Risale a pochi giorni fa la trasmissione online dell’evento New Product Launch di Xiaomi in diretta streaming su YouTube, Facebook e Twitter (rigorosamente senza pubblico) in cui l’azienda ha presentato a noi europei Xiaomi Mi 10 Pro, Xiaomi Mi 10 e Xiaomi Mi 10 Lite, trio di smartphone 5G e i primi device a popolare la line-up 2020 dell’azienda cinese.

Ci concentriamo in questa recensione di Xiaomi Mi 10 Pro, il primo top di gamma in assoluto dell’azienda a toccare quota 1000 € nell’unico taglio europeo 8/256 GB, più precisamente 999,90 € risultando così il più costoso tra tutti i restanti dispositivi della linea.
Tuttavia, per il momento, il telefono viene offerto assieme ad uno specifico bundle e lo si può già preordinare su Amazon, consegne a partire dal 7 aprile. Tutte le informazioni necessarie le trovate in questo articolo.

La scheda tecnica racconta di uno smartphone ben carrozzato e prestante, con un occhio di riguardo, anzi due, verso il comparto fotografico e l’hashtag #LuciMotoreAzione ne è la conferma. Cosa è riuscita a fare Xiaomi? Lo scopriamo in questa recensione scritta e relativo video, che potete visionare di seguito!

Video recensione di Xiaomi Mi 10 Pro

Design & Ergonomia

Impossibile non notare il suo generoso spessore di 8,96 mm oltre ad un peso non contenuto di 208 grammi e vi possiamo assicurare che in tasca si fa sentire.
È alto 162,5 mm e largo 74,8 mm e l’utilizzo ad una mano non è totalmente debilitato ma indubbiamente complicato e pericoloso: c’è l’apposita funzione per ridurre le dimensioni di visualizzazione dell’interfaccia ma il retro in vetro e i bordi stondati sia per il pannello frontale che per la cover posteriore non agevolano l’uso; tuttavia il grip, nonostante i materiali, è discreto dal momento che il retro con finitura opaca conferisce un touch & feel superbo e contribuisce a mantenere un sufficiente livello di aderenza alle superfici. Però fatevi un favore se lo farete vostro: mettetegli al più presto una cover!

La parte frontale con questo display AMOLED da 6,67″ è molto d’impatto, un pannello FHD+ a 90 Hz prodotto da TCL con sampling a 180 Hz e supporto HDR10+ e DCI-P3 e una taratura del colore veramente molto azzeccata e accurata. Vi consigliamo di attivare l’opzione la riproduzione dei colori “Avanzata” così da fruire di contenuti nella più ampia gamma di colori possibile ma in tutti i casi i settaggi calibrazione display sono molto ricchi e ben studiati.
La visibilità al sole è buona grazie a una luminosità di picco di 1200 nits e non manca la presenza del foro per la fotocamera selfie, piuttosto piccolo e fuori dai piedi in stile OPPO Find X2 Pro, passa spesso inosservato e non infastidisce alla vista; volendo però dalle impostazioni possiamo oscurare completamente il buco introducendo una barra nera nella parte superiore dello schermo.
La comparativa con Find X2 Pro viene quasi naturale data la somiglianza delle specifiche e, anche per tale ragione, ci aspettavamo di vedere, almeno per questa versione Pro, un refresh rate a 120 Hz. Va però detto che il passaggio dai classici 60 Hz a 90 è senz’altro più evidente rispetto a passare da 90 a 120 Hz e, per tale ragione, questa mancanza rimane un male minore.
Peccato per la presenza di vetro Gorilla Glass 5 e non 6, lo schermo è risultato più sensibile ai graffi di quanto ci saremmo aspettati e ciò non ci è piaciuto, dal momento che Find X2 Pro con lo stesso bistrattamento ma protezione Gorilla Glass 6 riporta un quantitativo di graffi nettamente inferiore e meno invadente della controparte Xiaomi.

Le linee sono morbide e il retro di Mi 10 Pro è lievemente cangiante, con un effetto metallico del colore dato dall’opacità della scocca e sa farsi apprezzare per la sua resa visiva, nonostante non abbia un design originale dal momento che il risulta estremamente simile a quello di Xiaomi Mi Note 10. Disponibile in colorazione Solstice Grey (la nostra) o Alpine White.

Audio

Un paragrafo dedicato solo al sonoro è d’obbligo per questo Xiaomi Mi 10 Pro. Dispone di 2 speaker, uno posizionato nel lato inferiore e l’altro in quello opposto. Assieme riproducono audio stereo ed è il primo smartphone che proviamo ad essere equipaggiato di due altoparlanti super lineari dalle medesime dimensioni 12 x 16 mm. Per fare un esempio, Samsung Galaxy S20 Ultra è munito di due differenti diffusori 13 x 10 mm e 10 x 16 mm.

Oltre a spingere al massimo sulla multimedialità consentendo una fruizione di film e serie TV davvero invidiabile e, con molte probabilità, al momento imbattibile, offre una marcia in più nel gaming, dove è importante percepire chiaramente la provenienza di suoni soprattutto nei giochi sparatutto, comprendendo quindi l’esatta posizione di amici o nemici o la provenienza degli spari.

Ottima spazialità e ottimo sonoro, con delle basse frequenze presenti e le restanti ben tarate, senza distorsioni ad alto volume. Facendo un confronto con l’ottimo sonoro di iPhone 11 Pro Max, ecco come Mi 10 Pro risulti un po’ più convincente della controparte Apple per via di maggior profondità e presenza del sonoro e per un volume massimo più elevato.

Dalle impostazioni ci è consentito tarare l’audio scegliendo tra 4 differenti preset, uno dei quali regola in autonomia le frequenze in modo intelligente ma ci è mancata la presenza di un equalizzatore dedicato per poter personalizzare l’ascolto; da un device come questo munito di tutto il necessario ci sarebbe piaciuto poterci giocare di più.

Funzionalità

Il display presenta sì dei bordi arrotondati, ma il raggio di curvatura è senza dubbio più morbido e meno accentuato rispetto a quanto visto su Mi Note 10. Ciò ha aiutato, assieme certamente ad un aggiustamento software, ad emarginare i tocchi involontari scaturiti dall’eccessiva sensibilità dei bordi curvi, condizione che affliggeva in parte Mi Note 10 e di cui Mi 10 Pro se ne libera quasi totalmente.
A tal proposito, nelle impostazioni è presente un apposito settaggio per regolare a piacimento sia dimensione che sensibilità al tocco delle aree laterali.

A bordo troviamo MIUI 11.0.7 basata su Android 10 con patch di febbraio 2020. Ci teniamo a informarvi come, al momento del nostro test, il software installato fosse MIUI 11.0.4 non in versione definitiva.
Per questo motivo abbiamo riscontrato alcune problematiche che speriamo possano essere state risolte con l’ultimo update: una prima è lo sporadico crash delle chiamate, con dapprima il microfono che smette di funzionare e in secondo luogo con la schermata in chiamata che sembra smettere di funzionare dopo la pressione del pulsante di riaggancio; la seconda è rappresentata dal crash sporadico di app come, per esempio, Google Chrome che sembra quella maggiormente afflitta da tale problema.

Il software offre la possibilità di modificare la frequenza di aggiornamento da 90 a 60 Hz e viceversa e di abilitare le classiche funzioni che ci aspetteremmo da un pannello AMOLED come la pianificazione della Modalità Scura e l’attivazione dell’Ambient Display.
Non mancano poi il doppio tocco (o sollevamento) per attivare lo schermo e la possibilità di sbloccare lo smartphone sia tramite sensore d’impronta sotto il display sia con il riconoscimento facciale 2D, quest’ultimo un poco più rapido rispetto al sensore fingerprint ma entrambi precisi, con il sensore d’impronte che sblocca correttamente 9 volte su 10.

A tal proposito, ci teniamo a sottolineare la maggior cura nei dettagli operata su questo smartphone rispetto a quanti visto al day-one per le precedenti line-up. Alcune animazioni sono meglio rifinite e ci è piaciuto moltissimo il meccanismo di vibrazione del telefono, che su Xiaomi Mi 10 Pro sfrutta l’asse X e restituisce un feedback aptico estremamente piacevole e “concreto”, una vibrazione che allo sblocco on fingerprint si fa progressivamente da lieve a più intensa come se fosse un ingranaggio che gira. Provare per credere.

Prestazioni

Sotto la scocca è collocato il SoC Qualcomm Snapdragon 865 assieme alla GPU Adreno 650 e 8GB di RAM LPDDR5, 256 GB di archiviazione UFS 3.0. Un mostro, anche se non munito di 12 GB di RAM come i suoi rivali Find X2 Pro e Galaxy S20 Ultra. Ciò nonostante il multitasking è ben gestito e le prestazioni sono ai massimi livelli.

Per farvi capire quanto sia potente vi invitiamo a leggere questo articolo riguardo il superamento da parte di Mi 10 Pro del punteggio raggiunto da ASUS RogPhone 2 nella classifica Antutu Benchmark.

Tale hardware garantisce al software quella rapidità e reattività che consentono di eseguire qualsivoglia operazione in un baleno e senza impuntamento alcuno.
Poi con la modalità Turbo Videogiochi si possono aumentare le performance in-game e aumentare la sensibilità al tocco del display, al contempo limitando distrazioni e gesture a schermo. Inoltre alcuni giochi girano a 60 fps, come Call of Duty Mobile.

Fotocamera

Xiaomi punta molto, se non quasi tutto, sulla fotocamera di questa bestiolina. Non possiamo nascondervi il nostro iniziale scetticismo in merito, per paura che anche Mi 10 Pro potesse presentare una resa degli scatti e una gestione fotografica non esattamente all’altezza delle aspettative e dei diretti competitor e Xiaomi in questo è nota per non essere mai stata così ferrata, ma con Mi Note 10 abbiamo potuto vedere dei grandi passi avanti in tal senso.
Tranquillizzatevi ora, ci siamo in parte ricreduti e la resa è ottima ma abbiamo ancora del riserbo in merito agli scatti al buio, vero tallone d’Achille di questo Xiaomi Mi 10 Pro.
Ma andiamo con ordine, vedendo innanzitutto la composizione della quad camera posteriore corredata di messa a fuoco laser e flash dual LED con tanto di sensore anti-flicker incorporato:

  • Standard da 108 MP f/1.69 con OIS e tecnologia Super Pixel 4-in-1;
  • Ultra-grandangolo da 20 MP f/2.2 da 117° con modalità Macro fino a 5 cm di distanza;
  • Zoom ottico 2x da 12 MP f/2.0;
  • Zoom ibrido 10x da 8 MP f/2.0 con OIS (circa 3.7x ottico fino a 50x digitale);
  • Selfie da 20 MP f/2.0.

Recensione Xiaomi Mi 10 Pro fotocamera

Quel che più ci ha stupito è la definizione degli scatti con buona luce, ottima e anche la resa cromatica e il look finale sono buoni e predispongono gli scatti ad una condivisione sui social immediata spesso senza bisogno di ritocco. Avremmo però preferito vedere una miglior implementazione HDR, una maggior spinta su dynamic range e una miglior gestione del contrasto chiaro/scuro.

Il sensore selfie frontale restituisce una qualità fotografica eccellente e convincente proprio come avviene per le camere posteriori, con un bokeh e un ritaglio soggetto discreti, oltre a un buon HDR sfruttato a dovere anche in controluce.

Recensione Xiaomi Mi 10 Pro foro punch hole

Ma naturalmente non potevamo esimerci dal provare la blasonata Google Camera che trovate a questo link. Beh credeteci o no ma ci è piaciuta di più la resa delle immagini catturate dall’app stock Fotocamera di Xiaomi.

Tutte le limitazioni di Xiaomi Mi 10 Pro sorgono con gli scatti al buio dal momento che questi perdono molto in nitidezza e taratura colore, introducendo un lieve effetto acquerello specialmente per gli scatti effettuati con i sensori zoom. Anche per le foto in low light il contrasto chiaro/scuro risulta a tratti troppo spinto e poco efficace.
Dei comportamenti inaspettati conoscendo l’hardware fotografico e le tecnologie a disposizione e vedendo in azione una simile componentistica anche su Xiaomi Mi Note 10, il quale sotto questo frangente è in grado di fare un lavoro migliore.

La modalità Notte (sfruttabile soltanto dal sensore standard) non aiuta granché, permette di migliorare lievemente contrasto e luminosità ma niente di più e non possiamo nemmeno confermare una sua efficacia nella risoluzione del rumore video, dal momento che più si fa uso di zoom (esclusivamente digitale) e più c’è il rischio che questi scatti si trasformino in quadri dell’epoca del puntinismo in stile George Seurat.
Confidiamo quindi in ulteriori update software, che sicuramente non tarderanno ad arrivare.

La risoluzione massima di registrazione video è spinta fino all’8K! Una tale risoluzione tuttavia si presta veramente poco sia alla gestione da parte dello smartphone che da parte delle periferiche di destinazione della clip, per cui in questo momento non ne troviamo una reale utilità.
Piuttosto ha senso spingersi fino al 4K a 60 fps, risoluzione che permette una buona e piuttosto efficace stabilizzazione ottica o digitale, in base al sensore in esame. Volendo si può attivare una stabilizzazione più aggressiva dall’interfaccia dell’app Fotocamera ma probabilmente non ne sentirete la necessità.

Clip video dal look molto naturale e dal buon range dinamico, certamente soddisfacente ma è un peccato non poter cambiare sensore una volta avviata una nuova registrazione, il massimo che si può fare è zoomare fino al 6x digitale (anche in 8K) ma quest’operazione è scomoda in quanto l’app risulta poco reattiva nel recepire il pinch-in.

Non manca la presenza di modalità di ripresa video come i time lapse e gli slow motion a 960 fps.

Batteria & Autonomia

Come sempre accade tanta potenza richiede tanta autonomia, oppure non è esattamente così? Quel che è certo è che Snapdragon 865 e 4500 mAh di batteria sono sufficienti per farvi arrivare fino a sera senza molti problemi anche utilizzandolo intensamente.
Con un uso medio è arrivato fino a 1 giornata e mezza di accensione totalizzando 6 ore di display attivo.

L’uso comprendeva: 30 minuti in chiamata, 30 minuti di gameplay (Asphalt 9 e Call of Duty Mobile), 3 ore sotto WiFi e 1 ora con Bluetooth attivo, uso di app quali Instagram, Facebook, Gmail, Chrome, Spotify, senza farci poi mancare la visione di svariati video su YouTube e di un paio di episodi da 40 minuti su Amazon Prime Video.

Recensione Xiaomi Mi 10 Pro ricarica wireless

Per potergli però dare quel po’ di carica tanto da mantenerlo in attività per qualche ora in più ci vengono in aiuto la ricarica rapida Quick Charge 4.0+ e il Power Delivery 3.0.
Mi 10 Pro può essere ricaricato fino a 50 W di potenza sfruttando l’ingresso Type-C 2.0.

Tuttavia, se non necessitiamo di molta energia nel breve termine, può essere sufficiente ricorrere alla ricarica wireless, questa con potenza massima di 30 W. Sfruttando poi la reverse charge possiamo ricaricare anche altri device semplicemente appoggiandoli sopra il dorso di Mi 10 Pro, capace di erogare massimo 5 W via wireless.

Connettività

Oltre al 5G supporta appieno il VoLTE HD, il 4G+ e banda 20, pertanto non c’è di che preoccuparsi per l’utilizzo di SIM nostrane. A proposito di schede telefoniche, possiamo usufruirne di solo 1 per volta, dal momento che il carrello SIM ha un unico alloggiamento e non si può espandere la memoria interna.

Xiaomi Mi 10 Pro supporta il WiFi 6 802.11a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth 5.1, ha NFC così come il GPS a doppia frequenza L1 e L5 a maggior precisione. Non si fa mancare il sensore a infrarossi utile per controllare TV, condizionatori, elettrodomestici supportati.

In conclusione

Veniamo al dunque: il prezzo è fissato a 999 Euro. Un fattore non trascurabile, una cifra così elevata ci ha fatto storcere il naso e sicuramente molti di voi si sentiranno un po’ come noi: delusi. Delusi non da quel che può offrire visto che parliamo di uno smartphone che va veramente forte su tutti i fronti e utilizzarlo ci è piaciuto non poco, ma dalla piega che i prezzi degli smartphone Xiaomi stanno prendendo da qualche mese a questa parte.

L’azienda che lato smartphone si era stampata in fronte la scritta “low cost dalle buone prestazioni” sta mutando, vuole occupare anche la fascia alta di mercato e lo fa prepotentemente dal momento che, relazionando prezzo e specifiche, Xiaomi Mi 10 Pro rimane comunque un super top di gamma tra quelli dal prezzo più basso, senza contare che andrà presto in svalutazione e verrà quindi a costare ancora meno.

Recensione Xiaomi Mi 10 Pro design

Probabilmente questa mossa da parte dell’azienda cinese è stata compiuta con l’intento di dimostrare quel che essa è in grado di fare, per dimostrare che nonostante voglia continuare a puntare di più su device di fascia media/bassa possa riuscire abilmente a proporre una soluzione top in tutto e per tutto senza compromesso alcuno.
Detto ciò, 999,90€ è una grossa cifra da impegnare ed è questa una considerazione che vale per ogni altro smartphone in commercio, ancor di più al giorno d’oggi in cui pressoché qualsiasi altra soluzione sul mercato è in grado di fornire una buona esperienza d’uso senza richiedere cifre astronomiche.

Il nostro consiglio è di valutarne molto attentamente l’acquisto e di attendere una svalutazione verso gli 800 Euro o meno, tuttavia ci sentiamo di ribadire ancora una volta come questo Xiaomi Mi 10 Pro sia uno smartphone completo, performante, concreto ed estremamente valido. Ha tutto ciò che serve e trovargli dei difetti ci è stato particolarmente difficile.

Pagella

8
Design
8.5
Funzionalità
9.5
Prestazioni
9
Fotocamera
8.5
Batteria
8.7