Che la collaborazione tra Samsung e Qualcomm sia più stretta che mai non è una sorpresa, ma durante il recente Snapdragon Summit 2025 è arrivata una conferma decisamente simbolica: parte dell’evento è stata infatti trasmessa in diretta con un Galaxy S25 Ultra, l’ultimo flagship della casa sudcoreana.
Una scelta che non solo mette in risalto le capacità fotografiche del dispositivo, ma che testimonia quanto Qualcomm punti su Samsung per spingere il suo nuovo chipset di punta, lo Snapdragon 8 Elite Gen 5.
Galaxy S25 Ultra dietro (e davanti) le quinte dello Snapdragon Summit
Sul palco Qualcomm ha presentato il suo chipset di nuova generazione, progettato per garantire prestazioni ancora più elevate e un salto in avanti nell’efficienza energetica; l’azienda ha confermato che Samsung utilizzerà il nuovo processore sui suoi prossimi smartphone premium, facendo intuire che i Galaxy S26 saranno i primi a montarlo. Una dichiarazione che consolida una partnership storica e che di fatto rafforza l’immagine di Samsung come brand di riferimento nel mondo Android.
La vera sorpresa tuttavia è arrivata dal dietro le quinte, come potete notare dall’immagine poco sotto alcune riprese in movimento della diretta sono state realizzate proprio con un Samsung Galaxy S25 Ultra montato su un gimbal DJI Ronin 2 e collegato a un monitor esterno tramite USB-C.
Dall’immagine potete vedere il setup professionale, un dettaglio che mette in evidenza non solo la versatilità della fotocamera, ma anche la capacità del telefono di integrarsi in contesti di produzione video di alto livello.
Samsung non è nuova a questo tipo di dimostrazioni, già in passato sia la stessa azienda coreana che Apple hanno usato i propri flagship per riprendere e trasmettere eventi live, trasformando i lanci in vere e proprie vetrine tecnologiche per le capacità dei loro sensori e delle soluzioni software di elaborazione.
La decisione di Qualcomm di affidarsi proprio al Galaxy S25 Ultra, pur avendo a disposizione un’ampia gamma di smartphone Android con chip Snapdragon, è un chiaro riconoscimento della qualità e dell’affidabilità della fotocamera dell’ultimo top di gamma di Samsung; è anche un’indizio, nemmeno troppo velato, di come i futuri flagship vogliano alzare ulteriormente l’asticella nella fotografia mobile, confermando la storica ambizione di Samsung di sfidare (e spesso superare) iPhone sul fronte imaging.
Se l’attuale flagship è già ampiamente riconosciuto come un dispositivo più che valido, il prossimo Galaxy S26 Ultra, atteso per i primi mesi del prossimo anno, promette prestazioni da vero camera phone sostenute da un processore che, sulla carta, offrirà potenza di calcolo e intelligenza artificiale senza precedenti.
Samsung e Qualcomm sembrano preparare un 2026 all’insegna della potenza e della qualità fotografica, non ci resta che attendere ancora qualche mese per scoprire tutti i dettagli.
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