Quando si tratta del display del proprio device, la resistenza non è mai troppa ed in fatti sono già in corso importanti test che potrebbero consentirci di vedere i primi smartphone con schermo in diamante nel 2019.

Sono in molti gli utenti che hanno il terrore di far cadere il proprio smartphone e di ritrovarsi poi con lo schermo rotto. Le case produttrici in genere fanno uso di vetri Gorilla Glass rinforzati chimicamente, qualcuno ricorre a rivestimenti shatterproof. In qualche caso poi vengono utilizzati topper in vetro zaffiro per scongiurare il rischio di crepe nel caso in cui il dispositivo subisca degli urti.

A questo punto entra in gioco una società, la Akhan, la quale afferma di essere già attualmente al lavoro con un produttore di smartphone per la realizzazione del primo schermo in diamond glass. Aggiungendo, però, che ci sarà da attendere fino al 2019.

La rottura dello schermo è una preoccupazione piuttosto comune. Il vetro diamantato di Akhan fa uso di un nanocrystal pattern che prevede la disposizione random dei cristalli, invece di allinearli. Questa particolare disposizione dovrebbe scoraggiare la formazione di crepe profonde ed il conseguente danneggiamento dei materiali sottostanti.

Va subito messo in chiaro che il Mirage Diamond Glass della Akhan Semiconductor viene realizzato facendo uso di diamanti prodotti in laboratorio. Il suddetto vetro promette di essere più resistente degli altri materiali impiegati per proteggere i delicati display dei dispositivi elettronici. Inoltre Mirage Diamond Glass potrebbe essere tranquillamente utilizzato in combinazione con altri, come appunto i Gorilla Glass, andando a costituire lo strato superficiale.

Quando si era sentito parlare per la prima volta di questo ambizioso progetto, Adam Khan, CEO dell’azienda, aveva promesso che ne avremmo visto la prima applicazione concreta già entro la fine del 2017. Purtroppo non è andata così.

Adesso Khan sostiene che sono attualmente in corso dei test condotti insieme a produttori di smartphone, i cui nomi però non sono stati finora rivelati. I partner di Akhan stanno effettuando degli stress test sulla resistenza del diamond glass e per accertarsi che il segnale elettrico venga trasmesso correttamente, permettendo quindi di utilizzare il touchscreen senza problemi di ritardi nella risposta.

Prima che il diamond glass possa davvero fare il proprio ingresso nel mondo degli smartphone, i partner che stanno lavorando al progetto dovranno chiarire i dettagli relativi alla produzione ed alla lavorazione di un materiale relativamente nuovo come appunto il diamante. Infatti sarà necessario accertarsi che il rivestimento in vetro diamantato possa essere applicato in maniera uniforme sul materiale di copertura, che potrebbe essere un Gorilla Glass o persino una soluzione proprietaria.

Inoltre, un altro punto chiave sul quale sono attualmente in corso i lavori riguarda la riduzione al minimo del potere riflettente del vetro diamantato, vale a dire di quanta della luce che lo colpisce venga riflessa verso l’utente. Si tratta di una caratteristica fondamentale per lo schermo di uno smartphone, in quanto un elevato potere riflettente incide negativamente sulla leggibilità dello stesso. Ciò costringe l’utente ad aumentare la luminosità per contrastare i riflessi di luce, scaricando quindi più rapidamente la batteria dello smartphone.

La soluzione della Akhan è in teoria compatibile con qualsiasi device, tuttavia lo stesso Khan ha voluto precisare che al momento l’azienda sta collaborando con un solo produttore per ciascuna categoria, focalizzandosi dunque per il momento su un singolo modello di smartphone ed una singola protezione per il display aftermarket. Se tutto dovesse andare secondo le previsioni, l’azienda potrebbe decidere di estendere il proprio raggio d’azione alle fitness band e non solo.

Secondo quanto affermato da Khan, il primo smartphone con schermo ricoperto in diamante dovrebbe arrivare nel 2019. Dunque i tempi sono ancora piuttosto lunghi. Sin da ora comunque, possiamo già aspettarci che non sarà un device economico, dal momento che lo stesso processo di produzione di diamanti in laboratorio ed applicazione degli stessi sul materiale di copertura ha un costo non trascurabile. Ci si potrebbe aspettare un prezzo più elevato di quello di smartphone che promettono di avere uno schermo shatterproof, come ad esempio il Moto Z2 Force di Motorola.

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