Samsung è attivamente al lavoro sul nuovo chip interamente prodotto in casa, l’Exynos 2600, che è comparso di nuovo nel database di Geekbench dopo alcuni test non troppo convincenti di qualche settimana fa. Questa volta, però, i risultati cambiano completamente le aspettative e mostrano un chip capace di rivaleggiare con le soluzioni più potenti della concorrenza attualmente in circolazione.

Il chip Exynos 2600 farà il suo debutto ufficiale con la serie Galaxy S26 in arrivo nei primi mesi del prossimo anno. Anche per questa generazione, come già fatto in passato, Samsung dovrebbe adottare un approccio ibrido, con alcuni modelli e mercati che vedranno l’adozione del chip proprietario, mentre altri punteranno sulle soluzioni prodotte da Qualcomm.

Ad oggi non è chiaro quali modelli arriveranno sul mercato con il chip Exynos, ma secondo le indiscrezioni dovremmo vederlo quasi certamente a bordo del modello base di Samsung Galaxy S26 (che potrebbe chiamarsi S26 Pro), mentre la più costosa variante Ultra e probabilmente il modello sottile Edge dovrebbero optare per lo Snapdragon 8 Elite 2 di Qualcomm.

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Gli ultimi test di Exynos 2600 mostrano un chip alla pari della concorrenza

L’ultima volta che l’Exynos 2600 è apparso nei database di Geekbench è stato lo scorso luglio, quando il chip ha registrato dei risultati abbastanza deludenti nei test effettuati, con appena 2155 punti in single-core e 7788 punti in multi-core. Adesso, invece, i nuovi test mostrano un processore in grado di raggiungere i 3309 punti in single-core e 11256 punti in multi-core, superando lo Snapdragon 8 Elite e avvicinandosi moltissimo al prossimo Snapdragon 8 Elite 2, che rimane comunque leggermente più performante nelle prime prove.

Gran parte del merito di questi risultati va alle frequenze più spinte dell’Exynos 2600. Da quel che sappiamo sarà dotato di una configurazione a 10 core, una soluzione inedita per Samsung che riprende l’approccio già sperimentato da MediaTek per i suoi chip top di gamma. Il core principale Cortex-X930 arriva ora a 3,8 GHz, mentre i tre Cortez-A730 ad alte prestazioni salgono a 3,26 GHz. Anche i sei core dedicati all’efficienza energetica hanno registrato un salto nelle prestazioni che, unito al nuovo processo produttivo, fa la differenza nei test.

Exynos 2600 sarà infatti il primo chip a 2 nm realizzato da Samsung Foundry con tecnologia GAA, capace di migliorare l’efficienza energetica, la dissipazione del calore e le funzionalità di intelligenza artificiale. Una nuova soluzione chiamata Heat Path Block, che prevede un micro dissipatore in rame integrato direttamente all’interno del chip, sarà il responsabile della gestione migliorata delle temperature.

Diversi mesi ci separano ancora dal lancio ufficiale di Samsung Galaxy S26, dunque è probabile che nel corso dei prossimi mesi possano trapelare ulteriori test che mostrano le reali potenzialità del processore. Quel che è certo è che Samsung sembra voler puntare molto sui suoi chip proprietari, al punto che ha già siglato un accordo da 16,5 miliardi di dollari con Tesla per fornire chip a 2 nm, confermando che la nuova tecnologia è destinata ad essere utilizzata anche in altri settori.