In un mercato dove lo spessore dei dispositivi sembra vincolare inevitabilmente la capacità della batteria, Redmi sta lavorando a una soluzione che vuole cambiare questa regola.
Secondo un’indiscrezione affidabile, il brand cinese è alle prese con lo sviluppo di uno smartphone con una batteria da ben 8500 mAh racchiusa in una scocca spessa meno di 8,5 mm. Una combinazione finora impossibile ma che potrebbe diventare realtà grazie alle nuove batterie al silicio-carbonio, sempre più protagoniste del panorama mobile.
Indice:
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Redmi punta a riscrivere gli standard del settore
La notizia ci arriva dal solito e indefesso Digital Chat Station il quale avrebbe ottenuto informazioni sensibili da fonti vicine al laboratorio R&D (Ricerca e Sviluppo) di Redmi; uno scoop che, peraltro, arriva a pochi mesi dal lancio del Redmi Turbo 4 Pro, che con i suoi 7550 mAh aveva già impressionato per l’autonomia elevata.
L’idea di spingersi oltre gli 8000 mAh mantenendo uno spessore inferiore a quello di tanti smartphone da 5000 mAh, come il Galaxy S25 Ultra (8,2 mm), rappresenta un balzo ingegneristico notevole.
Non è solo questione della mera capacità, ma nel trovare l’equilibrio tra autonomia, design, sicurezza e durata. E proprio su questo aspetto, Redmi sembra voler puntare forte.
Eppure, secondo il tipster che ha diffuso il leak, Redmi sarebbe riuscita a contenere lo spessore sotto la soglia degli 8,5 mm, un traguardo notevole in un settore dove i dispositivi ultra-autonomi sono spesso associati a design pesanti.
Non si conoscono ancora i dettagli sulla costruzione del telaio né sull’eventuale uso di materiali più leggeri o flessibili, ma è evidente che l’ottimizzazione interna sarà stata portata all’estremo per raggiungere questo risultato.
Batterie al silicio-carbonio: la tecnologia alla base di questa rivoluzione
Come accennato, alla base di questa innovazione ci sono le batterie al silicio-carbonio, tecnologia che ha conosciuto un’accelerazione nel 2025 grazie alla crescente domanda di autonomia nei dispositivi mobili, in particolare in Cina.
A differenza degli elettrodi in grafite tradizionali (che raggiungono circa 372 mAh/g), il silicio può teoricamente arrivare a 4200 mAh/g, aumentando drasticamente la densità energetica.
Inoltre, le batterie al silicio-carbonio offrono una maggiore efficienza nello stoccaggio del litio, riducendo i rischi di accumulo e quindi il potenziale pericoloso delle classiche reazioni chimiche anomale.
La tendenza a spingere verso batterie enormi non è un caso isolato e anche sulle nostre pagine avrete potuto notare una crescita nel numeri di dispositivi del genere. Nel solo 2025, il mercato cinese degli smartphone Android ha assistito a un vero e proprio boom dei dispositivi da oltre 7000 mAh, complice la richiesta di autonomia prolungata di ogni tipologia di utenti.
In questo contesto, l’idea di raggiungere i 10000 mAh non è più fantascienza; lo stesso DCS ha anche accennato alla possibilità di modelli da 10000 mAh previsti già per il 2026, un traguardo che avrebbe del clamoroso visto che un amperaggio del genere finora era sempre stato riservato a laptop, tablet o powerbank.
Prezzo e disponibilità: tutto ancora da confermare
Al momento non ci sono informazioni ufficiali né sulla finestra di lancio né sul nome del dispositivo; peraltro, non è chiaro nemmeno se il telefono sarà destinato al solo mercato cinese o se arriverà in versione globale e, in quel caso, se arriverà come rebrand di un altro dispositivo.
Tuttavia, l’inserimento di una batteria così grande in un design sottile potrebbe costituire un importante argomento di marketing su cui fare leva per l’azienda.
Alcuni analisti ipotizzano una presentazione entro l’ultimo trimestre del 2025, ma tutto dipenderà dai risultati di laboratorio.
Se Redmi dovesse riuscire a realizzare ciò che il leak sostiene, potremmo trovarci di fronte a una nuova generazione di dispositivi pronti a riscrivere le regole dell’eterno equilibrio tra autonomia e spessore.