Annunciato già da qualche settimana  il nuovo codec video AV1 di AOM, acronimo di Alliance for Open Media, inizia a godere dei primi risultati positivi. Le prove iniziali parlano chiaro, rispetto a codec come l’x264 o il VP9 ci sarebbe un netto miglioramento su vari fronti.

Per chi non ne avesse mai sentito parlare AV1 (abbreviazione di AOmedia Video 1) è un codec rilasciato a fine marzo privo di royalty nato dall’organizzazione citata. Pensato per lo streaming video i membri aderenti alla Alliance for Open Media sono aziende del calibro di Netflix, Amazon, Microsoft, Google, Intel, persino Apple si è unita di recente.

A ogni modo a parlarne in queste ultime ore è Facebook che in un recente post in cui descrive il nuovo codec AOMedia Video 1 piuttosto positivamente accennando tuttavia al fatto che, nonostante si raggiungano livelli migliori di compressione, per codificare un video i tempi si allungano rispetto alla norma.

I test si sono basati su circa 400 video postati su Facebook, la maggior parte dei quali registrati da smartphone a 1080p o a risoluzioni inferiori. Di qui i risultati emersi parlano di una compressione migliore del 30% rispetto a VP9 e di migliorie quantificate al 50,3%, 46,2% e 34% nei confronti di x264 nel profilo base, di x264 nel profilo alto e di libvpx-vp9.

Oltre a questo i tester comunicano che AV1 migliora ulteriormente nel caso in cui si utilizzino risoluzioni maggiori, fattore molto importante di qui in avanti per ovvie ragioni. Comunque, per ulteriori informazioni vi lasciamo al report di Facebook.

Vai a: Apple aderisce all’Alliance for Open Media: un nuovo codec standard per lo streaming video è più vicino