Recensione OnePlus 6T – OnePlus torna a mostrarci il solito upgrade autunnale e come tutti gli anni, nonostante la consapevolezza che si tratti più che altro di una rifinitura, c’è molta attesa e curiosità da parte dei fan.

Per questa nuova tornata di smartphone, la T va ad aggiornare e modificare leggermente il progetto OnePlus 6, lasciandone inalterati i connotati ma aggiungendo un paio di cose interessanti, seppur a prezzo dell’eliminazione della tanto amata porta per jack audio.

Vi proponiamo quindi la nostra recensione di OnePlus 6T, con il suo lettore di impronte annegato nel display e una batteria maggiorata.

Video recensione di OnePlus 6T

Unboxing di OnePlus 6T

In confezione troverete l’alimentatore dash charge con output da 5V-4 Ampere, un adattatore Type-C/porta jack audio, un cover in TPU grigia opaca e un cavetto USB/Type-C rigorosamente rosso.
Il packaging è molto curato, con accento bianco, che cambia rispetto al rosso OnePlus a cui eravamo abituati, positivo anche che il OnePlus 6T arrivi con già una pellicola protettiva di buona qualità per lo schermo preapplicata.

Infine non mancano all’appello alcuni stickers simpatici, il tool di rimozione per il cassettino SIM e una guida rapida di utilizzo.

Hardware & Connettività

Il cuore pulsante di OnePlus 6T è lo stesso del suo predecessore, non è qui che OnePlus si è concentrata per rinnovare il “Flagship Killer”.
Troviamo infatti il Qualcomm Snapdragon 845, processore attualmente top di gamma del noto brand americano, affiancato dalla GPU Adreno 630.
Il taglio base di memoria interna è da 128 GB, il doppio rispetto al 6, a cui si aggiunge anche una variante da 256, in entrambi i casi le memorie sono UFS 2.1 2-LANE.
La RAM è prevista rispettivamente nei tagli da 6 e 8 GB LPDDR4X.

La dotazione di sensori prevede accelerometro, giroscopio, magnetometro, sensore di luminosità ambientale e giroscopio. E’ assente il barometro, manca anche un LED di notifica.
La connettività può appoggiarsi allo scambio dati LTE di Cat. 16, WiFi ac, Bluetooth 5.0, NFC e GPS.

Sensore di impronte digitali in-display

La novità maggiore del OnePlus 6T rispetto al OnePlus 6, è essenzialmente il lettore di impronte digitali che si è spostato dalla parte posteriore a quella anteriore, annegato sotto il display.
La curiosità per sapere come OnePlus era riuscita ad implementare la novità era molta ma la prova sul campo non ha rivelato performance convincenti fino in fondo.
Il sensore non è a livello di uno scanner fisico classico, sia per velocità che per precisione e percentuale di errore.

Con alcune accortezze nelle impostazioni software, è possibile migliorare molto il comportamento del lettore, vi suggeriamo di non utilizzare lo sblocco automatico al riconoscimento del viso e di abilitare nel contempo l’attivazione automatica dell’ambient display al tocco e al movimento.
In questo modo si evita che il riconoscimento del volto (sempre estremamente veloce) e il lettore di impronta, agiscano simultaneamente andando in confusione.
Bisogna comunque tenere presente che il fingerprint scanner funziona solo con schermo attivo, sarà quindi necessario avere almeno il display ambient operativo per sbloccare il telefono senza dover prima premere il tasto di accensione.

Insomma, continuiamo a preferire i metodi classici, buono il tentativo di OnePlus, ma la tecnologia è evidentemente meno matura e performante dei normali lettori di impronte, che ormai hanno raggiunto livelli di performance impeccabili.

Parte telefonica e antenne

OnePlus 6T prende molto bene, uno dei migliori in assoluto, può funzionare anche in modalità dual SIM con 4G supportato da entrambi gli SLOT.
Buona la qualità in chiamata, con un audio cristallino catturato dai microfoni e riprodotto dalla capsula auricolare.

Il vivavoce non è potentissimo, viene infatti sfruttato un solo altoparlante di sistema, in auto quindi, potreste riscontare qualche difficoltà.
Ricordate che non è presente la porta per il jack audio da 3,5 mm, in confezione tuttavia troverete un adattatore Type-C.

Prestazioni

Poche sorprese sotto questo punto di vista, OnePlus 6T si comporta proprio come il predecessore, con cui condivide il cuore pulsante.
E’ velocissimo, reattivo e scattante in ogni contesto di utilizzo, in effetti lo smartphone più potente e performante tra quelli non espressamente da gaming.

Ergonomia, Design & Materiali

Anche sotto questo punto di vista non ci sono grandi novità da segnalare rispetto al OnePlus 6. I materiali sono sempre ottimi, vetro anteriore (Gorilla Glass 6) e posteriore, nelle due colorazioni Mirror Black (lucido/specchiato) e Midnight Black (opaco).

Un bel telefono, in entrambe le colorazioni, con un look estremamente curato e un assemblaggio impeccabile.
Le dimensioni sono praticamente rimaste invariate, per un’ergonomia buona ma non ottima e la possibilità di sfruttare una delle tante cover originali OnePlus che gli donano un tocco di raffinatezza in più.

La novità è piuttosto il piccolo notch a goccia, elegantissimo, con la capsula auricolare e i sensori di luminosità e prossimità, che sono finiti in una piccola apertura tra display e bordo superiore.

La questione impermeabilità è sempre la stessa, non c’è certificazione IP68 ma in linea teorica potreste metterlo brevemente sotto l’acqua senza rischiare di rovinarlo (ci abbiamo provato noi, ma non fatelo!).

Display, Audio & Multimedia

Il display di OnePlus 6T è un Optic Amoled da 6,4 pollici con rapporto di forma di 19,5:9 e risoluzione FullHD Plus, nulla di nuovo, si tratta dello stesso pannello già visto sul predecessore in termini di qualità e resa. Uno schermo di buona qualità, non a livello dei migliori top di gamma ma comunque appagante e gradevole in ogni condizione di luce.

A display spento il colore è non è nero profondo ma leggermente blu, questo rovina un po’ l’estetica dello smartphone quando non è attivo, nulla di grave comunque, è più una finezza.

La sfera multimediale risente dell’assenza della porta jack audio, peccato, anche l’audio di sistema non è il massimo facendo affidamento su un solo altoparlante posizionato in basso.
Rispetto al OnePlus 6 c’è stato comunque un lievissimo miglioramento.

Fotocamera

OnePlus 6T non porta novità rispetto al predecessore dal punto di vista hardware, ma con la nuova Oxygen OS può sfruttare una nuova modalità per gli scatti in notturna.

Posteriormente trovano posto due fotocamere, di cui la principale con sensore Sony IMX 519 da 16 MP con ottica stabilizzata F/1.7, la secondaria è dedicata ai dati di profondità e si affida a un sensore Sony IMX 376K da 16 MP con ottica ad apertura F/1.7.
Frontalmente c’è una sola fotocamera da 16 MP con sensore Sony IMX 371 e ottica F/2.0.

Le immagini sono di buona qualità di giorno, tranquillamente a livello dei migliori top di gamma in commercio. E’ davvero buona la nitidezza, così come è perfetta la riproduzione dei colori, grazie ad un bilanciamento del bianco accuratissimo.

Vengono bene anche i ritratti, che sono stati ulteriormente migliorati rispetto al OnePlus 6.

In notturna le immagini vengono sufficientemente bene, non sempre ma soprattutto non sempre attivando la modalità notturna, che al momento risulta ancora troppo aleatoria per essere utilizzata con fiducia.
I presupposti sono buoni ma sono ancora troppe le occasioni in cui il software calibra male la luce ambientale, rovinando di fatto la foto.
In generale comunque possiamo ritenerci soddisfatti del comparto di OnePlus 6T, è confermato il bel salto in avanti che aveva già fatto il suo predecessore.

Vengono molto bene i selfie, anche con bokeh simulato e anche con poca luce.
Infine i video ci hanno sorpreso, sono ricchi di dettaglio, ben stabilizzati e accurati nella messa a fuoco, arrivano fino al 4K a 60 fps e perdono solo nello slow motion che non va oltre i 240 fps in FullHD, quando ormai diversi top di gamma toccano i 960 fps.

Nella seguente galleria abbiamo inserito fianco a fianco le foto in notturna scattate con e senza l’apposita modalità attivata.

Batteria & Autonomia

La batteria cresce, 3700 mAh per il OnePlus 6T, una sicurezza davvero, vi permette di fare praticamente sempre due giorni con utilizzo normale, un giorno e mezzo con utilizzo intenso.
La cosa importante è che alla sera riuscirete ad arrivare sempre, senza alcuna difficoltà e alla fine questa è la cosa più importante.

In termini numerici, siamo sempre riusciti a coprire circa 5 ore e 30 min di schermo attivo, anche 6 se l’utilizzo diventava intenso.

Software

OnePlus 6T arriva con a bordo la Oxygen OS 9.0.3, che in parte abbiamo già visto con il recente aggiornamento di OnePlus 6, non ci sono grandi stravolgimenti ma un generale e diffuso miglioramento in tutto il software.

Le animazioni sono più lente rispetto al solito, questo esalta ancor di più la fluidità dello smartphone mettendo in risalto la rinnovata cura grafica su tutta la UX.
Ci sono novità per la modalità non disturbare, arricchita di funzionalità, per la Gaming Mode che ha ora la possibilità di gestire le notifiche da app di terze parti.

E’ possibile sfruttare la navigazione con gesture oppure con il nuovo sistema di interazione con la piccola introdotto con Android 9.0 Pie e leggermente modificato da OnePlus per migliorarne l’intuitività.

In generale la Oxygen OS risulta un perfetto esempio di comunione tra Android puro e le personalizzazioni dei brand, con le giuste funzioni aggiuntive, senza stravolgere l’esperienza piacevole e snella del robottino verde.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di OnePlus 6T, smartphone proposto a partire da 559 Euro di listino per la versione 6/128 in colorazione Mirror Black.
I prezzi salgono a 589 Euro per la variante 8/128 (disponibile anche in colorazione Midnight Black) e 639 Euro per la variante 8/256 GB.

Un aumento di prezzo comunque giustificato dall’adozione di un taglio base da 128 GB anziché 64 come su OnePlus 6.

OnePlus 6T è un upgrade verso uno smartphone più moderno e al passo coi tempi, ma se da una lato possiamo apprezzare il design pulito e futuristico della parte frontale, unito ad un bel miglioramento dell’autonomia, dall’altro non possiamo che constatare la minore praticità nell’uso di tutti i giorni, causata dall’abbandono della porta jack da 3,5 mm e dall’adozione di un lettore di impronte digitali sotto il display che ancora non è all’altezza del classico scanner fisico, in termini di velocità, precisione e affidabilità.

Altre offerte

Pagella

8.8
Display
7.4
Ergonomia
9.7
Hardware
8.8
Software
8.8
Batteria
9.4
Fotocamera
8.6
Qualità/prezzo
9.5
Materiali
7.6
Audio
9.5
Esperienza Utente
8.8