Google TV Streamer, il piccolo dispositivo che trasforma qualsiasi televisore in una smart TV abilitando l’accesso a tutte le app di streaming, è tra gli accessori smart più apprezzati del colosso di Mountain View. In un prodotto del genere è facile concentrarsi solo sulle specifiche tecniche o sulle funzionalità intelligenti, ma il dietro le quinte, anche il modo in cui questi prodotti arrivano nelle mani degli utenti, racconta molto sulle strategie e sulle priorità delle aziende, nella fattispecie il packaging.
In un mercato sempre più attento alla sostenibilità e alla sicurezza dei prodotti, Google ha scelto di rivedere radicalmente la confezione del suo TV Streamer, introducendo un design che unisce scelte sostenibili e maggiore attenzione alla protezione contro manomissioni.
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Addio alle strisce da strappare, Google cambia packaging
Fino a pochi mesi fa, il packaging del Google TV Streamer era caratterizzato da un’etichetta adesiva ampia e “strappabile” che sigillava il box principale. Bastava rimuoverla per aprire il flap superiore e accedere al dispositivo.
Questa soluzione era sicuramente minimalista e in linea con lo stile sobrio di Google ma, a detta della stessa azienda, presentava un potenziale punto debole: in caso di rottura o danneggiamento dell’adesivo (volontario o meno), la scatola poteva aprirsi facilmente, con il rischio che il contenuto scivolasse fuori.
Con la nuova confezione, Google ha scelto di abbandonare la vecchia striscia a favore di un approccio più tradizionale.
A partire da maggio 2025, tutte le unità del Google TV Streamer presentano un nuovo packaging con chiusura “tuck end” cioè un sistema più tradizionale che prevede linguette ripiegate all’interno della scatola.
La nuova etichetta adesiva, ora è più piccola e discreta, ha il solo compito di sigillare la parte esterna, prevenendo eventuali manomissioni.
Una volta rimossa, bisogna comunque sollevare la linguetta dalla fessura e “sbloccare” la parte superiore, di fatto allontanando la linguetta dall’interno verso l’esterno, per accedere al dispositivo come avviene nella gran parte delle scatole tradizionali.
Questa scelta introduce un elemento di attrito in quanto la scatola risulta più stabile e resistente, impedendo aperture accidentali e migliorando la sicurezza durante il trasporto e la consegna.
Questa novità fa parte del programma “Plastic-Free” introdotto nel 2020 come parte del suo obiettivo 2025 di eliminare completamente la plastica dagli imballaggi. Al momento dell’introduzione di questo tipo di apertura (quello che è stato sostituito) alcuni osservatori avevano sollevato dubbi.
La soluzione con etichetta adesiva sembrava vulnerabile a manomissioni: un malintenzionato avrebbe potuto staccare l’etichetta, controllare il contenuto e poi richiudere il pacco con una nuova etichetta a pillola, senza lasciare tracce.
Con il nuovo tuck end, questo rischio viene drasticamente ridotto. L’utente finale può ora contare su un segnale più chiaro di integrità: se la linguetta interna risulta danneggiata o non correttamente chiusa, diventa subito evidente che il pacco è stato aperto.


Così, la stessa Google ha spiegato la nuova soluzione:
“Il nostro nuovo sistema di chiusura combina una fascetta con un’etichetta staccabile per fornire sia la prova di manomissione che la chiusura della scatola. Poiché la chiusura della scatola è notevolmente agevolata dalla fascetta, l’etichetta staccabile mantiene la fascetta in posizione e fornisce la prova di manomissione.”
Oltre alla sicurezza, Google continua a puntare forte sulla sostenibilità.
Il design plastic-free rimane centrale: come confermato dall’azienda, la nuova scatola è interamente realizzata in cartone e materiali riciclabili, allineandosi alla filosofia “carbon neutral” verso cui Google mira per tutti i propri prodotti hardware.
Non solo TV Streamer, in arrivo anche sulla gamma Pixel?
Per il momento, questo aggiornamento riguarda solo il Google TV Streamer, ma c’è curiosità su come si evolveranno gli altri prodotti hardware dell’azienda.
Ad esempio, il Pixel 9a continua a utilizzare la combinazione di due etichette adesive e sleeve introdotta l’anno scorso, nonostante le stesse critiche di vulnerabilità.
Per l’imminente Pixel 10, non si escludono cambiamenti analoghi a quelli implementati sullo streamer col fine di uniformare le soluzioni di apertura e chiusura in tutti i propri prodotti.
Vista che la modifica della scatola è in atto da maggio 2025, sarà interessante capire se Google stessa farà in tempo a modificare il sistema di chiusura delle scatole della prossima gamma Pixel 10 e Pixel Watch 4 prima del lancio o se dovrà aggiornare in corsa il packaging una volta già in commercio.
Con questa nuova scatola per il Google TV Streamer (e probabilmente anche per la famiglia di dispositivi Pixel), l’azienda di Mountain View sembra aver trovato un equilibrio convincente tra sostenibilità, sicurezza e design.