Anche se alcuni produttori di smartphone Android sono ancora decisamente lenti in merito al rilascio di aggiornamenti, la situazione è decisamente migliorata rispetto al passato. C’è però sempre spazio per il miglioramento ed è qui che interviene AOSMark, un nuovo benchmark che prova a misurare la bontà di ogni produttore.

Il nuovo sito propone un sistema di valutazione con un punteggio compreso tra 0 e 6, in modo da aiutare gli utenti a capire quale compagnia è rapida nel rilascio degli aggiornamenti e quale è più pigra. AOSMark propone inoltre una Hall of fame che mostra i 20 smartphone più aggiornati di sempre.

L’idea è sicuramente interessante, anche se manca una qualsiasi spiegazione dei parametri utilizzati per realizzare le proprie valutazioni. Nella classifica dei produttori comanda, ma era inevitabile, Google, che però ottiene 3,8 punti su un massimo di 6, ed è seguita da OnePlus, Nokia e Sony. Troviamo compagnie assolutamente sconosciute in Europa, come Zebra, Pantech, 10.or, Sonimtech, altre già viste come General Mobile e Wileyfox che occupano le prime posizioni, davanti ai nomi più famosi del mercato.

La classifica dei primi 20 è chiusa da Huawei e Xiaomi, che occupano la sedicesima e diciassettesima posizione. Difficile dunque capire quale sia il metro di giudizio utilizzato, visto che il sito propone una lista degli smartphone aggiornati a Android 9 Pie e i due produttori cinesi non sono certo messi male.

Ancora meno chiara la classifica dei 20 smartphone più aggiornati: una nota specifica che sono stati conteggiati gli aggiornamenti del sistema operativo, ma sembra difficile che Kyocera Android One S2 e HTC One Google Play Edition abbiano ricevuto 5 major update, o che Nokia 6,7 e 8 ne abbiano ricevuti 4.

Ottima idea dunque quella proposta da AOSMark, anche se servirebbe più chiarezza nel sistema di giudizio utilizzato per realizzare le classifiche, altrimenti rischia di essere l’ennesimo benchmark che propone dati che lasciano il tempo che trovano.

I dati saranno aggiornati ogni due settimane, per cui tenete d’occhio il sito per nuovi aggiornamenti e, speriamo, maggiori chiarimenti in merito.