Dopo anni di resistenza alla pubblicità, il mese scorso WhatsApp ha rotto gli indugi annunciando il debutto degli annunci promozionali all’interno dell’app, nella fattispecie i Canali sponsorizzati e la pubblicità all’interno degli aggiornamenti di stato, sulla falsariga di quanto accade già nelle Storie Instagram.
Sebbene l’azienda si sia poi scontrata con il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati) dell’Unione Europea che ha sancito il blocco di questa novità sugli account all’interno dell’UE, almeno fino al 2026.
Nelle scorse ore, sono emersi i primi indizi concreti dell’implementazione della pubblicità su WhatsApp; ecco i dettagli.
Indice:
Su WhatsApp Beta iniziano a sbarcare le pubblicità, tranne in Europa
La novità ci arriva grazie al lavoro del portale WABetaInfo il quale ha condiviso alcune schermate che mostrano alcuni indizi lato UI dell’arrivo della pubblicità su WhatsApp attraverso alcuni prompt dell’app in cui di fatto viene spiegata la funzione.
Come accennato, la questione riguarda due aree specifiche dell’app: gli aggiornamenti di Stato e i Canali, che si apprestano a ospitare rispettivamente gli Status Ads e i Promoted Channels.
Pubblicità negli Stati: formato familiare, contenuto sponsorizzato
Pur integrandosi perfettamente nel flusso visivo, gli Status Ads saranno chiaramente etichettati come contenuti sponsorizzati. Sarà possibile saltarli con un semplice swipe, proprio come accade con le Storie indesiderate.
Meta ha anche previsto un sistema di controllo che consente di bloccare specifici inserzionisti, impedendo loro di mostrare ulteriori annunci in futuro.
Canali sponsorizzati
Oltre agli Stati, anche i Canali si preparano ad accogliere la pubblicità. In questo caso, parliamo di quelli che Meta chiama Promoted Channels, ovvero canali pubblici che pagano per apparire in evidenza nella pagina di ricerca.
L’obiettivo è semplice: aumentare la visibilità di nuovi canali, rendendoli più facilmente scopribili da parte degli utenti che navigano tra le varie proposte. Anche qui, WhatsApp specifica che i canali sponsorizzati saranno accompagnati da un’etichetta che ne segnala il carattere promozionale, per mantenere trasparente il rapporto tra creator e pubblico.
Lato interfaccia, per accompagnare il rollout di questi nuovi strumenti pubblicitari, WhatsApp ha introdotto anche un banner informativo all’interno della scheda “Aggiornamenti”.
Cliccando sull’avviso, si accede a una spiegazione dettagliata sul funzionamento degli annunci, su quali dati vengono utilizzati e su come modificare le preferenze di visualizzazione.
Questa spiegazione viene mostrata sotto forma di scheda all’interno della quale è possibile approfondire le scelte pubblicitarie di Meta, le informazione usate per profilare l’utente e molto altro.
Questa scelta rispecchia l’impostazione prudente dell’azienda, consapevole di dover gestire con attenzione un passaggio delicato per l’identità stessa della piattaforma.
Activity Report: cronologia degli annunci e controllo avanzato
Un’altra novità interessante è rappresentata dal nuovo strumento Activity Report, funzione di cui vi avevamo parlato poco meno di un mese fa, pensato per offrire agli utenti una panoramica dettagliata degli annunci visualizzati.
Attraverso questa sezione, sarà possibile consultare la lista degli spot visti, con data di visualizzazione e nome dell’inserzionista.
Chi non vuole più vedere annunci da un certo brand può bloccarlo direttamente dal report o dalla schermata dello Stato.
In aggiunta WhatsApp permette anche di generare un archivio in formato ZIP contenente lo storico delle pubblicità ricevute, utile per chi desidera conservare o analizzare i dati in locale. È persino prevista un’opzione per la generazione automatica mensile del report.
La nuova funzione verrà integrata nella sezione “Richiedi informazioni sull’account”, già presente nelle impostazioni dell’app.
In questa sezione è possibile, già da tempo, generare un report contenente tutte le informazioni sul proprio account WhatsApp, comprese le impostazioni di privacy, i numeri bloccati, i dispositivi associati e molto altro.
Con il prossimo aggiornamento, questa funzione si arricchirà di una nuova opzione: la possibilità di includere anche un report dedicato alle inserzioni pubblicitarie visualizzate. Il documento potrà contenere:
- Un elenco degli annunci pubblicitari visualizzati,
- Le date e orari in cui sono apparsi,
- I nomi degli inserzionisti coinvolti,
- Informazioni tecniche relative al formato, alla durata e alla tipologia dell’adv.
Una volta richiesto, come già accade con gli altri report generati dall’app, il report verrà generato in formato ZIP standard, scaricabile e consultabile anche al di fuori di WhatsApp tramite qualsiasi file manager o software di archiviazione.
Sebbene, per ora, non siamo ancora i riceventi della pubblicità, l’arrivo di una funzione per visualizzare un resoconto completo delle pubblicità mostrate in questi contesti rappresenta quindi una risposta coerente alla crescente richiesta di trasparenza e controllo da parte degli utenti.
Non è solo una questione di trasparenza, ma anche di consapevolezza digitale. Sapere quali pubblicità ci vengono mostrate, e da chi, permette agli utenti di riconoscere eventuali schemi ricorrenti o persino campagne mirate.
Niente pubblicità nelle chat: la promessa della crittografia resta
Un punto su cui WhatsApp ha voluto sottolineare è che questi cambiamenti non intaccheranno in alcun modo la natura privata e sicura dell’app. Le pubblicità, spiegano gli sviluppatori, resteranno confinate alla sezione “Aggiornamenti” e non appariranno mai all’interno delle conversazioni personali o di gruppo.
Il team di sviluppo ha inoltre chiarito che la selezione degli annunci si basa su informazioni generali, come la posizione approssimativa (a livello di città o Paese), la lingua dell’app, i canali seguiti e l’interazione con annunci precedenti. Nessun numero di telefono viene condiviso con gli inserzionisti, e questi ultimi non hanno alcun accesso ai dati privati degli utenti.
In più, chi collega WhatsApp al Meta Accounts Center può consentire l’utilizzo delle preferenze pubblicitarie raccolte su altre app del gruppo, come Facebook o Instagram. L’opzione è disattivata per impostazione predefinita ma può essere modificata in qualsiasi momento.
Al momento, sia gli Status Ads sia i Promoted Channels sono disponibili solo per un numero ristretto di beta tester, ma il rollout è destinato ad ampliarsi progressivamente.
Per il debutto in Unione Europea se ne parla nel 2026, salvo cambiamenti.
Come scaricare/aggiornare WhatsApp o provare le novità in anteprima
Per scaricare WhatsApp su un dispositivo Android o aggiornare l’app all’ultima versione disponibile, sarà sufficiente raggiungere la pagina dell’app sul Google Play Store (tramite il badge sottostante) ed effettuare un tap su “Installa” o “Aggiorna”.
Invece, nel caso in cui siate desiderosi di provare le novità in anteprima che arriveranno sull’app in futuro (come la possibilità di cambiare il tema delle chat), potrete rivolgervi al programma beta dell’app (la pagina dedicata al programma è raggiungibile tramite questo link) e scaricare WhatsApp Beta per Android.
Nel caso in cui il programma beta fosse temporaneamente al completo, potrete comunque procedere con l’installazione manuale dei relativi file APK, scaricabili dal portale APK Mirror (la cui pagina dedicata è raggiungibile cliccando su questo link).