Mentre Apple continua imperterrita a richiedere ed ottenere ingiunzioni contro Samsung, rea di aver infranto alcuni brevetti, molte grandi compagnie si rivolgono alla Corte Suprema degli Stati Uniti affinché prenda una decisione che potrebbe dare il via alla tanto attesa riforma del sistema di brevetti americano.

Forte dei brevetti detenuti e decisa a far valere i propri diritti, Apple ha ottenuto una ingiunzione che proibisce a Samsung di vendere una serie di dispositivi sul suolo americano, anche se si tratta di prodotti obsoleti come Galaxy Nexus, Galaxy Note e Note 2, Galaxy S2 e Galaxy S3. Proprio questa situazione, al limite del ridicolo, ha portato alcune grosse compagnie del settore tecnologico a rivolgersi alla Corte Suprema.

Si parla di Facebook, Google, Dell, HP ed eBay, ma anche piccole realtà e perfino molti contadini che sono interessati alla risoluzione del caso. L’interesse non è tanto nel caso specifico quanto piuttosto convincere il governo federale, attraverso la sentenza, a cambiare finalmente le leggi sui brevetti in modo da sconfiggere definitivamente la piaga dei cosiddetti “patent troll”, compagnie che fanno incetta di brevetti per poi chiedere ingenti somme di denaro, in particolare alle compagnie tecnologiche.

Se, come ripetiamo da tempo, è giusto che venga garantita la proprietà intellettuale, è vero anche che l’attuale sistema americano concede brevetti in maniera troppo semplice, consentendo di brevettare gesti, movimenti e forme a tutto vantaggio proprio dei patent troll.

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