Tutti amano Netflix. Addirittura si potrebbe dire che il lavoro del colosso statunitense è talmente buono e abbondante da risultare stucchevole. Nonostante l’elevato tasso di dipendenza del pubblico verso il servizio di streaming online, è di oggi la notizia che la Procura di Milano ha avviato una indagine per “omessa dichiarazione dei redditi”.

Secondo quando dichiarato dalla Procura di Milano, è stato aperto un fascicolo contro ignoti in quanto, nonostante Netflix sia disponibile sul territorio nazionale italiano, di fatto opera senza alcuna sede fisica o referente. Ci troviamo più o meno di fronte al classico giochino che fanno le grandi compagnie ma, in questo caso, Netflix incassa introiti provenienti dal mercato italiano senza possedere alcun ufficio nel nostro Paese.

L’indagine affidata al Procuratore Gaetano Ruta e al Procuratore capo Francesco Greco, sta appunto cercando di trovare il nodo della matassa. Netflix da questo punto di vista si trova in una situazione inedita. Infatti, al contrario dei big come Apple, Amazon, Facebook e Google, il colosso dello streaming video non ha una sola persona in Italia che faccia riferimento all’azienda.

Il lavoro della Procura di Milano si muove in tandem alle indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza del capoluogo lombardo. La pista battuta dalla GdF si basa sui server che Netflix utilizza in Olanda per tutto quello che riguarda l’elaborazione di contenuti multimediali che sono poi commercializzati nel nostro Paese.

La strategia è quindi quella di riuscire a dimostrare che siamo difronte ad una “stabile organizzazione materiale”, che non si basa più sugli uffici presenti sul territorio nazionale, ma bensì sull’utilizzo delle infrastrutture che operano nel nostro Paese.

Aggiornamento del 3 ottobre 2019 con la posizione ufficiale di Netflix:

“Netflix sta lavorando a stretto contatto con le autorità fiscali italiane. Paghiamo tutte le imposte dovute in Italia e in altri paesi del mondo. Inoltre, Netflix investe milioni di euro in produzioni italiane, contribuendo così a creare posti di lavoro e a sostenere la comunità creativa locale”.