Sono circa 1.500 le applicazioni, provenienti da 876 diversi sviluppatori, che tra il 12 e il 25 settembre hanno potuto accedere, senza averne i permessi, a quasi 7 milioni di foto private degli utenti Facebook.

A rivelarlo è stata la stessa compagnia che nello stesso periodo si è trovata a fronteggiare un’altra colossale falla nei propri sistemi. Mentre il colosso dei social network sta lavorando con gli sviluppatori per cancellare le copie delle immagini alle quali non avrebbero dovuto avere accesso, gli utenti coinvolti nel misfatto stanno per ricevere una notifica, che li avvisa che le loro immagini private potrebbero essere state esposte accidentalmente.

La causa del problema sembra legata a Facebook Login e alle API per la gestione delle immagini, che permettono agli sviluppatori di avere accesso alle immagini pubbliche dalle rispettive applicazioni. Per ironia della sorte l’annuncio è stato dato all’indomani dell’inaugurazione di una installazione a New York nella quale Facebook spiega agli utenti come gestire correttamente la propria privacy.

Continuano dunque le grane per Facebook che dopo lo scandalo Cambridge Analytica è incappato in una lunga serie di problemi, dovuti principalmente a bug contenuti nelle proprie librerie. Casi simili hanno portato Google a optare per la chiusura di Google+, ma difficilmente comporteranno la stessa sorte per Facebook.