Quando si parla di privacy e protezione dei dati personali, molti utenti alzano la voce, pretendendo il rispetto dei propri dati ed il diritto a non vederli divulgati. Gli stessi utenti che poi riempiono i loro smartphone con immagini, dati personali, contatti telefonici e non adottano nessuna misura di sicurezza, benché minima, per proteggerli.

Una ricerca condotta da Duo Security ha evidenziato dei dati abbastanza preoccupanti sul modo in cui gli utenti proteggono i dati contenuti nei loro smartphone. Un terzo di loro non usa alcuna password o PIN di protezione sul lockscreen, rendendo fin troppo semplice l’accesso ai propri dati a chiunque abbia l’accesso fisico al terminale.

Il 5% dei dispositivi Android ha i permessi di root sbloccati e li rende quindi potenziali vittime di attacchi più complessi. Il 32% dei dispositivi Android utilizza una versione precedente alla 4.0, il che li espone a rischi come il famigerato Stagefright, che ha coinvolto centinaia di milioni di dispositivi. Il 20% dei dispositivi Android, infine, dispone di Lollipop, che rappresenta comunque la penultima versione disponibile di Android.

Il consiglio fornito dalla società Duo Security è quello di dotarsi di un dispositivo Nexus, aggiornato in maniera tempestiva da Google, mentre gli altri produttori hanno la tendenza a ritardare di qualche mese l’aggiornamento, finendo a volte per dimenticarsi dei prodotti meni importanti. Nel frattempo è comunque consigliata la protezione attraverso password, PIN, sequenze di sblocco o impronte digitali, per avere un minimo di sicurezza in più.

Se volete scoprire le eventuali falle di sicurezza che potrebbero affliggere il vostro dispositivo, potete visitare il sito ufficiale di X-Ray e scaricare l’apposito tool, attraverso questo indirizzo.

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