Amazon ha appena ricevuto il via libera che molti attendevano: il colosso dell’e-commerce può ora utilizzare i suoi droni Prime Air per consegnare non solo pacchi generici, ma anche smartphone come iPhone, auricolari AirPods e altri dispositivi elettronici contenenti batterie agli ioni di litio.

Questa novità, annunciata dal colosso statunitense stesso nel corso della giornata di ieri, segna un passo da gigante per il programma di logistica aerea autonoma di Amazon, che ora promette consegne ultra-rapide, in meno di 60 minuti dall’ordine, in specifiche aree degli Stati Uniti. Ma come funziona esattamente? Quali sono i droni impiegati e cosa cambia per i clienti? Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli di questa evoluzione.

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FAA sblocca le consegne tech: iPhone, Samsung Galaxy e tanto altro verranno consegnati dai droni

La vera svolta è l’autorizzazione fresca di stampa da parte della Federal Aviation Administration (FAA) statunitense. Questo disco verde permette ad Amazon Prime Air di ampliare significativamente il catalogo di prodotti consegnabili con i droni, includendo ora articoli particolarmente richiesti come gli iPhone di Apple, gli smartphone Samsung Galaxy, gli Apple AirTags, gli auricolari Apple AirPods, i campanelli Ring e persino i termometri da cucina Alpha Grillers Instant Read Food Thermometers.

Per il momento, il servizio con queste nuove categorie di prodotti è attivo in aree selezionate degli Stati Uniti: precisamente a College Station, in Texas, e nell’area di West Valley della metropoli di Phoenix, in Arizona. I droni possono trasportare pacchi con un peso fino a 5 libbre (circa 2,2 chilogrammi).

I droni MK30 sono il cuore pulsante delle nuove consegne ultra-rapide

Protagonisti indiscussi di questa accelerazione sono i nuovi droni MK30. Amazon li considera un elemento centrale per il futuro del suo programma di logistica aerea autonoma, un progetto avviato oltre dieci anni fa.

Questi velivoli di nuova generazione sono progettati per essere più efficienti e versatili: vantano un’autonomia superiore rispetto ai modelli precedenti e, aspetto non da poco, possono operare anche in condizioni meteorologiche non ideali, come in caso di pioggia leggera.

La capacità di carico, come anticipato in precedenza, arriva fino a 2,2 kg. Un altro importante passo in avanti era già stato compiuto lo scorso anno, quando Amazon aveva ricevuto l’approvazione per far volare i propri droni oltre il campo visivo diretto degli operatori (BVLOS), ampliando così significativamente il raggio d’azione delle consegne automatizzate.

Tutto molto bello e interessante, ma per quanto riguarda la sicurezza? La consegna stessa è studiata ovviamente per essere sicura: il drone scende a un’altezza di circa quattro metri dal suolo per rilasciare il pacco. Prima del rilascio, il sistema di bordo si assicura che l’area di consegna sia sgombra da animali domestici, automobili o persone.

A sostegno c’è un sofisticato sistema di percezione che permette al drone di rilevare e navigare attorno a ostacoli che potrebbero non essere presenti sulle immagini satellitari o che potrebbero entrare improvvisamente nel suo raggio d’azione.

L’sperienza utente è fortemente semplificata: addio QR code, benvenuta precisione

Amazon ha lavorato molto anche per rendere l’esperienza utente il più semplice e smart possibile. L’intero processo, dalla conferma dell’ordine alla consegna, avviene in 60 minuti o addirittura meno. I clienti ricevono ora una finestra temporale di consegna precisa, con un margine di errore soli cinque minuti prima o dopo l’orario indicato.

Una delle novità più significative riguarda la modalità di selezione del punto di atterraggio. Non è più richiesto ai destinatari di uscire per posizionare un codice QR a terra. Ora, il punto di atterraggio viene selezionato direttamente in fase di ordine tramite una vista aerea della propria abitazione (ad esempio, il vialetto o il giardino).

Una volta scelto, il sistema utilizzerà quello stesso punto per le consegne successive, a meno che non venga modificato dall’utente. Questo processo è il risultato di due anni di lavoro, durante i quali è stata sviluppata e integrata nel computer di bordo del drone una mappa digitale degli indirizzi idonei. In caso di problemi che impediscano la consegna, Amazon notificherà il cliente spiegandone il motivo.

Amazon consiglia comunque di tenere all’interno animali domestici e bambini durante la fase di rilascio del pacco, data l’altezza da cui viene sganciato.

Sicurezza e condizioni meteo: ecco come Amazon gestisce i voli

La sicurezza è un aspetto fondamentale. Quando il drone raggiunge il punto di consegna, verifica di essere nella posizione corretta e con il pacco giusto prima di procedere al rilascio.

Nonostante, come anticipato poco sopra, i droni MK30 possano operare con pioggia leggera, Prime Air non effettuerà consegne in tutte le condizioni meteorologiche. Il team utilizza un servizio di previsioni meteo con una finestra di 75 minuti per determinare se le consegne via drone possono essere disponibili nell’ora successiva. Se le condizioni non sono idonee, l’opzione di consegna con drone semplicemente non sarà disponibile nell’app, ma i clienti potranno comunque optare per una consegna standard.

Nel comunicato ufficiale l’azienda ha anche dichiarato esplicitamente di essere entusiasta di continuare a espandere il servizio per raggiungere più clienti nei mesi e negli anni a venire. Resta quindi da vedere quando e come questa affascinante tecnologia potrà varcare i confini e arrivare anche in Italia, ma i passi in avanti compiuti oltreoceano sono decisamente significativi e promettenti.