Chi lavora con la grafica sa bene quanto sia importante riprodurre un colore con la massima fedeltà possibile. È per questo motivo che diverse applicazioni utilizzano un selettore di colore che si affida ai codici esadecimali, considerati lo standard universale per replicare un colore in modo accurato. Android non offre ancora un sistema nativo per farlo, ma le cose potrebbero cambiare con Android 17.

Nell’ultima versione di Android Canary, la build 2510 rilasciata qualche giorno fa, è stata integrata una nuova applicazione di sistema chiamata Contagocce. Si tratta in tutto e per tutto del classico strumento che troviamo all’interno di numerose applicazioni, prevalentemente di fotoritocco (per esempio Photoshop), il cui scopo è quello di offrire un color picker integrato nel sistema operativo e che gli sviluppatori potranno usare nelle proprie app senza dover ricorrere a soluzione esterne o svilupparne uno apposito.

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Come funziona l’app Contagocce

Quello che in sostanza permette di fare l’app Contagocce è fornire un’API pubblica che consentirà a qualsiasi applicazione che lo richieda di avviare una schermata per la scelta precisa di un colore, catturando ciò che è visibile sullo schermo. Quando viene avviata, infatti, l’applicazione mostra un’immagine statica del display e un cursore che l’utente può spostare per selezionare il colore desiderato.

Sopra il puntatore, che è possibile spostare con precisione grazie ai tasti direzionali, è presente una piccola lente d’ingrandimento che mostra il colore esatto del pixel selezionato. Una volta scelto il colore desiderato, basta toccare il pulsante “Applica” per tornare all’app originale che ha richiesto l’avvio di Contagocce, che riceverà quindi il codice esadecimale corrispondente.

Si tratta ovviamente di un’applicazione di sistema pensata più per gli sviluppatori che per l’utente comune, che grazie all’utilizzo dell’API pubblica permetterebbe di velocizzare il processo di sviluppo di un determinato software e, teoricamente, anche ridurne il peso complessivo poiché non avrebbe più bisogno di integrare un color picker apposito al suo interno.

L’applicazione, quando avviata, riconosce anche le dimensioni dello schermo del dispositivo in uso e se ci sono periferiche collegate, come per esempio mouse e tastiera. In questo modo è in grado di adattarsi automaticamente all’ambiente utilizzato, passando all’interfaccia touchscreen in caso di utilizzo di smartphone o tablet. L’arrivo di questa applicazione sembra dunque strettamente correlato al progetto Android on PC, su cui Google sta lavorando per portare il sistema operativo anche su desktop.

Nonostante l’app Contagocce abbia fatto il suo debutto sull’ultima versione Canary del robottino verde, è improbabile che arrivi in forma stabile con i prossimi aggiornamenti di Android 16. La versione QPR2, che arriverà ufficialmente a dicembre, ha già raggiunto la Platform Stability, mentre la versione QPR3 non includerà nuove API. Per questo motivo sembra sempre più concreto il suo arrivo definitivo assieme ad Android 17 nel 2026, a meno che Google non decida di integrarla nel sistema tramite un aggiornamento lato server di Google Play.