Da tempo usiamo i nostri smartphone per acquistare e pagare beni e servizi online, ma anche per accedere ai nostri conti correnti ed utilizzare l’online banking in qualsiasi situazione. Ovviamente i soliti malintenzionati non potevano astenersi dall’intromettersi e dopo aver assaltato i nostri PC ora passano all’attacco anche sulle piattaforme mobili.

Asacub è il nome del più recente trojan scoperto dal team di ricerca di Kaspersky Lab, nato con lo scopo di rubare informazioni ed evolutosi fino a prendere di mira gli utenti in Russia, Ucraina e Stati Uniti. Mentre la prima versione, scoperta nel mese di giugno dello scorso anno si “limitava” a rubare i contatti, la cronologia del browser e l’elenco delle app installate, oltre ad inviare messaggi e a bloccare il display dello smartphone infetto, nell’autunno hanno iniziato a comparire alcune varianti più evolute dell’infezione.

Asacub è diventato quindi un tool per il furto di denaro, includendo pagine di phishing, e nuove funzioni, come la deviazione delle chiamate, rendendolo davvero molto pericoloso. Solo a fine anno però Kaspersky ha rilevato una massiccia campagna da parte di Asacub con oltre 6500 tentativi di infezione che lo hanno fatto diventare immediatamente il Trojan-Banker più diffuso.

Il trojan sarebbe stato sviluppato dalle stesse menti che stanno dietro a CoreBot, uno spyware per Windows che controlla diverse decine di domini. Inutile ricordarvi di prestare la massima attenzione alle applicazioni che installate, soprattutto se provengono da fonti poco conosciute. Se poi volete stare tranquilli potete installare un prodotto anti malware, di Kaspersky o di altri produttori e verificare se il vostro terminale è sicuro.