Google continua a lavorare alacremente sull’integrazione sempre più capillare e profonda di Gemini all’interno delle app e servizi del proprio ecosistema; solo negli ultimi giorni il chatbot di Big G è stato al centro dei preparativi in merito alle schede contestuali delle app Google, l’arrivo delle estensioni, Cerchia e cerca e un look rinnovato e in ambito hardware, il debutto ditre nuove voci sugli altoparlanti Nestdell’azienda.
Ebbene, il progresso del chatbot continua a ritmo incessante e questa volta tocca ai Messaggi, ora Gemini potrebbe spingersi oltre e inviare immagini generate direttamente nei messaggi di testo tramite Google Messaggi, grazie all’integrazione con il protocollo RCS.
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Google Gemini supporterà RCS per espandere le proprie capacità comunicative
Questa novità, svelata attraverso un’analisi approfondita della versione 16.25.44 dell’app Google, potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con l’assistente IA aprendo la possibilità a nuovi casi d’uso.
Ad oggi, infatti, Gemini su Android può essere utilizzato come un classico assistente digitale per inviare messaggi di testo a un contatto tramite Google Messages. Si può chiedere a Gemini di scrivere un messaggio di auguri, una battuta simpatica, o persino un invito formale, e l’assistente si occuperà di generare e inviare il testo con il tono scelto.
Tuttavia, questa capacità è limitata esclusivamente ai messaggi testuali (SMS); se si chiede a Gemini di inviare un’immagine generata il sistema non è in grado di gestire la richiesta in quanto rientrerebbe tra gli MMS. Ciò che accade attualmente è che Gemini tenta di inviare un URL vuoto nel messaggio, ma l’immagine non viene inclusa né visualizzata.


Peraltro, proprio sul supporto ufficiale, ci pensa Google a chiarire i limiti di Gemini, il quale non può:
- Leggere o riassumere messaggi esistenti.
- Creare o partecipare a chat di gruppo.
- Aggiungere immagini, GIF o meme ai messaggi.
- Aggiungere o riprodurre audio o video.
- Leggere o rispondere alle notifiche dei messaggi.
RCS: la chiave per sbloccare l’invio di messaggi multimediali
Questa situazione potrebbe presto cambiare radicalmente grazie al supporto in arrivo per i RCS (Rich Communication Services).
RCS è uno dei temi che Google ha più a cuore e per il quale continua a lavorare e battersi affinché possano diventare uno standard sempre più utilizzato in tutto il mondo da tutti i sistemi operativi e aziende, Apple compresa.
Qualora non foste familiari col concetto, si tratta del successore evoluto dell’SMS, pensato per portare l’esperienza dei messaggi di testo verso standard moderni, simili a quelli delle app di messaggistica istantanea come WhatsApp o Telegram. Supporta contenuti multimediali, conferme di lettura, invio di immagini in alta qualità, chat di gruppo avanzate e molto altro.
Ecco, come potete notare dalle immagini, nel codice dell’ultima versione dell’app Google, si trova un chiaro riferimento alla preparazione del supporto RCS all’interno di Gemini (identificato internamente con il nome in codice “robin”).
Il codice mostra che Gemini sarà in grado di verificare le capacità RCS del dispositivo, preparandosi così a gestire messaggi multimediali.
Se sia il dispositivo mittente sia quello destinatario supportano RCS, Gemini potrà procedere con l’invio di un messaggio multimediale (inclusa un’immagine generata dall’IA). In caso contrario, Gemini ricadrà sulla modalità SMS standard, che continuerà a essere limitata al solo testo.
Questa logica flessibile, peraltro, è la stessa che Google già utilizza in Google Messages per decidere se inviare un messaggio come SMS o RCS.
Tutto questo, finora possibile solo esportando manualmente le immagini dall’IA e poi allegandole in un’app di messaggistica, diventerebbe un flusso diretto e immediato.
Con il supporto a RCS, Gemini diventerebbe ancora più simile a un vero interlocutore, capace non solo di scrivere parole, ma anche di comunicare per immagini. In fin dei conti ci troviamo in un’epoca in cui la comunicazione visiva è diventata predominante, dunque questa evoluzione rappresenta un adeguamento agli standard comunicativi moderni.
Nonostante le grandi potenzialità, l’adozione di RCS non è ancora uniforme in tutto il mondo; in alcuni Paesi, il protocollo è largamente diffuso grazie a partnership tra Google e gli operatori locali, mentre in altri, le infrastrutture e il supporto sono ancora carenti o del tutto assenti. La speranza di Google è che l’adozione di RCS da parte di Gemini possa contribuire a diffondere il protocollo esponendo gli utenti di Gemini, un numero in costante crescita, allo standard di messaggistica.
Google non ha ancora annunciato ufficialmente quando questa funzione sarà attiva, ma il fatto che il codice sia già presente suggerisce che lo sviluppo sia in fase avanzata.
Le tempistiche di rilascio sono pressoché ignote, vi terremo aggiornati appena dovessero esserci ulteriori novità.
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