Razer sicuramente è un nome più che familiare per chiunque sia appassionato di gaming. Parliamo infatti di una delle aziende più apprezzate nel mercato delle periferiche da gioco di alta qualità, nonchè di un brand che ha saputo conquistarsi una vasta schiera di fedelissimi fan grazie alla costante interazione con il suo pubblico.

Ecco dunque che l’azienda californiana ha deciso da due anni a questa parte di cercare di raggiungere nuovi orizonti, entrando dapprima nel campo delle smartband con Razer Nabu e poi espandendosi ulteriormente verso AndroidTV con Razer ForgeTV, sempre però tenendo in mente le esigenze dei videogiocatori.

Siamo quindi andati ad analizzare la loro ultima smartband dal valore di 59,99€. Andiamo a vederne tutti i dettagli nella nostra recensione di Razer Nabu X.

Video recensione di Razer Nabu X

Hardware & Ergonomia

Razer Nabu X è una smartband molto semplice, costituita di un cinturino in una plastica molto elastica e flessibile, abbellito da delle striature longitudinali lungo tutta la circonferenza. Lungo uno dei due lati sono presenti 15 fori con cui si potrà andare a regolare la dimensione al polso di Nabu X inserendo i due pioli presenti sulla fibbia in metallo presente sul lato opposto del cinturino. Dentro a questa custodia si trova però il cuore pulsante delle smartband, vale a dire un piccolo sensore rettangolare dotato di 3 piccoli LED RGB che vanno ad illuminarsi in varie combinazioni, come vedremo nella parte dedicata al software. Oltre a questo il sensore ospita il motorino della vibrazione, l’accelerometro, la batteria ed è certificato IP67, dunque resistente all’immersione fino a 1 metro per 30 minuti.

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In quanto a design, Nabu X si presenta con un aspetto sportivo e molto accattivante, benché non troppo elegante. Il cinturino è poi adatto a chiunque, data l’escursione estremamente ampia tra il primo e l’ultimo foro. La smartband di Razer è disponibile comunque nelle colorazioni nera con finiture verdi, verde con finiture nere o per chi cercasse un aspetto più elegante bianca con finiture oro. Nonostante ciò, al momento sul sito ufficiale è in listino solo la versione nera.

Batteria & Autonomia

Rispetto al predecessore Nabu, con questa smartband Razer ha rinunciato alla presenza di uno schermo sulla propria smartband per andare a diminuire il costo e l’autonomia. Il tutto è risultato in un’autonomia che oscilla tra i 5 e i 7 giorni di utilizzo, a seconda di quanto Nabu X andrà ad essere messo sotto stress. In quanto a ricarica del dispositivo è fornito nella confezione un cavetto USB con uscita proprietaria che vi permetterà di ricaricare la batteria integrata nel sensore in circa 1 ora e mezza, collegandolo a una qualsiasi porta USB. Nabu X non andrà comunque a consumare molta batteria nemmeno sul vostro smartphone, poichè il suo collegamento si basa sulla tecnologia Bluetooth 4.0 Low Energy, che va a permettere una sincronizzazione costante ad un costo in termini di consumi veramente irrisorio.

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Software

Per poter utilizzare Razer Nabu X è necessaria una versione di Android pari a 4.3 o superiore e il parco app ufficiale dell’azienda consiste di due applicazioni distinte: Nabu X Utility e Nabu Fitness. Con la prima si potranno andare a personalizzare tutti i dettagli riguardanti la smartband e il suo funzionamento, oltre che andare ad aggiornare il firmware. La seconda invece si occupa – come suggeriva il nome – di tutta la parte legata al mondo del fitness, con la possibilità di impostare i nostri obiettivi giornalieri.

Andando ad utilizzare Nabu X Utility la prima cosa che salta all’occhio è che per il momento l’app è solo in lingua inglese, anche se alla fine le impostazioni non sono poi così tante e dunque questo non si presenta come un grosso ostacolo. Alla prima configurazione si viene accolti con un tutorial sul significato delle varie combinazioni dei LED, che però è risultato abbastanza  approssimativo e non completo. Per vedere più nel dettaglio i significati delle differenti illuminazioni vi rimando ad un thread dedicato sul forum Razer Insider.

Una volta collegati con il proprio account Razer e inseriti alcuni dati su di noi (altezza, peso, sesso, età), ci si ritrova nell’interfaccia principale dell’app. Da qui si può andare a:

  • Aggiungere o rimuovere smartband Nabu X
  • Controllare la versione firmware e effettuare aggiornamenti
  • Monitorare il livello della batteria
  • Configurare la vibrazione alla ricezione di notifiche
  • Configurare intensità della vibrazione e luminosità dei LED
  • Impostare una sveglia tramite vibrazione
  • Attivare il controllo del sonno
  • Attivare Razer Hi-Five con la tecnologia Pulse

In quanto a gestione delle notifiche Razer Nabu X si comporta bene, con la possibilità di scegliere quali app andranno a far vibrare la smartband o che colore associare a una chiamata, una sveglia o una notifica generica. Purtroppo però in questo ambito c’è una promessa non mantenuta dall’azienda, dato che non è ancora stata implementata la possibilità di creare app per app una combinazione unica dei 3 colori dei 3 LED per andare a riconoscere velocemente ogni notifica.

Per il resto la sveglia funziona bene ma se ci fosse stata la possibilità di impostare due sveglie o più sveglie contemporaneamente sarebbe stata più comoda, mentre invece il monitoraggio del sonno fa un po’ i capricci e a volte si disattiva da solo tra un giorno e l’altro. Per finire questa panoramica la tecnologia Pulse permette di scambiare informazioni con gli altri possessori di una smartband Razer  nelle vicinanze, in particolare con Hi-Five basterà darsi un cinque per scambiare contatti, informazioni sull’attività fisica e sui videogiochi giocati… tutto molto carino, ma dubito troverete mai un altro possessore di Nabu X per strada, almeno qui in Italia.

Spostandoci su Nabu Fitness, quest’app ci permette di andare ad impostare degli obiettivi giornalieri per quanto riguarda il numero di passi, la distanza da percorrere, le calorie da bruciare e le ore di sonno da dormire. Una volta impostato tutto ciò, il sensore di Nabu X andrà a monitorare la nostra attività fisica tramite l’accelerometro al suo interno, ma con dei risultati purtroppo non molto buoni. L’app è infatti ancora acerba e va spesso a perdere colpi, con dei periodi di varie ore totalmente persi o addirittura delle intere giornate non registrate. Oltre a questo, quando si decide a funzionare, l’accuratezza dei dati non è affatto buona. Oltre a dei grafici di presentazione dei dati non sufficientemente dettagliati ci sono anche degli sbagli  grossolani nelle misure, come ad esempio il fatto che io abbia dormito per 23 ore di fila.

Insomma, a livello software sono presenti alcuni bug leggeri ed altri più importanti. Comunque Razer ha fornito agli sviluppatori un SDK dedicato per lo sviluppo di app di terze parti su Nabu X, il che potrebbe portare sicuramente ad un miglioramento del parco app e degli utilizzi di questa smartband. Ciò nonostante un aggiornamento ufficiale da parte dell’azienda californiana per andare a sistemare alcuni errori e implementare alcune funzioni mancanti è necessaria, anche se per il momento non si hanno informazioni a riguardo.

In Conclusione

Razer Nabu X fa del design il suo punto di forza, poichè a livello software al momento è purtroppo carente.  Per chi cerca una smartband che lo tenga aggiornato sulle ultime notifiche è sicuramente una buona scelta, ma per chi cerca una fitness band purtroppo c’è solo da rimanerne delusi. Certo, la piattaforma è open source, però fino a che non ci sarà un aggiornamento delle app ufficiali purtroppo il vero potenziale di questo Nabu X non può venire a galla. Il recente aumento di prezzo l’ha reso poi non così competitivo: lo si trova a 59,99€ sul sito Razer, un prezzo un alto per un dispositivo che sembra essere ancora in fase di beta.

Pagella

9
Ergonomia
8
Materiali
8
Hardware
6
Software
7.5
Batteria
7
Esperienza Utente
7.5
Qualità/prezzo
7.5

Un ringraziamento particolare al mio amico Francesco Edoardo 
per avermi prestato il suo Nabu X nuovo di zecca così a lungo!