Ci risiamo. Negli ultimi giorni è saltato fuori l’ennesimo tentativo di truffa che ha visto stavolta come “protagonista” la Banca d’Italia o, meglio, un profilo falso su Instagram che sfruttava indebitamente nome e logo della banca centrale della Repubblica italiana.

L’obiettivo dei malintenzionati era quello di adescare follower, ignari della natura fraudolenta del profilo, per poi reindirizzarli su un gruppo WhatsApp di consulenza su servizi finanziari. Si tratta, a tutti gli effetti, di una formula già vista.

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Nuova truffa online con “protagonista” la Banca d’Italia

È un copione visto e rivisto quello di cui vi parliamo oggi. Si tratta dell’ennesimo tentativo di phishing messo in pratica da alcuni malintenzionati che, sfruttando il nome e il logo della Banca d’Italia, hanno provato ad adescare follower (ignari).

L’obiettivo finale era però quello di mettere in atto la seconda parte di una più ampia truffa che si sarebbe concretizzata attraverso WhatsApp, proponendo agli utenti stessi servizi di investimento o gestione di denaro, servizi che la banca non eroga ai privati.

Di seguito riportiamo un estratto dell’avviso condiviso dalla Banca d’Italia sul proprio sito ufficiale nella mattinata odierna (6 agosto 2025) che spiega meglio cosa è successo:

Si segnala che era presente sul social network Instagram di un profilo falso che utilizzava indebitamente il nome e il logo della Banca d’Italia per ottenere follower a cui proporre successivamente la partecipazione a un gruppo WhatsApp di consulenza su servizi finanziari.

La Banca d’Italia è totalmente estranea a tali attività e non offre alcun servizio di investimento o gestione di denaro a privati. Su richiesta della Banca d’Italia, l’account falso è stato rimosso.

Come suggerito dalla stessa banca, le raccomandazioni più importanti sono sempre le solite in questi casi: non rispondere a eventuali messaggi o richieste che spendono il nome di un personaggio famoso, di un’azienda, di un ente, di un istituto bancario (come in questo caso) o di qualsiasi altra personalità/figura di spicco; non fornire dati personali, bancari o documenti, elementi che potrebbero essere usati dai malfattori per compiere una o più truffe.

A queste raccomandazioni aggiungiamo la segnalazione dei profili falsi, una volta che vengono smascherati, direttamente tramite gli strumenti offerti dal social network (Instagram in questo caso) o dall’app di messaggistica.

La Banca d’Italia effettuerà segnalazioni alle Autorità competenti, sia per tutelare la propria immagine che per prevenire l’uso illecito del proprio nome. Considerando i tempi verbali “al passato” utilizzati nell’avviso, è molto probabile che il profilo falso sia stato segnalato e bloccato.