Google continua a lavorare per rendere Gemini un assistente digitale sempre meno simile a un semplice motore di ricerca, e sempre più capace di sostenere conversazioni reali; in queste ore infatti è emersa una novità che potrebbe cambiare sensibilmente il modo in cui interagiamo con l’IA di Mountain View, l’azienda sta testando una funzionalità che suggerisce domande di approfondimento (follow-up) dopo ogni query iniziale, invitando l’utente a proseguire il dialogo e ad esplorare ulteriormente l’argomento.
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Conversazioni più naturali e approfondite in arrivo per Google Gemini
Molti utenti, soprattutto quelli abituati al vecchio Google, tendono ancora a usare Gemini come un motore di ricerca tradizionale; una domanda, una risposta e stop. Ma un assistente IA può offrire molto di più, a patto che l’utente sappia come interagire, ed è proprio qui che entrano in gioco i suggerimenti di follow-up, indicazioni contestuali che compaiono direttamente sotto la risposta di Gemini, sia nell’overlay sia nell’app dedicata, stimolando così nuove domande o approfondimenti mirati.
Secondo quanto scoperto da un utente Telegram all’interno dell’app Google v16.34.58, questa funzione non si limita alle query esplicite, ma compare anche per domande generiche o addirittura per semplici affermazioni, trasformando un input minimo in un’occasione di dialogo più ricco.
Il vantaggio è duplice, da un lato Google mantiene l’utente più a lungo dentro Gemini, dall’altro rende più semplice per chi non ha dimestichezza con l’argomento capire quali altre domande siano utili da porre; per esempio, alla domanda “Come funziona il motore di un’auto?“, Gemini potrebbe rispondere e, subito dopo, suggerire opzioni come “Quali sono i diversi tipi di motore?” o “Come si confrontano le auto elettriche con quelle a benzina?“.
Un approccio che non solo aumenta il coinvolgimento, ma che può effettivamente migliorare la qualità dell’apprendimento e la completezza delle informazioni ricevute, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta a un tema complesso.
Al momento la funzionalità sembra essere attiva soltanto lato server e in un numero ristretto di casi, questo conferma che si tratta con ogni probabilità di una sperimentazione circoscritta, probabilmente destinata a un rollout più ampio solo in un secondo momento.
Gli utenti dovranno quindi attendere ancora un po’ prima di vedere questi suggerimenti di follow-up comparire nelle proprie conversazioni con Gemini, nel frattempo il chatbot si prepara a diventare non solo un luogo dove cercare risposte rapide, bensì un assistente capace di stimolare conversazioni più naturali, continue e ricche di spunti.