Wear OS 6 è la prossima versione del sistema operativo da polso, realizzato su base Android 16, che Google ha anticipato durante il The Android Show | I/O Edition parlando di Material 3 Expressive per poi annunciarlo ufficialmente in occasione del Google I/O della settimana seguente.
Con la prossima versione di Wear OS, che arriverà nella seconda metà del 2025 (attualmente è disponibile come Developer Preview 1 solo sull’emulatore di Android Studio), abbiamo già visto che il colosso di Mountain View andrà ad aggiungere i Live Updates ma un’altra novità importante investirà l’Always-on Display (AOD).
Wear OS 6: ecco come cambierà (in meglio) l’Always-on Display
Abbiamo già avuto modo di scoprire la Developer Preview 1 di Wear OS 6, build in anteprima che “inaugura” il ciclo di sviluppo ma che ci ha permesso di comprendere la visione di Google che, oltre a implementare i canoni estetici del Material 3 Expressive, ha in serbo tante altre novità, anche per le watch face.
Wear OS 6 dovrebbe essere risolutivo anche per un altro “problema” che ha caratterizzato le precedenti versioni del sistema operativo da polso e che, nello specifico, riguarda l’Always-on Display (via 9to5Google).
A partire da Wear OS 3, la maggior parte delle app (eccezion fatta per Google Maps, Google Keep e Spotify) hanno smesso di mostrare informazioni quando lo smartwatch è “poggiato”: al loro posto, l’AOD andava a sfocare il tutto per mostrare l’ora.
Con Wear OS 5.1, i Pixel Watch hanno guadagnato l’opzione per sviluppatori Forza esperienza AOD Globale che ha risolto, in parte, la problematica: quando attivata, questa opzione fa sì che qualsiasi schermata si comporti come se fosse il quadrante e non spunterà più l’orario su sfondo sfocato come avveniva in precedenza con l’AOD.
Wear OS 6 eliminerà la necessità di attivare questa opzione per sviluppatori: l’esperienza AOD Globale sarà attiva di default. Ad esempio, i controlli del brano corrente e dei contenuti multimediali rimarranno visibili anche quando l’utente non sta interagendo con lo smartwatch.
C’è spazio per altre novità
Dalla precedente immagine possiamo notare ancora una volta come la riprogettazione in salsa Material 3 Expressive stia investendo l’intera interfaccia utente del sistema operativo, inclusi i controlli multimediali: pulsanti “pieni” (che si svuotano in modalità AOD), pulsante play/pausa con la forma principe del M3E e così via.
Anche tutti i tile sfrutteranno lo stesso font e lo stesso design, per aiutare gli utenti a navigare nel carosello dei tile con cognizione di causa. La seguente immagine mostra due esempi.
Andando oltre, Wear OS 6 diventerà molto più “preciso” per quanto concerne le autorizzazioni sanitarie: con il precedente Wear OS 5.1, le app potevano accedere a tutti i sensori con l’autorizzazione BODY_SENSORS; con la prossima versione del sistema operativo, le app potranno accedere alle metriche specifiche con le autorizzazioni READ_HEART_RATE, READ_OXYGEN_SATURATION e READ_SKIN_TEMPERATURE.
Un’altra novità importante, se vogliamo però slegata dalla versione di Wear OS, riguarda l’implementazione di Gemini: Google sta facendo sul serio con il proprio assistente basato sull’intelligenza artificiale, e punta a portarlo su tutti i propri sistemi operativi e anche su quello da polso.