Un recente report sull’uso di Internet a livello mondiale, pubblicato dall’International Telecommunications Union (ITU), ha stabilito che entro la fine dell’anno in corso daranno 3.2 miliardi le persone collegate ad Internet. Si tratta di un report annuale che segue l’andamento della crescita nel settore ICT (Information and Communication Technology) e la situazione sulla connettività a livello mondiale.

I progressi dal 2000 sono sicuramente impressionanti ma c’è ancora molto margine di crescita, soprattutto per le economie emergenti. Per ogni utente Internet del cosiddetto “mondo sviluppato”, ce ne sono almeno due nei paesi in via di sviluppo che non dispongono di una connessione.

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Secondo le stime dell’ITU entro la fine del 2015 ci saranno oltre 7 miliardi di connessioni cellulari attive, dieci volte più di quelle di inizio millennio quando erano poco più di 700 milioni. La rete 2GB raggiunge ormai la quasi totalità della popolazione mondiale, arrivando al 95.3% mentre la connettività 3G fatica ad affermarsi, soprattutto nelle aree rurali, attestandosi al 69%.

Il paese più evoluto da questo punto di vista è senza ombra di dubbio la Corea con la connettività ultra veloce che raggiunge la quasi totalità della popolazione. Seguono a breve distanza Francia, Irlanda e Danimarca e più in generale la maggior parte dei paesi europei. Chiudono la classifica paesi come Honduras, Zimbabwe e Senegal dove una piccola parte della popolazione è raggiunta da una rete 2G.

Per quanto riguarda l’Italia siamo ai confini del Terzo Mondo digitale, con una minima parte raggiunta dalla rete ultra veloce e una buona fetta di popolazione raggiunta dalla rete 3G. Fanno meglio di noi paesi ritenuti meno sviluppati economicamente ma che si sono rivelati invece lungimiranti sulla connettività.

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