All’indomani del lancio di Android 11 Beta 2, Google ha risposto a una serie di domande legate al nuovo sistema operativo, la cui versione stabile sarà rilasciata nel corso delle prossime settimane.

Attraverso un AMA (Ask Me Anything) tenutosi su Reddit, la compagnia californiana ha provato a soddisfare le curiosità di appassionati e sviluppatori in merito a quello che ci aspetta su Android 11. Ecco dunque alcune delle risposte più attese e qualcuna potrebbe non piacervi.

Niente screenshot a scorrimento

Nonostante nelle prime versioni di sviluppo di Android 11 sia presente un tasto per gli screenshot a scorrimento, la funzione non è stata ancora implementata e per vederla dovremo attendere la prossima versione di Android. Il team di sviluppo si è trovato di fronte a un impegno più complesso del previsto e sta cercando una soluzione che funzioni sul 100% dei dispositivi e con il 100% delle applicazioni.

Nonostante molti produttori abbiano già implementato una propria soluzione da anni, Google deve trovare un modo per far funzionare la cosa qualsiasi sia la soluzione utilizzata dai produttori, che si tratti di un motore di scrolling personalizzato o di una RecyclerView standard.

Per questo, e a causa delle limitazioni poste dal COVID-19, è stato necessario operare alcune scelte e tagliare funzioni che rivedremo un futuro.

Miglioramento dei backup tra dispositivi

Tra le novità che si prepara a introdurre Android 11 c’è un miglior supporto ai backup locali, almeno per quelle app che non utilizzano il backup sul cloud. La funzione dovrebbe favorire lo sviluppo, da parte dei produttori, di nuovi strumenti per la migrazione.

In questo modo per gli utenti dovrebbe essere molto più semplice trasferire le proprie applicazioni verso il nuovo smartphone, riducendo i tempi necessari alla configurazione. Google è conscia del fatto che il limite di 25 MB per applicazione potrebbe creare problemi a qualche sviluppatore e sta comunque cercando una soluzione al problema.

È da escludere il ricorso a un backup su PC, tanto che Google eliminerà il backup tramite adb in una prossima release di Android. Gli sviluppatori sono comunque invitati a utilizzare la nuova libreria Block Store, che fa parte della Google Identity Services Library, pensata proprio per semplificare la procedura di trasferimento dei dati verso un nuovo dispositivo.

Avvio più rapido delle applicazioni

Nel corso degli anni Google ha sperimentato numerose tecniche per velocizzare l’avvio delle applicazioni e con Android 11introduce una novità chiamata IORap (I/O Read Ahead Process. Grazie alla preallocazione di codice e risorse dell’app, che avviene durante l’avvio, è possibile migliorare i tempi di caricamento.

Google afferma che nella maggior parte dei casi i miglioramenti superano il 5%, con i casi migliori che si attestano al 20%. I risultati migliori dovrebbero vedersi sui dispositivi con grossi quantitativi di memoria RAM, ma non è stato fornito un dato preciso in merito.

Cambiamenti allo Scoped Storage

Le applicazioni sviluppate con Android 11 come target e che utilizzano l’intent ACTION_OPEN_DOCUMENT_TREE per richiedere l’accesso a una determinata cartella, non potranno più accedere ad alcune cartelle, in particolare alla cartella Download.

Roxanna Aliabadi di Google afferma che la decisione è stata presa perché alcune cartelle, come Download, potrebbero contenere dati sensibili. Pensiamo a un utente che scarica l’estratto conto o la cartella delle tasse: nessuno vorrebbe che qualsiasi app potesse avere accesso a tali informazioni.

Ecco perché sono state introdotte queste limitazioni che dovrebbero incrementare la sicurezza delle informazioni personali.

Altre novità

Anche se Google continuerà a permettere il modding e lo sblocco dei permessi di root sulla linea Pixel, supporterà la scelta dei produttori che invece decideranno di impedire tali operazioni. E agli sviluppatori sarà concesso di impedire il funzionamento delle proprie app su dispositivi con permessi di root sbloccati, per mantenere elevato il livello di sicurezza.

Dopo aver introdotto con Android 10 la richiesta di scegliere l’app predefinita per alcuni link, al fine di garantire una maggiore sicurezza, con Android 11 sono state adottate nuove tecniche che non rendono più necessarie tali finestre di richiesta, molto fastidiose secondo alcuni utenti.

Non ci sono invece novità per quanto riguarda la possibilità di utilizzare l’API Vulkan per il render dell’interfaccia utente, scelta che potrebbe migliorare le prestazioni generali. I produttori dovranno implementare in maniera corretta l’API CallScreeningService che intercetta le chiamate in entrata e in uscita permettendo di identificare il chiamante e bloccarle automaticamente.

Al momento alcuni produttori sembrano aver implementato in maniera errata la soluzione ma con Android 11 il funzionamento dell’API sarà introdotto nella CTS (Compatibility Test Suite) che ogni dispositivo deve superare per ottenere la certificazione e poter utilizzare Android.

Queste erano solo le risposte alle domande più interessanti, ma potete visualizzare la lista completa visitando la pagina dell’AMA, raggiungibile a questo indirizzo.