Il team di LineageOS torna finalmente con un aggiornamento di rilievo, dopo mesi di lavoro e una lunga attesa arriva la nuova LineageOS 23.0, la prima versione ufficiale basata su Android 16. Un traguardo importante non solo per la community di sviluppatori, ma anche per tutti gli utenti che continuano a preferire una ROM personalizzata, leggera, pulita e aggiornata nel tempo rispetto alle personalizzazioni spesso più invadenti dei produttori.

Come sempre, il progetto non si limita a un semplice aggiornamento di versione, ma introduce cambiamenti tecnici profondi, nuovi strumenti per manutentori e app completamente rinnovate, il tutto mentre si adatta a un ecosistema Android sempre più chiuso da parte di Google.

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Una nuova base per LineageOS: Android 16 “QPR0” e la sicurezza trimestrale di Google

Partiamo dal cuore della novità, LineageOS 23.0 è basato sulla prima release di Android 16 “QPR0” poiché, a sorpresa, Google non ha ancora reso disponibile il codice sorgente della QPR1 (Quaterly Platform Release) su AOSP; questo ritardo ha costretto il team a rilasciare la nuova versione senza alcune delle funzionalità più recenti, tra cui il nuovo stile Material 3 Expressive, che arriveranno solo in seguito quando il codice sarà pubblicamente accessibile.

Il contesto è però più complesso, Google ha modificato radicalmente la propria cadenza di rilascio delle patch di sicurezza (ASB), non si tratta più di aggiornamenti mensili come in passato, ma di bollettini trimestrali che includono in blocco le patch dei mesi precedenti. Di conseguenza, anche LineageOS dovrà adeguarsi, i livelli di patch verranno aggiornati solo quando le correzioni saranno interamente pubbliche.

Il risultato pratico? Gli utenti continueranno a ricevere build regolari e sicure, ma la data della patch potrà restare invariata più a lungo del solito; è una scelta di trasparenza, coerente con la filosofia open source del progetto.

Pixel meno aperti e kernel più esigenti

Un altro cambiamento rilevante riguarda il supporto ai dispositivi Pixel, Google ha infatti smesso di pubblicare i sorgenti completi dei propri kernel, rendendoli disponibili solo come tarball privati e senza cronologia; questo significa che i Pixel non saranno più garantiti come dispositivi day one per LineageOS, anche se resteranno comunque supportati grazie al lavoro della community e di progetti paralleli.

Le difficoltà non finiscono qui, Android 16 “QPR0” richiede kernel Linux 5.4 o superiori, e le nuove funzionalità eBPF rendono sempre più difficile mantenere dispositivi basati su versioni precedenti; molti modelli con kernel 4.4 e 4.9, ancora compatibili con LineageOS 22.2, non possono essere aggiornati, a meno che qualcuno non realizzi i backport necessari.

Catapult è il launcher che libera Android TV

Tra le novità più interessanti di questa versione spicca Catapult, il nuovo launcher per Android TV sviluppato interamente dal team LineageOS. L’obbiettivo è chiaro, restituire agli utenti il controllo sulla propria schermata iniziale, eliminando i feed sponsorizzati e le raccomandazioni invasive presenti nei launcher ufficiali di Google TV.

Catapult offre un’interfaccia pulita, fluida e completamente personalizzabile, focalizzata solo sulle app e sui contenuti scelti dall’utente e, come anticipato dagli sviluppatori, nuove funzionalità arriveranno gradualmente con i prossimi aggiornamenti.

lineageos 23 catapult

LineageOS 23.0 rinnova alcune app

Le applicazioni di sistema non sono state dimenticate, l’app fotocamera Aperture è stata riscritta da zero con un’architettura più pulita e facile da mantenere; ora supporta JPEG Ultra HDR, RAW e cattura simultanea RAW+JPEG, oltra a un’interfaccia aggiornata con indicatori dinamici e colori adattivi. Il team ha già promesso ulteriori miglioramenti, non appena Google aggiornerà la libreria CameraX che costituisce la base del progetto.

Il lettore musicale Twelve invece, riceve piccoli ma apprezzabili ritocchi: un pulsante per la riproduzione casuale immediata, statistiche di ascolto, supporto ai file MIDI e una migliore integrazione con Jellyfin, il server multimediale open source sempre più popolare.

Supporto esteso per macchine virtuali e kernel mainline

Con LineageOS 23.0 l’esperienza si apre anche al mondo della virtualizzazione, è ora infatti possibile eseguire LineageOS su macchine virtuali QEMU, libvirt o UTM (anche su Mac con Apple Silicon), rendendo il sistema molto più accessibile a sviluppatori e tester.

Non solo, cresce anche il supporto per dispositivi basati sul kernel Linux principale (mainline), l’obbiettivo è quello di poter avviare Android su qualsiasi dispositivo supportato dal kernel Linux standard, garantendo una longevità senza precedenti; un passo avanti che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui intendiamo la compatibilità delle ROM personalizzate.

Il nuovo ciclo di rilascio porta con sé anche miglioramenti infrastrutturali:

  • il portale di download  è stato aggiornato con modalità scura, verifiche di firma e download aggiuntivi semplificati
  • la wiki ufficiale è più completa che mai, con guide suddivise per sezione, varianti di dispositivo e istruzioni aggiornate per le partizioni A/B e Virtual A/B introdotte con Android 11
  • il team continua a cercare nuovi manutentori e contributori, invitando sviluppatori di tutto il mondo a proporre dispositivi, migliorare app o documentazione

Chiunque voglia mantenere in vita un vecchio smartphone o entrare nel mondo dello sviluppo Android open source trova oggi in LineageOS un punto di partenza concreto, accessibile e ben documentato.

Con LineageOS 23.0 il progetto dimostra ancora una volta la sua resilienza in un ecosistema Android sempre più chiuso, pur dovendo convivere con patch rilasciate a singhiozzo e sorgenti non immediatamente disponibili, il team continua a garantire aggiornamenti regolari, stabilità e libertà d’uso.

Gli utenti dovranno dunque pazientare ancora un po’ per alcune funzioni di Android 16, ma nel frattempo potranno contare su una base più pulita, moderna e sicura, e su un futuro che nonostante tutto resta saldamente open source. Chi fosse interessato a testare con mano la nuova LineageOS 23.0 può visitare il sito ufficiale del progetto per verificare l’eventuale compatibilità del proprio dispositivo, e per ottenere tutte le istruzioni necessarie a procedere.