Dopo mesi di conferme e smentite più o meno ufficiali, Qualcomm ha voluto finalmente raccontare la propria versione dei fatti in merito al controverso chipset Snapdragon 810. Tutto è cominciato ad inizio anno quando sono cominciate le prime voci sui presunti problemi legati ad un eccessivo surriscaldamento del processore con conseguente calo delle prestazioni.

Samsung ha colto la palla al balzo annunciando di voler abbandonare il SoC Qualcomm in favore di una soluzione interna basata su Exynos 7420, rivelatosi poi molto performante. La presentazione di LG G Flex 2 e HTC One M9 non ha contribuito a chiarire la situazione, anzi, sono stati confermati i previsti problemi di throttling.

A questo punto Tim McDonoug, vice presidente del marketing Qualcomm, ha voluto fare chiarezza una volta per tutte, parlando con l’autorevole rivista Forbes.

“I rumor sono solo spazzatura, non ci sono mai stati problemi di surriscaldamento nei dispositivi commerciali basati su Snapdragon 810. Se la cosa è vera, ed è quello che sto dicendo, perché sono circolate queste voci infondate? Crediamo che tutto sia iniziato con la presentazione di LG G Flex 2, il primo dispositivo ad utilizzare Snapdragon 810. Qualcuno non ha gradito la cosa ed ha iniziato a diffondere false informazioni, costringendoci a perdere parecchio tempo per smentire i rumor.”

In merito all’elevato calore sviluppato dai primi esemplari di LG G Flex 2 e HTC One M9, McDonough afferma che si trattava di esemplari di pre produzione e pertanto soggetti a malfunzionamenti e non ancora completamente ottimizzati. Qualcuno ha distorto ad arte questa notizia trasformando una situazione che si verifica normalmente in un problema apparentemente molto serio.

Molti hanno sospettato che tutto il polverone sia stato sollevato da Samsung, allo scopo di promuovere il proprio Soc Exynos 7420 rispetto alla soluzione di Qualcomm ma McDonough non ha voluto lasciarsi andare ad alcuna speculazione.

“Samsung ha una propria divisione che sviluppa semiconduttori e la divisione mobile ha sempre fatto ricorso a soluzioni interne in passato, Con Galaxy Note 4 e Galaxy S5 il fornitore principale è stato Qualcomm e con i nuovi Galaxy S6 la situazione si è completamente ribaltata. Guardando al passato questo andamento a pendolo è abbastanza ricorrente e in questo momento ci troviamo nella parte più lontana dal successo.”

Forbes ha fatto notare che l’adozione dello Snapdragon 808 su LG G4 non ha fatto altro che alimentare i sospetti sul chipset incriminato ma anche in questo caso la risposta di Qualcomm è stata chiara e precisa. Le scelte sui componenti vengono prese 18 mesi prima che i dispositivi vedano la luce e la scelta dello Snapdragon 808 è stata presa in funzione della registrazione in 2K offerta da LG G4.

Lo Snapdragon 810 è in grado di catturare video in 4K mentre il modello 808 è limitato all’acquisizione in 2K. I due processori, a detta di McDonough, sono sostanzialmente identici, con alcune differenze legate alla memoria che permette allo Snapdragon 810 dimostrare video 4K sul display.

Qualcomm è intenzionata a rilanciare la propria immagine con il lancio di Snapdragon 820, previsto per il 2015 inoltrato, che porterà la piattaforma cognitiva chiamata “Zeroth”. Zeroth raccoglierà i dati dai molti sensori presenti sui moderni smartphone prendendo decisioni autonome in grado di migliorare l’esperienza utente.

McDonough cita l’esempio della fotocamera, con l’utente che raramente si avventura in impostazioni manuali, preferendo affidarsi alla modalità automatica. Zeroth sarà in grado di riconoscere il contesto e l’oggetto inquadrato, selezionando le migliori impostazioni possibili per ottenere il miglior scatto possibile. Qualcomm rilascerà un apposito SDK con la speranza che molti sviluppatori possano approfittare della potenza di Zeroth.

Con Snapdragon 820 Qualcomm spera di riconquistare la leadership nel settore delle CPU ricacciando indietro Samsung e gli altri produttori.

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