Recensione Essential Phone PH-1 – Tranquilli, il titolo non è fatto per catturare la vostra attenzione, anzi è un riassunto veritiero ed esaustivo del primo smartphone di Andy Rubin.
Un prodotto che mi è piaciuto tantissimo sotto tanti punti di vista, mentre per altri è risultato davvero uno spreco.

Oggi vi propongo la recensione di Essential Phone PH-1, smartphone essenziale per davvero ma anche un gioiello tecnologico con un look ammaliante e qualità costruttiva senza pari.
Non è venduto ufficialmente in Europa (almeno per ora) per cui per averlo bisogna fare i salti mortali acquistandolo in America su Amazon.com o dal sito ufficiale passando per un servizio di spedizioni internazionali.

L’ho comunque acquistato per soddisfare la mia curiosità, perché è un Full Display compatto e perché la vision di Essential mi ha affascinato fin dal primo momento.

Video recensione di Essential Phone PH-1

Unboxing di Essential Phone PH-1

In confezione troverete un alimentatore per la ricarica rapida  9V-3A con presa americana, un cavetto USB-Type C rinforzato in tessuto e un adattatore Type C/Jack da 3,5 mm per le cuffie, presenza obbligata dato che il telefono è sprovvisto di entrata audio da 3,5 mm.

Hardware & Connettività

Essential Phone PH-1 non ha compromessi sotto questo punto di vista, è presente il Qualcomm Snapdragon 835, processore top di gamma del momento, accompagnato dalla GPU Adreno 540 e 4 GB di RAM lpDDR4.

La memoria interna UFS 2.1 non è espandibile ed è fornita nel taglio unico di 128 GB.

Completa anche la sensoristica dove manca solo una porta infrarossi che avrebbe ulteriormente impreziosito il comparto formato da: accelerometro, giroscopio, magnetometro, luminosità, prossimità, barometro.

La connettività è garantita dalla porta USB di tipo C con supporto OTG, lo scambio dati LTE di Cat. 16 fino ad un Gbps, WiFi ac e Bluetooth 5.0.
Presente anche il chip NFC e il GPS, manca invece la radio FM.

Parte telefonica e antenne

Uno smartphone impeccabile, che supporta tutte le bande di frequenza globali e dotato di una ricezione buona.
Non è al livello di Samsung Galaxy S8 o di HTC U11  ma si difende bene.

Buonissima la qualità audio in capsula, nonostante questa sia confinata tra vetro anteriore e bordo superiore, una soluzione inedita ma di grande spessore tecnico.
Tutto bene anche in vivavoce, con un volume particolarmente elevato dal seppur unico altoparlante di sistema, posizionato sul bordo inferiore.

GPS, Bluetooth e WiFi funzionano senza problemi e forse, insieme al comparto telefonico, rappresentano il settore meglio ottimizzato a livello software.

Prestazioni

Essential Phone non gira benissimo, il touch non è particolarmente reattivo e di tanto in tanto si blocca per alcuni istanti.
Considerato l’hardware di cui dispone possiamo attribuire questi problemi senza ombra di dubbio al software, in assoluto una bella gatta da perlare per Andy Rubin e co.

Per lunghi momenti riesce comunque ad essere piacevole e reattivo ma al buon comportamento si intervallano periodi di défaillance, in cui sembra che tutto si blocchi.

Aprendo Real Racing, per esempio, spesso il sistema chiude alcuni processi importanti per cui compaiono messaggi di errore a ripetizione, solo riavviando l’applicazione si riesce a risolvere.
In ogni caso l’avvio risulta davvero lento, ed è davvero strano visto che il pacchetto hardware sarebbe in grado di gestirlo in pochi secondi.

La navigazione sul browser (Chrome di default) è buona ma risente di un touch screen talvolta piuttosto pigro.

Modularità

Essential Phone è anche modulare, sulla back cover sono infatti presenti due pin magnetici ai quali si possono collegare moduli di espansione.
Per ora è disponibile solo una cam 360 4K raffreddata con una miro ventola interna, che però ha tanti problemi e risulta quasi inutilizzabile al momento.

La qualità delle foto è scadente ma sicuramente ci sono gravi lacune software perché spesso si blocca tutto o le foto non vengono salvate.
Siamo costretti a sospendere il giudizio e ne riparleremo più avanti, quando presumibilmente arriveranno aggiornamenti correttivi.

Ergonomia, Design & Materiali

Il design e la qualità costruttiva di Essential Phone sono tra i migliori mai visti su uno smartphone, se non i migliori in assoluto.
Nelle misure di 141.5 x 71.1 x 7.8 mm è stato inserito uno schermo da 5,7 pollici, un doppio sensore fotografico e l’unica rinuncia è rappresentata dall’assenza del jack audio.

La parte posteriore è in ceramica, mentre il telaio è in titanio, lo schermo è protetto da un vetro Gorilla Glass 5.

Il design è minimale, ricorda un piccolo lingotto e la finutura lucida lo rende estremamente elegante e raffinato.
L’altra faccia della medaglia è un grip quasi inesistente e la tendenza a riempirsi di ditate in un attimo.

Se però lo afferrate con una mano potrete contare sull’attrito fornito dalle antenne, disposte lungo tutto il bordo con una soluzione bella e funzionale allo stesso tempo.

Il limite vero di Essential Phone è la mancanza di impermeabilità, un vero peccato perché sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

Display, Audio & Multimedia

Il display da 5,7 pollici ha risoluzione QHD con rapporto di forma di 19:10, appena meno allungato dei 18:9 che abbiamo visto durante il 2017.
Purtroppo non è un AMOLED, bensì un LCD LTPS, che ha una buona qualità ma non mi ha impressionato.

Sia su HTC U11, che su LG G6 e Huawei P10 gli schermi sono migliori (per rimanere tra gli LCD), mentre gli ultimi Galaxy di Samsung e LG V30, hanno nettamente una marcia in più.

Il difetto principale è una retroilluminazione insufficiente all’aperto, mentre per il resto porta con se la maggior parte dei limiti degli LCD, uno su tutti la profondità dei neri quando si inclina il device.

Buono il comparto multimediale, il già citato speaker mono compie bene il suo dovere, pur non potendo sfruttare un suono equlibrato e rotondo sulle basse frequenze.
Vi ricordo che non c’è il jack da 3,5 mm, dovrete per forza usare l’adattatore presente in confezione o un paio di cuffie Bluetooth.

Fotocamera

Il comparto fotografico vede la presenza di due sensori da 13 mega pixel con ottica non stabilizzata F/1.9, di cui uno in bianco e nero.
Alle ottiche è accoppiato l’autofocus laser e un doppio flash LED.

Sul fronte la particolarissima fotocamera da 8 mega pixel che interrompe il display essendo posizionata al centro del bordo superiore bezel less.

Le foto che otteniamo non sono convincenti, in relazione a un top di gamma: di giorno nell’insieme le immagini sono buone, ma con un crop si nota subito la mancanza di dettaglio.
Di sera invece andiamo proprio male, sia con la cam frontale che con quella posteriore difficilmente si riesce a catturare una scena senza micromosso e perfettamente a fuoco.

Buona parte di queste performance scarse è da attribuire al pessimo software fotografico, senza opzioni di configurazione, lento e spesso bloccato quando si tenta di mettere a fuoco.

Di tanto in tanto però otteniamo belle fotografie, indice che a livello hardware le potenzialità ci sono, mentre sul software c’è ancora tanto da lavorare.

Batteria & Autonomia

La batteria è da 3040 mAh e vi porterà a sera senza alcun problema, sono rimasto piacevolmente colpito dall’ottimizzazione energetica, aspetto che insieme al comparto telefonico risulta l’unico davvero ottimizzato e maturo.

Mediamente coprirete 5h15min di schermo acceso ma potrete facilmente andare oltre se l’utilizzo sarà davvero molto intenso.
In termini pratici non sarà impossibile rimanere senza alimentazione per due giorni interi.

Software

Essential Phone, come vuole il nome, è essenziale anche nel software.
C’è Android 7.1.2 con patch aggiornate a Settembre nella sua versione più pure, pulita e semplice.

Il problema è che non c’è niente, nemmeno qualche funzione che sfrutti il suo bel display se non una banalissima esclusione della barra superiore per le app non ottimizzate per i form factor allungati.

Mancano gesture, tool di base preinstallati, una app per note, calendario, manca tutto, compresa una decente applicazione fotografica.
Di per sé l’idea di essenzialità è interessante ma almeno dovrebbe essere garantita la piena funzionalità e stabilità del software, invece qui i problemi sono troppo frequenti.

Il telefono rallenta, le app crashano, alcune non si avviano del tutto, ci sono problemi con le app in overlay, il telefono si riavvia spontaneamente almeno un paio di volte al giorno.

Siamo sicuri che sia sufficiente un lavoro sul software, ma così non va affatto bene.

In conclusione

Concludo la recensione di Essential Phone PH-1 con uno sguardo generale sul prodotto, disponibile in America a 699$.

E’ uno smartphone che mi è piaciuto fin dal primo momento, uno di quelli che tra i tanti ha catturato le mie attenzioni e che sinceramente sceglierei come telefono principale se fosse davvero maturo.

Purtroppo tanta bellezza, cura e raffinatezza vengono malamente sprecate da un software completamente da sistemare, arricchire e debuggare.
Lato fotocamera, prestazioni e stabilità il lavoro da fare è grande e per Andy Rubin e il suo team si prospettano mesi impegnativi, per non buttare all’aria tutto ciò che di buono è stato creato fino ad oggi.

Ci auguriamo che presto Essential Phone possa ricevere le dovute “cure” e se così fosse torneremo a parlarvene in altri termini.
Per ora, promosso ma con riserva.

Pagella

8.4
Display
9.2
Ergonomia
9.5
Hardware
6.2
Software
8.8
Batteria
7.7
Fotocamera
7.2
Qualità/prezzo
10
Materiali
8.5
Audio
7.6
Esperienza Utente
8.2