Recensione Meizu MX6 Meizu negli ultimi anni si è impegnata molto per entrare nel mercato italiano, rifinendo il software e proponendo un hardware curato e potente. E quest’anno il loro modello di punta ha veramente le carte in regola per entrare nel podio degli smartphone più interessanti del 2016. Ma ci è riuscito? Scopriamolo nella nostra recensione di Meizu MX6!

Video recensione di Meizu MX6

Hardware & Connettività

Meizu MX6 è molto potente, ma non un top di gamma assoluto per via del SoC Mediatek Helio X20 – deca-core a 64 bit con frequenza massima di 2,3 GHz – leggermente inferiore a Helio X25. Ad accompagnarlo la GPU Mali-T880 MP4, 4 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, purtroppo non espandibile e di tipo eMMC 5.1.

La fotocamera principale inverte la tendenza di Meizu della corsa ai megapixel e si assesta a 12 megapixel con apertura f/2.0, mentre quella anteriore è da 5 megapixel, sempre f/2.0. La batteria è da 3060 mAh e non rimovibile, ma abilitata alla ricarica rapida.

Parte Telefonica & Antenne

La connettività è curata nel WiFi 802.11 a/b/g/n/ac e nel supporto al Dual SIM Dual Standby con due slot nano SIM . D’altro canto però è assente la banda 20 a 800MHz, usata principalmente da Wind e dagli altri operatori in zone fuori città, così come è assente NFC. Oltre a questo troviamo Bluetooth 4.1, non l’ultima versione.

In quanto a geolocalizzazione sono presenti le tecnologie A-GPS, Glonass e BDS, veloce nel fix e molto preciso durante la navigazione.  La ricezione è buona in 3G, con invece gli ovvi problemi legati alla banda 20 in 4G, ma c’è un po’ di lentezza nel cambio tra rete WiFi e rete dati. In chiamata lo smartphone si comporta bene.

Ergonomia, Design & Materiali

Meizu MX6 per essere un 5.5 pollici ha dimensioni ben ottimizzate: 153,6 x 75,2 x 7,3 mm in un peso di soli 155 grammi, che risulta molto leggero in mano. La costruzione è interamente in alluminio, con due strisce in policarbonato in alto e in basso per le antenne con un design curvato ai bordi molto elegante.

Il metallo utilizzato da Meizu è di ottima fattura e rifinito alla perfezione, con la cornice laterale che si fonde al retro in un’unica grande stondatura. Questo però è anche il più grande difetto del design, che in cambio di un’elevata bellezza estetica rende MX6 parecchio scivoloso nell’uso ad una mano.

Sul lato destro sono presenti il pulsante di accensione e il bilanciere del volume, rigorosamente in metallo, in alto c’è solamente il microfono secondario, a sinistra lo slot per le SIM e sul fondo lo speaker singolo di sistema, la porta USB Type-C, il jack da 3,5mm e il microfono principale.

Sulla parte frontale trova posto invece un bellissimo vetro 2.5D smussato ai lati, sotto il quale in alto ci sono la fotocamera secondaria, la capsula audio, i sensori di luminosità e prossimità e il LED di notifica. In basso c’è solamente un pulsante fisico che serve anche da lettore di impronte digitali: preciso ma non velocissimo, dovendo aspettare che si accenda lo schermo prima che rilevi l’impronta. Sul retro al centro la fotocamera principale sporge in maniera leggerissima.

Display, Audio & Multimedia

Il display montato su Meizu MX6 torna ad un pannello IPS da 5,5 pollici FullHD, per una densità pari a circa 403 ppi. Ai colori manca un pizzico di vividezza e il bilanciamento è un po’ troppo caldo, benché si possa comunque modificare via software. I neri per essere un IPS sono abbastanza profondi, gli angoli di visuale molto buoni anche se il colore si scurisce leggermente quando l’inclinazione è estrema.

Di contro la luminosità massima non è delle più elevate in circolazione, e crea un po’ di fatica per gli occhi sotto il sole diretto. Di notte invece si può attivare via software una modalità apposita per rendere le tonalità calde e proteggere la vista. Il touchscreen supporta 10 tocchi ed è reattivo.

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L’altoparlante si trova sul bordo inferiore ed ha un volume molto elevato per essere mono, oltre che una buona chiarezza sonora. In quanto a riproduzione multimediale Meizu MX6 riesce a gestire con il suo player video integrato tutti i CODEC video e permette anche di tenere i video in finestra flottante mentre si effettuano altre operazioni con lo smartphone.

Fotocamera

Meizu MX6 monta sul retro una fotocamera da 12 megapixel f/2.0, con pixel larghi 1,25 µm e doppio flash LED a due tonalità di temperatura incastonato in un singolo cerchio, mentre sul fronte c’è un sensore da 5 megapixel f/2.0. A lato software si possono utilizzare filtri in tempo reale o varie modalità di scatto interessanti, come quella manuale o quella per creare GIF. Il problema principale della fotocamera è che registrando video (specialmente in 4K) o scattando molte foto va a surriscaldare lo smartphone e smette di funzionare.

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La qualità degli scatti è buona, ma non a livello dei migliori top di gamma del 2016. I dettagli sono abbastanza e i colori vividi, ma MX6 tende a contrastare troppo. In condizioni di luce non ottimale tende invece a sottoesporre la scena in modalità automatica e fa inoltre un po’ di fatica nella messa a fuoco degli oggetti in primo piano. Quando la luce è poca il rumore è evidente e i dettagli calano visibilmente. Il comparto video è il punto debole di MX6: il contrasto elevato rovina l’immagine e registrando in 4K lo smartphone si surriscalda e registra a scatti.

Batteria & Autonomia

La batteria di Meizu Mx6 ha una capienza di 3060 mAh. Con un uso intenso sono riuscito ad arrivare a dopo cena con circa 5 ore o qualcosina in più di display attivo, mentre invece con un utilizzo più blando non ho avuto problemi ad arrivare a tarda serata con più di 4 ore di display attivo. Un risultato non sbalorditivo ma leggermente sopra alla media dei top di gamma di quest’anno.

MX6 supporta inoltre la ricarica rapida mCharge 3.0 che in poco più di un’ora si riesce a ricaricarlo completamente, andando però a generare abbastanza calore.

Software

Meizu MX6 in quanto a software lo abbiamo testato con Flyme 5.2.2.0G, basata su Android 6.0 Marshmallow. Si tratta di un sistema molto particolare, e già si nota dal modo di navigare al suo interno: il tasto fisico centrale serve per tornare indietro se toccato, mentre se si preme funziona da pulsante home. Con uno swipe dal fondo del terminale si accede invece alle app recenti, organizzate in ampie schede da cui si vede una loro anteprima.

La tendina delle notifiche ha una bellissima sfocatura e ospita delle impostazioni rapide circolari, con alcune delle quali si può interagire velocemente e che possono essere leggermente personalizzate dal menu dedicato nelle impostazioni. Graficamente l’interfaccia è personalizzabile tramite un’app dedicata a temi e sfondi.

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Dalle impostazioni si può modificare l’intensità della vibrazione e attivare la “Modalità DND” per non essere disturbati in determinati momenti della giornata a parte da contatti selezionati. Nel menu dedicato alla sicurezza ci sono poi varie funzionalità per proteggere con password app e dati, ma la loro implementazione non è ottimale e non funzionano dunque a dovere.  Interessante la possibilità di ottenere i permessi di root con un semplice tap. Infine nel menu relativo all’accessibilità sono presenti delle gesture a schermo spento configurabili, la programmazione degli orari di accensione e spegnimento, la personalizzazione dello stile delle app di sistema e SmartTouch: un piccolo cerchietto semitrasparente con cui controllare lo smartphone ad una mano sola, utile una volta che ci si fa l’abitudine.

Le app preinstallate sono molte, ma mai inutili o banali. Una suite completissima che copre ogni esigenza: dalle mail al prendere delle note, passando per il registratore audio e un file manager. Una chicca è l’app Toolbox, che aggrega una serie di utilità interessanti come la bussola, la torcia e il righello. Il centro sicurezza è poi il fulcro per monitorare in un’unica schermata tutti gli aspetti cruciali dello smartphone.

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Prestazioni

In quanto a prestazioni, Meizu MX6 si comporta bene ma non benissimo. Non ci sono vistosi impuntamenti, ma le animazioni un po’ lente e il tempo di apertura delle app non fulmineo non gli donano una fluidità estrema. In navigazione web in particolare si notano dei rallentamenti negli zoom e alcuni elementi vengono ricaricati durante uno scroll veloce della pagina. Il gaming è invece più critico, dato che con Real Racing 3 c’è un visibile calo di frame rate nelle zone più impegnative del tracciato.

Il problema principale è però legato al surriscaldamento: quando messo sotto stress Meizu MX6 raggiunge temperature sopra i 40°C nella zona superiore attorno alla fotocamera, risultando dunque fastidioso da tenere in mano. Qui sotto potete comunque vedere i risultati ottenuti nel vari benchmark.

In conclusione

Meizu MX6 è uno smartphone esteticamente impeccabile e con una buona autonomia, ma che per ora risente di problemi di gioventù per quanto riguarda il surriscaldamento e alcune funzioni software non ben implementate. Il fattore decisivo è a questo punto il prezzo che avrà nel mercato italiano, al momento non ancora noto.

Se dovesse arrivare a meno di 350€ il nuovo asso di Meizu sarebbe sicuramente uno smartphone di fascia medio-alta da tenere in considerazione specialmente dopo possibili migliorie software che potrebbero arrivare in futuro riguardo la gestione del processore. Sopra i 350€ invece si andrebbe a scontrare con altri smartphone top di gamma che hanno dalla loro un comparto hardware più completo e delle performance migliori. Voi cosa ne pensate di questo Meizu MX6 e che prezzo gli dareste? Discutiamone insieme nei commenti!

Aggiornamento 24/8: Finalmente il prezzo di listino ufficiale per il mercato europeo è stato oggi rivelato: 369€. Un prezzo forse leggermente troppo alto, a cui si può trovare ad esempio Xiaomi Mi 5 (qui il nostro confronto). Meizu MX6 rimane dunque un terminale che all’uscita avrà probabilmente vita dura, ma che potrebbe rivelarsi ancora interessante in seguito ad aggiornamenti software e a qualche offerta che ne faccia diminuire il prezzo.

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Pagella

8.7
Display
8.0
Ergonomia
8.6
Hardware
8.7
Software
8.3
Batteria
8.5
Fotocamera
8
Qualità/prezzo
9.5
Materiali
8.7
Audio
7.5
Esperienza Utente
8.2