Siamo da tempo abituati ad utilizzare batterie agli ioni di litio per i nostri smartphone, ma l’autonomia ed i tempi di ricarica non sembrano andare di pari passo con l’evoluzione degli altri componenti. Ecco perché ogni scoperta nel campo delle batterie potrebbe portare ad una svolta radicale, da tempo auspicata da tutti gli utenti.

La scoperta più recente arriva dall’Argonne National Laboratory,  uno dei più grandi ed antichi degli Stati Uniti e riguarda le batterie al litio-ossigeno. Già nelle scorse settimane vi avevamo parlato di una scoperta relativa a batterie di nuova generazione e torniamo sull’argomento grazie alla recente scoperta.

È stato infatti messo a punto un metodo per produrre superossido di litio cristallizzato invece di perossido di litio nella fase di scarica della batteria. Il superossido si scinde in litio e ossigeno, con il risultato di una miscela stabile e in grado di garantire un ciclo vitale molto lungo alla batteria.

Come sempre, quando si parla di nuove tecnologie, sarà necessario attendere ancora prima di poter vedere le prime applicazioni commerciali per le batterie al litio-ossigeno ma i passi avanti fati sono incoraggianti, nell’ottica di fornire un’autonomia decente ai tanti dispositivi elettronici che costellano le nostre esistenze.

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