Recensione Samsung Galaxy M21 e Samsung Galaxy M31 – Samsung è solita a popolare le sue lineup di smartphone proponendo soluzioni variegate sia per tipologia di offerta che per prezzo. In questa recensione ci concentriamo in particolare su Samsung Galaxy M21 e M31, fratelli gemelli (poco) diversi che, almeno a prima vista, possono mettere seriamente in dubbio in fase di scelta d’acquisto verso quale di loro due spingersi: ecco perché ve li proponiamo entrambi in questa recensione doppia!

Samsung Galaxy M21 e M31 li possiamo considerare come dei degni update delle precedenti edizioni Galaxy M20 e Galaxy M30 e sono ora reperibili su Amazon, sullo store online di Samsung Italia e presso i negozi fisici.
Galaxy M21 si propone a 229,90 Euro nel taglio 4/64 GB a questo link, mentre Galaxy M31 a 279,90 Euro nel taglio 6/64 GB a questo link. Non preoccupatevi però: è possibile espandere la memoria con una scheda microSD.

Video recensione Samsung Galaxy M21 e M31

Design e materiali

Ad uno sguardo più attento abbiamo notato come l’unico cambiamento estetico riguardi la presenza di un sensore fotografico posteriore aggiuntivo su M31, per il resto fa fede la primissima impressione che abbiamo avuto: non cambia proprio nulla tra i due. Sì… a voler fare proprio i pignoli il microfono nel lato superiore è stato spostato di pochi millimetri.

Sono realizzati interamente in plastica lucida e non restituiscono una sensazione piacevole al tocco, anzi al tatto sembrano veramente cheap e poco curati lato materiali, sebbene la costruzione risulti piuttosto solida. A riprova di ciò segnaliamo come il nostro esemplare di M31 abbia guadagnato due piccole ammaccature sulla scocca posteriore, nonostante le nostre consuete precauzioni durante il trasporto dei terminali.
Sempre sul retro è collocato il sensore d’impronte digitali, preciso e piuttosto rapido, il polpastrello casca giusto al momento dello sblocco, non troppo in alto né in basso. Tuttavia per il prezzo di vendita di questi terminali ci saremmo però aspettati un più attuale sblocco con fingerprint sotto lo schermo.

Hanno le medesime dimensioni di 159.0 x 75.1 x 8.9 cm e un peso di circa 190 grammi entrambi con uno scarto di poche unità tra i due, disponibili nelle colorazioni Blue, Black, Green (solo M21), Red (solo M31).

Display e multimedialità

Lo schermo è di tipologia Super AMOLED da 6,4″ FullHD+ e rappresenta il primo validissimo motivo per cui dover considerare questi due smartphone: la resa è ottima, la luminosità massima è elevata e i colori sono molto carichi ma non stancano l’occhio, questo grazie alla buona protezione alla base contro luce blu e alla possibilità di regolare la taratura RGB dalle impostazioni.
Il pannello poi presenta un gotch nella parte superiore che però non disturba eccessivamente.

Guardare video è una bella esperienza su questi device nonostante il sonoro emesso dallo speaker mono inferiore non sia di elevata qualità, anzi tutt’altro: l’audio è un po’ piatto e poco profondo, con dei bassi appena udibili e un volume massimo non spinto. Se non altro non manca il jack audio 3,5 mm, nel caso non vi foste ancora convertiti a soluzioni true wireless su mobile.

Software, hardware e prestazioni

A bordo è installato Android 10 con interfaccia One UI 2.0 e patch di maggio 2020. Quest’anno Samsung ha fatto un’ottimo lavoro di sviluppo e distribuzione software ai vari smartphone commercializzati, tanto da essersi posizionata nella nostra classifica tra gli OEM più celeri in merito al rollout di Android 10.

OneUI rimane una soluzione molto completa e ricca di funzionalità da attivare, tra cui vi consigliamo la navigazione a gesture e l’always on display. Le uniche grosse mancanze riscontrate riguardano l’assenza sia di Bixby che di Samsung Pay: se non altro si può optare per dei più utili e diffusi Google Assistant e Google Pay.

Sotto la scocca si cela poi il SoC Exynos 9611 proprietario Samsung in accoppiata a GPU Mali-G72 MP3 e 4/6 GB di RAM (M21/M31). Siamo partiti un poco prevenuti dal momento che la maggior parte delle esperienze passate (se non tutte) con device di medio o bassa gamma montanti CPU Exynos ci hanno restituito una user experience un po’ impacciata e un’autonomia non all’altezza delle aspettative. Tuttavia Samsung Galaxy M21 e M31 ci hanno stupito da questo fronte: la qualità delle animazioni e la fluidità generale del sistema sono nettamente migliori dei nostri primissimi ricordi con, a titolo d’esempio, Samsung Galaxy A40 o Galaxy A50.
A quanto pare l’azienda sembra iniziare a capire quanto sia importante se non fondamentale l’ottimizzazione software e hardware, dal momento che è il connubio di questi due elementi a fare la vera differenza in un telefono.

Recensione Samsung Galaxy M21 e M31I giochi girano piuttosto fluidamente a dettagli medi/medio-bassi ma iniziano ad accusare qualche colpo con dettagli elevati o per quei titoli pesanti da processare, introducendo sporadici drop frame e abbassando il framerate: insomma non sono propriamente smartphone dediti al gaming. È affidato al Game Launcher il compito di amministrare i giochi gestendone le prestazioni e l’allocazione delle risorse necessarie, fornendo al contempo qualche statistica sul tempo trascorso in-game paragonandolo alla media generale degli altri utenti.

Fotocamera

I moduli fotocamera posteriori rappresentano l’elemento di maggior differenza tra Galaxy M21 e Galaxy M31, di seguito riportiamo la configurazione tecnica dei vari sensori.

Samsung Galaxy M21:

  • Wide 48 MP f/2.0
  • Super-wide 8 MP f/2.2
  • Profondità 5 MP f/2.2
  • Selfie 20 MP f/2.0

Samsung Galaxy M31:

  • Wide 64 MP f/1.8, FOV 81°
  • Super-wide 8 MP f/2.2, FOV 123°
  • Profondità 5 MP f/2.2
  • Macro 5 MP f/2.4 senza auto focus
  • Selfie 32 MP f/2.0

Rispetto ad un sensore profondità avremmo apprezzato di più un teleobiettivo ottico 2x ma così non è stato; nemmeno su Galaxy M31 è presente, al suo posto campeggia una camera macro che a nostro parere lascia il tempo che trova.

Non si notano particolari differenze in termini di definizione o taratura cromatica, entrambi fanno dei begli scatti sia al sole che al buio – meglio se con modalità notte attiva ma in tutti i casi il rumore video viene risolto molto bene. Il software riesce a tirare fuori proprio tutto da questi sensori: dei colori molto vivaci, un buon HDR e in generale degli scatti molto “instagrammabili” fin da subito. Quest’ultima caratteristica è per noi un punto fondamentale da tenere in considerazione in quanto Samsung è in grado di proporre soluzioni efficaci che consentono di catturare foto subito pronte per la condivisione senza dover prima passare per programmi di editing o simili.

Anche i selfie hanno una buona resa e definizione, con un ritaglio del soggetto in ritratto non male e con un effetto bokeh molto piacevole. Rimane poi la possibilità di aumentare l’ampiezza del campo visivo con un semplice tap dall’app fotocamera (è un crop del sensore) e di registrare clip super slow motion, hyperlapse e foto panorama, senza tralasciare la modalità pro per scatti manuali.
Le immagini catturate presentano di default pixel binning, infatti i Megapixel di scatto per il sensore standard non sono 48 e 64 ma 12 e 16: per ovviare a ciò occorre abilitare l’apposita modalità dal menu superiore dell’app fotocamera, perdendone però in luminosità dello scatto.

I video raggiungono una risoluzione massima di 4K a 30 fps e sono stabilizzati solo elettronicamente. In FullHD l’EIS fa comunque un buon lavoro e le differenze con il 4K sono notevoli, ciò però a discapito della risoluzione di registrazione.

Samsung Galaxy M21

Samsung Galaxy M31

Batteria e autonomia

Entrambi sono muniti di una batteria super capiente da 6000 mAh, una capacità fuori dalla media e non possiamo che aspettarci che possa performare come si deve. In realtà qui tornano, in parte, i limiti della CPU descritti in precedenza e, accoppiata al software, il risultato porta ad un totale di 7/7 ore mezzo d’uso medio spalmate su 1 giorno e mezzo di utilizzo. Stressare maggiormente i telefoni comporta portale tale risultato verso le 6 ore di schermo con uso medio/intenso.
Dati estremamente buoni per un normale utente ma vista la capacità della batteria ci saremmo aspettati un’autonomia media sicuramente maggiore, contando che ci sono device in commercio da 5000 mAh di batteria che performano alla stessa maniera, per lo più con magari un hardware più potente.

La ricarica avviene sfruttando l’ingresso USB C 2.0 con supporto 15 W (5 V 1.5 A).

Connettività

Entrambi dispongono di slot triplo per alloggiare due nano SIM oltre ad una microSD fino a 512 GB. A completamento di una buona connettività generale sia rete dati che voce troviamo chip Bluetooth 5.0, WiFi doppia banda, NFC, A-GPS, radio FM.

In conclusione

Entrambi gli smartphone si sono rivelati molto validi dal punto di vista dell’autonomia (comunque migliorabile) e spicca immediatamente l’ottimo pannello per resa cromatica e qualità visiva. Anche le fotocamere grazie al software ben studiato riescono a esprimere tutto il loro potenziale, a patto che vi piacciano scatti belli carichi di colore.

Tutto ciò è offerto ad un costo accessibile ma se guardiamo il prezzo di listino questo può risultare non particolarmente concorrenziale viste le tante proposte di altri brand come Xiaomi e Realme. Certo M21 e M31 possono puntare tutto su display, batteria e fotocamera ma la fluidità di utilizzo, sebbene sia migliorata rispetto al passato, non sempre risulta in linea con le soluzioni dei competitor e c’è ancora bisogno di un’ottimizzazione software/hardware più accurata, fattore che su device Samsung di fasce inferiori spesso stenta a farsi sentire.