Zuk Z1 è uno smartphone nato sotto l’ala protettrice di Lenovo e con il supporto nel comparto software di Cyanogen Inc. Le specifiche sono quelle di un top di gamma dell’anno passato, ma combinate a componentistica più recente: un ottimo sensore biometrico per le impronte digitali e il connettore USB Type-C con tecnologia 3.0. Vediamo dunque se ci ha convinti o meno nella nostra recensione completa.

Video Recensione di Zuk Z1

Unboxing di Zuk Z1

Il pacchetto in cui arriva Zuk Z1 è molto curato e tutti gli accessori si trovano in una scatolina dedicata. All’interno, oltre allo smartphone, troviamo un cavetto piatto USB – USB Type-C anti ingarbugliamento, il caricatore da muro con spinotto italiano e output da 5V / 2A, oltre che un foglietto illustrativo in inglese e la spilletta per rimuovere il carrellino delle SIM. Mancano purtroppo delle cuffiette.

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Hardware & Connettività

La componentistica all’interno di Zuk Z1 è quella di un top di gamma dell’anno scorso: SoC Snapdragon 801 quad-core alla frequenza massima di 2,5 GHz, accompagnato dalla GPU Adreno 330, 3 GB di RAM LPDDR 3 e 64 GB di memoria interna non ulteriormente espandibili.
Il display è un’unità IPS da 5,5 pollici, mentre le fotocamere sono rispettivamente da 13 e 8 megapixel, con un doppio flash LED a singola tonalità ad accompagnare quella posteriore.
La batteria non è rimovibile ma vanta un’enorme capacità di 4100 mAh, che si fanno sentire un po’ sul peso complessivo del dispositivo.

Parte Telefonica & Antenne

In quanto a connettività sono presenti WiFi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, supporto al Dual SIM con due slot nano SIM, con assenza però della banda 20 a 800 MHz utilizzata da Wind e dagli altri operatori in zone fuori città per la connessione 4G LTE. Oltre a questo troviamo Bluetooth 4.1 LE, Wi-Fi Direct e Tethering e USB OTG. Manca purtroppo la tecnologia NFC. In quanto a geolocalizzazione è presente la tecnologia A-GPS + Glonass che ha un fix della posizione molto veloce e una volta agganciata al satellite non perde mai la posizione.
La ricezione è buona e non ci sono perdite di segnale, ma spostandosi dalle città si va a perdere il segnale 4G per il problema riportato sopra.

Design, Ergonomia & Materiali

Zuk Z1 in quanto a dimensioni è poco ottimizzato: 155,7 x 77,3 x 8,9 mm in un peso di ben 175 grammi ben distribuiti, un po’ eccessivi ma giustificati dall’ottima costruzione e dalla capiente batteria.
In quanto a materiali il terminale vede una cornice laterale completamente in alluminio stondata e ben rifinita, mentre il retro non rimovibile è in policarbonato liscio nelle colorazioni bianca o grigia.
Nel complesso Zuk Z1 ha dei materiali premium, ma le dimensioni notevoli e il bordo stondato lo rendono un po’ scivoloso se usato ad una mano sola.

Sul lato destro si trovano il pulsante d’accensione e il bilancere del volume, mentre in alto vediamo solamente il jack da 3,5 mm per le cuffiette. A sinistra c’è il forellino per estrarre il carrellino delle SIM e in basso è presenta la porta USB Type-C con ai lati lo speaker di sistema e il microfono principale.
Sul pannello frontale troviamo un pulsante cliccabile che funge da lettore d’impronte digitale e tasto home, oltre che due tasti capacitivi retroilluminati ai suoi lati.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Zuk Z1 è un’unità IPS da 5,5 pollici con risoluzione di 1920 x 1080 pixel (FullHD), per una densità pari a circa 401 ppi. I colori sono vividi e leggermente tendenti alle tonalità calde, ma si possono leggermente regolare via software. I neri invece sono ben riprodotti e abbastanza profondi per essere un pannello IPS.
Gli angoli di visuale sono praticamente perfetti, merito anche del vetro protettivo molto oleofobico e poco riflettente, che garantisce sempre un’ottima esperienza visiva. La luminosità minima invece è un pelo troppo alta, un po’ fastidiosa di notte, mentre quella massima è perfetta per vedere il display sotto luce diretta.

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L’altoparlante si trova sul bordo inferiore del terminale, ma il volume a cui riesce ad arrivare non è purtroppo molto alto. Tramite l’equalizzatore AudioFX è possibile regolare l’output audio a piacimento secondo il genere di musica che preferite, il che risulta in un audio dalla qualità più che discreta – se non fosse per il volume bassino.
In quanto a riproduzione multimediale Zuk Z1 con CyanogenOS legge qualsiasi tipo di formato gli diate in pasto, con qualche piccolo rallentamento nello skip temporale veloce all’interno di file pesanti.

Fotocamera

Il software fotografico di Zuk Z1 è Camera Next di Cyanogen. Possiamo scorrere tra varie modalità di scatto con uno swipe verticale, mentre con uno swipe orizzontale possiamo visualizzare le foto scattate. Nelle impostazioni si possono scegliere vari parametri, come la risoluzione delle foto o dei video, tipi di codifica nella registrazione video, ecc. Mancano purtroppo dei comandi manuali avanzati.
La messa a fuoco e la velocità di scatto sono veloci, se pur non al livello di smartphone con il sensore laser di supporto.

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La qualità degli scatti purtroppo non è molto buona, vista la fascia di prezzo. I colori sono sempre sovraesposti e il bilanciamento del bianco che ne consegue è sempre sballato. Oltre a questo l’HDR è troppo aggressivo, accentuando il problema poco fa evidenziato. Quando la luce cala poi il rumore la fa da padrone e la qualità scende ancora.
Lo stesso problema lo ritroviamo anche nei video, dove però anche la stabilizzazione è carente vista la mancanza di OIS e un algoritmo digitale di stabilizzazione un po’ zoppicante.

Batteria & Autonomia

La batteria è in assoluto il vero punto forte di questo Zuk Z1. Grazie ai 4100 mAh l’autonomia che questo terminale riesce ad offrire è sicuramente una delle migliori nel mercato dei prodotti con Android Lollipop. Con un utilizzo intenso – navigando per buona parte della giornata in rete dati, con 2 mail in push, giocando un po’ tra una pausa e l’altra e chattando molto – ho raggiunto senza problemi quasi 6 ore di display attivo su 17 ore di utilizzo.
Con un uso più oculato, invece, Zuk Z1 è riuscito a resistere tutto il fine settimana – dalla mattina di sabato fino a tarda serata di domenica – riuscendo a totalizzare ben 7 ore di display attivo. Certo, sono stato principalmente sotto rete WiFi, ma il risultato è comunque sbalorditivo!
Unica pecca è il tempo di ricarica, che con il caricatore integrato da 2A richiede un po’ più di 2 ore e mezza. La ricarica ultra-rapida avrebbe fatto comodo.

Software

A livello software troviamo CyanogenOS 12.1, basato su Android 5.1.1 Lollipop. Come siamo abituati dal team di Cyanogen il sistema è veramente pieno zeppo di impostazioni per personalizzare la propria esperienza con lo smartphone, ma per una trattazione più dettagliata vi rimando alla nostra video rubrica Hello Cyano, a cura del nostro amato Matteo. Il look del sistema è comunque in tutto e per tutto quello di Android stock, pur potendo personalizzare il sistema tramite il Theme Engine. Anche il launcher di default è cambiato, con uno scorrimento verticale e una divisione delle app per iniziale un po’ strana e poco pratica. Tante poi sono le funzioni importanti, dalle gesture a schermo spento ai profili d’uso. Live display invece vi consente di adattare i colori del display in relazione alle condizioni ambientali, mentre se siete amanti della privacy Privacy Guard vi da pieno controllo sui permessi delle applicazioni.

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C’è anche una suite completissima di app preinstallate, pur senza ricadere nella trappola del bloatware. Dal file manager al browser dedicato (con  Yahoo come motore di ricerca predefinito), passando per l’applicazione delle mail in collaborazione con Boxer, tutte le app sono ben funzionanti e graficamente coerenti. AudioFX poi è integrato a fondo nel sistema e vi permette di equalizzare velocemente l’audio dal pannello delle impostazioni rapide. Pannello che è a sua volta possibile personalizzare per disposizione e quantità dei tile a proprio piacere. Insomma, se siete smanettoni di sicuro CyanogenOS non vi lascerà a bocca asciutta! Ma anche se non lo foste, di default non è attivata la modalità avanzata, dunque non rischierete di attivare impostazioni sgradite per sbaglio.

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Prestazioni

Nella prova di navigazione web Zuk Z1 si è comportato benissimo sia su siti leggeri che su siti più pesanti, con qualche micro rirendering delle immagini su questi ultimi che non va tuttavia a influire molto sulla fluidità di navigazione. Parlando invece di gaming, non abbiamo potuto eseguire la classica prova con Real Racing 3 perchè non supportato dal terminale. Al suo posto abbiamo giocato a Riptide GP2 con tutti i settaggi al massimo.
Il framerate è sempre stato alto, senza vistosi problemi di lag, e la qualità dei dettagli riprodotti convincente sotto ogni punto di vista. Insomma, questo Snapdragon 801 ha ancora molto da dire nonostante sia già ” vecchio”.
Vi lasciamo di seguito tutti i benchmark effettuati con il terminale per giudicarne più oggettivamente le performance:

Conclusioni

Zuk Z1 è un terminale che, nonostante l’hardware non sia di ultima generazione, non si pone troppi problemi a sfidare i top di gamma. Dalla sua ha delle buone performance, uno dei lettori di impronte più veloci sul mercato, ultima tecnologia USB Type-C e un’autonomia da record. Di contro invece troviamo una fotocamera non all’altezza delle aspettative, dimensioni e peso ingombranti e un audio un filino basso. Il suo diretto concorrente è sicuramente OnePlus One, visto anche il prezzo praticamente identico.
Potete trovare infatti Zuk Z1 su HonorBuy.it al prezzo di 299€. Rimanete sintonizzati sul nostro canale YouTube, perchè nei prossimi giorni arriverà il confronto con OnePlus One!

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Pagella

8.5
Display
7.8
Ergonomia
8.3
Hardware
8.5
Software
9.5
Batteria
7
Fotocamera
8.7
Qualità/prezzo
8.5
Materiali
7.5
Audio
9
Esperienza Utente
8.3