UMi Super è il nuovo brand creato dalla casa cinese per indicare i suoi smartphone di punta e il primo a fare l’esordio sul mercato è un dispositivo dalle indubbie qualità sulla carta, ma con qualche difetto di troppo rispetto alla concorrenza. L’unico, vero aspetto positivo rispetto al suo concorrente più diretto, l’Elephone P9000, è il prezzo inferiore abbinato ad un corpo interamente in alluminio. Ma UMi Super deve ancora maturare prima di poter essere una valida opzione.

Video recensione di UMi Super

Hardware & Telefonia

Come tutti i nuovi smartphone cinesi di fascia media usciti in questo periodo, anche UMi Super sfrutta il nuovo processore MediaTek Helio P10 MT6755, un octa-core con tutti e otto i core con architettura Cortex-A53 e operanti a 1.95GHz. Tanta potenza è controbilanciata da ben 4GB di RAM e 32GB di memoria interna, sufficienti ad offrire una certa longevità al terminale. Il comparto multimediale è composto da una fotocamera posteriore con sensore da 13 megapixel ed uno anteriore da 5 megapixel, mentre il settore connettività comprende il WiFi 802.11b/g/n e il Bluetooth 4.0 assieme all’LTE (compresa la famigerata banda 20).

Vediamo di nuovo una porta USB Type-C, mentre lo slot della seconda SIM può accogliere una microSD per espandere la memoria. È presente un LED di notifica nella parte bassa. Manca l’NFC, ma è presente la ricarica rapida MediaTek Pump Express Plus.

Parte telefonica & antenne

C’è un po’ di chiaroscuro nella parte telefonica di UMi Super: se la ricezione è infatti molto buona, c’è spesso un inspiegabile passaggio al 3G in zone in cui invece c’è una buona copertura del segnale 4G; il telefono passa da una rete all’altra, senza un’apparente motivazione e anche quando altri telefoni rimangono stabili in 4G. Una problematica che può rivelarsi particolarmente fastidiosa nel caso si carichi o scarichi qualcosa da Internet.

Dal punto di vista dell’audio non ci sono problemi da segnalare: l’audio in capsula è di buona qualità e con un volume discreto, il microfono riesce a catturare correttamente i suoni e il vivavoce ha un volume sufficientemente elevato.

Ergonomia, Design & Materiali

Cambio netto nel design rispetto al precedente UMi Iron: rimane il corpo in alluminio, ma cambiano le forme e l’approccio generale. Le linee sono ora più nette, il retro rimane bombato ma in misura minore e ora la fotocamera è posizionata al centro; cambiano anche i due pezzi in plastica sul retro per permettere un migliore funzionamento delle antenne, dato che ora tutta la cornice è in alluminio. Si può dire che il design sia ora più “premium”, seppur meno originale.

L’assemblaggio è meno “premium”: si possono notare alcuni difetti che sono sì piccoli, ma indicano chiaramente che UMi Super è uno smartphone di fascia medio-bassa. Le parti in plastica sul retro non sono perfettamente a filo con il resto del corpo e il cassettino delle SIM offre molto gioco, quindi ci sono dei miglioramenti da fare su questo fronte.

UMi Super 2

I materiali sono complessivamente di qualità, seppur l’adozione dell’alluminio si paghi poi in termini di peso: UMi Super pesa addirittura 197.5g, ben al di sopra della media degli smartphone nella sua fascia. Questo ha un riflesso anche sull’ergonomia, che è discreta dal punto di vista delle forme del telefono ma perfettibile per quanto riguarda proprio il peso e la maneggiabilità che ne consegue.

Da segnalare che il LED di notifica stride nettamente con il resto del telefono: anziché essere illuminato in maniera precisa, presenta un alone sia interno che esterno davvero antiestetico e che abbassa nettamente il livello di qualità e attenzione ai dettagli percepito.

UMi Super 3

Insomma, UMi Super non è poi così “super”: visto il nome ci si aspettava qualcosa in più, a maggior ragione perché gli inciampi sono tutti legati a piccoli aspetti facilmente correggibili.

Come in Elephone P9000, è presente un tasto aggiuntivo sul lato sinistro che è possibile programmare a piacimento per aprire un’applicazione specificata dall’utente (la fotocamera è l’app predefinita).

Display, Audio & Multimedia

Se c’è un aspetto davvero positivo di UMi Super è il suo schermo. È un pannello IGZO prodotto da Sharp, con 5.5 pollici di diagonale e risoluzione Full-HD (1920×1080). Come già constatato su altri terminali, come il Teclast X98 Pro e il Teclast X98 Plus, gli schermi IGZO sono in grado di offrire un contrasto molto elevato, colori brillanti e ben saturi pur rimanendo fedeli, un punto di bianco ottimale e neri molto profondi.

Ottima anche la luminosità, al massimo ma soprattutto al minimo: è possibile utilizzare il telefono in condizioni di luminosità davvero minima senza venirne accecati. Anche gli angoli di visuale sono di alto livello e il fatto che il pannello sia optically bonded con il vetro (letteralmente: “legato otticamente”; non c’è spazio tra il vetro e il pannello) dà maggiore vividezza alle immagini. La regolazione automatica della luminosità è velocissima e tra le migliori viste finora su smartphone cinesi di questa fascia di prezzo.

UMi Super 4

L’audio è discreto; il volume massimo è abbastanza buono, ma quel che manca è la qualità complessiva: è buono al più per guardare distrattamente qualche video o ascoltare i suoni dei giochi.

Fotocamera

UMi ha puntato molto sulla fotocamera di Super: l’adozione di un sensore da 13 megapixel fabbricato da Panasonic avrebbe dovuto rendere questo smartphone un campione negli scatti effettuati con bassa luminosità ambientale e regalare, in generale, grandi soddisfazioni. Nulla di più lontano dalla realtà, purtroppo.

UMi Super 5

Il sensore entra infatti in sofferenza già con la luce dei tardi pomeriggi nuvolosi che vive Milano in queste settimane; nonostante smartphone della stessa fascia di prezzo offrano prestazioni decenti in questo contesto, UMi Super fatica veramente moltissimo e non riesce ad andare oltre una sufficienza stentata, a volte rimanendovi molto al di sotto. Mi riferisco in particolare agli scatti (che trovate nella galleria qui sotto) del catalogo di un nota catena di supermercati e del gatto sul letto (nella galleria in fondo al paragrafo): nel primo caso si può notare la presenza massiccia di rumore d’immagine estremo, che distorce totalmente i colori; nel secondo caso, invece, si può notare come la coperta sia quasi nera nonostante sia, in realtà, verde chiaro e le condizioni di luce al momento dello scatto fossero discrete. Fatto ancora più strano è che le anteprime vengono mostrate correttamente.

La sesta e la settima foto sono state scattate in un pub e dovrebbero rappresentare una bottiglia di sidro; la prima è stata scattata senza filtri e senza flash, la seconda con HDR. È evidente la difficoltà del sensore in condizioni di scarsa luminosità, dato che la prima è fondamentalmente nera.

Non ci sono cambiamenti utilizzando applicazioni fotocamera diverse, dunque la conclusione più sensata è che il problema risieda ad un livello più basso, probabilmente di driver non ottimizzati. Il risultato complessivo è sottotono e insoddisfacente comunque la si voglia vedere; speriamo che aggiornamenti futuri possano risolvere questo problema.

Batteria & Autonomia

UMi Super integra una batteria da 4000mAh, purtroppo non rimovibile; le sue prestazioni sono molto buone, ma anche estremamente altalenanti. Può infatti capitare di raggiungere e superare le 5 ore di schermo acceso durante la giornata e di arrivare a circa un giorno e mezzo di utilizzo, ma può anche accadere che il telefono non arrivi oltre le tre ore e mezza di utilizzo ed esaurisca la carica subito dopo cena.

Screenshot_20160610-155435

Il comportamento così volubile ed imprevedibile di UMi Super è inspiegabile e fa sorgere interrogativi sul prodotto: una delle caratteristiche più importati è l’affidabilità, ma se il dispositivo non ha un comportamento uniforme come è possibile farvi affidamento? Le prestazioni “minime” sono comunque accettabili, ma c’è – anche in questo caso – del lavoro da fare per migliorare. Se normalmente le cinque ore di schermo acceso sarebbero valse un voto di 8.5, l’imprevedibilità trascina questo dato verso il basso a 8.

Software

UMi Super nasce con Android 6.0 Marshmallow nativo, con alcune modifiche minori apportate da UMi oltre a quelle create da MediaTek. Tra queste ultime si segnalano la modalità “Turbo Download” per combinare WiFi e rete cellulare, i profili audio, MiraVision, la programmazione di accensione e spegnimento.

Le modifiche, però, sono a volte peggiorative: l’equilibrio tra aggiunta di funzioni e usabilità è come il filo di un rasoio e tagliarsi è molto facile. Accade così che UMi abbia aggiunto alcuni quick toggle (l’utilità di alcuni dei quali risulta opinabile) che rendono la tendina corrispondente troppo lunga e impediscono di accedere facilmente ai tasti sul fondo: chiudere la schermata della connessione WiFi, ad esempio, richiede quindi di trascinarla verso l’alto fino a che non la si mostra oppure di premere il tasto indietro. Un problema in più, insomma, di cui non si sentiva la mancanza.

Ottima idea, invece, quella di permettere di nascondere la barra di navigazione per poter usare i tasti fisici presenti sulla parte bassa della cornice: in questo modo chi preferisce avere maggiore spazio sullo schermo può soddisfare le sue esigenze. Positiva anche la possibilità di scegliere il posizionamento dei tasti “indietro” e “menù” a destra o a sinistra del tasto home.

La fluidità e la velocità del sistema sono sempre buone: UMi Super è reattivo e molto veloce nell’eseguire i comandi; l’esperienza d’uso è per questo davvero piacevole e regge il confronto con terminali di fascia più elevata, seppur non sia ovviamente ai livelli dei telefoni al top della gamma.

Browser Web

Non ci sono problemi neppure sul fronte della navigazione in Rete, che è fluida anche nel caso in cui si visitino siti di una certa pesantezza. Il browser predefinito è quello della ROM MediaTek e, pertanto, risale all’epoca di Jelly Bean; seppur sia ancora in grado di rispondere alle esigenze di base, è meglio sostituirlo con browser più al passo dei tempi come Firefox, Opera o Chrome.

Gaming

Sul fronte videoludico la GPU Mali-T860 fa faville e mostra i muscoli: si può giocare a qualunque titolo senza difficoltà e anche le animazioni più complesse di giochi come Final Fantasy Record Keeper sono fluide e veloci. Non ci sono impuntamenti se non molto sporadici, dunque questo aspetto è da promuovere a pieni voti.

In conclusione

UMi Super è uno smartphone di contrasti: da un lato alcuni aspetti rispecchiano il suo nome (schermo, componentistica, materiali, prestazioni), mentre altri sono sotto le aspettative (qualità costruttiva e attenzione ai dettagli, cura dell’usabilità in alcuni aspetti del software, fotocamera, affidabilità della batteria); ciò che ne consegue è un quadro pieno di chiaroscuri. Per molti aspetti UMi Super è inferiore al suo concorrente diretto, l’Elephone P9000, mentre per altri è superiore, ma la bilancia pende in favore della concorrenza al momento attuale.

È possibile acquistare UMi Super per circa 180€ su BangGood.com: un prezzo comunque discreto per un terminale discreto, e di circa 25€ inferiore al concorrente. Se UMi seguirà il Super, lo aggiornerà e correggerà i suoi difetti principali, allora questo sarà un buon partito nella fascia medio-bassa; se questo non accadrà, però, Elephone P9000 rimarrà il vincitore di questa tornata (escludendo Ulefone Future che ancora deve essere messo in vendita al momento della pubblicazione di questa recensione).

Pagella

8.2
Display
6.7
Ergonomia
8
Hardware
7.6
Software
8
Batteria
5
Fotocamera
7
Qualità/prezzo
8
Materiali
6.5
Audio
7.3
Esperienza Utente
7.1