5G, si fa sul serio. Ieri al Palazzo di Città di Bari i vertici del consorzio formato da Fastweb, Huawei e Tim si sono riuniti per illustrare finalità e caratteristiche del progetto. Questo prevede investimenti per 60 milioni di euro in 4 anni e il coinvolgimento di 52 partner tra cui 7 centri universitari, 34 imprese e 11 pubbliche amministrazioni.

Le prime sperimentazioni legate alle reti di quinta generazione partiranno nelle città di Bari e Matera non più tardi di giugno 2018, con un anticipo di due anni sulla roadmap fissata dalla Commissione Europea. Nel capoluogo pugliese l’obiettivo prevede la realizzazione di un “porto 4.0”, con alti standard di sicurezza e controlli automatizzati di accessi e logistica.

Per il comune di Matera le idee sono state incentrate sul ruolo che assumerà nel 2019, ossia di capitale europea della cultura. Idee imperniate a potenziare ed espandere il settore dei beni culturali. Via dunque a ricostruzioni 3D di siti archeologici o musei, e a visite virtuali alle bellezze locali, architettoniche o naturali che siano.

Operativamente l’infrastruttura legata alle reti sarà composta da decine di piccole antenne a bassa potenza e soprattutto irrisorio impatto ambientale.

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