A quanto pare l’utente che ha dato il via alla notizia ha riportato alcune inesattezze. La versione modificata di Odin continua a funzionare anche con il Bootloader di terza generazione ed è possibile effettuare il cambio di operatore anche con il nuovo bootloader. Non ci sarà quindi il tanto temuto blocco del bootloader e gli utenti potranno continuare a installare firmware provenienti da altre regioni o a “sbrandizzare” i propri dispositivi.

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