Un nuovo sondaggio del Pew Research Center ha messo in luce che gli adolescenti sono sempre più consapevoli degli effetti negativi dei social media per la propria generazione. Nel dettaglio, il 48% dei giovanissimi tra i 13 e i 17 anni ritiene che i social network come Facebook e Instagram influenzino negativamente le persone della loro fascia d’età e molti hanno iniziato ad ammettere che hanno impatti nocivi anche sul sonno e sulla produttività.
Si tratta, a tutti gli effetti, di un corposo balzo in avanti rispetto a quanto era stato rilevato appena tre anni fa, quando solo un terzo degli adolescenti era pronto ad ammettere i pericoli dei social media per la propria salute psico-fisica. Di contro, precipita la percentuale di coloro che ritengono che i social media abbiano un’influenza positiva: la percentuale degli adolescenti intervistati che ritiene che i social network agiscano in tal senso sulle persone della stessa fascia d’età è infatti ora pari all’11%, contro il 24% di tre anni fa.
Nel campione di quasi 1.400 adolescenti statunitensi intervistati, sono state le ragazze a condividere le esperienze più negative, avendo manifestato più probabilità dei ragazzi di dire che i social media danneggiano la loro salute mentale (25% contro 14%), la fiducia in se stesse (20% contro 10%) o il sonno (50% contro 40%).
Il ruolo dei social media su amicizie e creatività
Non mancano, comunque, gli aspetti ritenuti ancora fortemente positivi. La maggioranza degli adolescenti vede infatti i social media come uno spazio in cui coltivare amicizie e creatività: il 74% dei giovanissimi afferma che queste piattaforme li fanno sentire più legati ai loro amici e il 63% dice che danno loro la possibilità di mostrare il loro lato creativo. In aggiunta a ciò, il 34% degli adolescenti afferma di reperire almeno sporadicamente informazioni sulla salute mentale dai social media, dimostrando per lo meno un impulso di attenzione nei confronti di questo tema (a rischio, occorre dirlo, di reperire informazioni non corrette).
Inoltre, il dossier suggerisce che gli adolescenti sono più consapevoli del tempo che trascorrono sui social media. Almeno il 45% ha ammesso di passare troppo tempo sulle applicazioni/piattaforme dei social network, con un significativo cambiamento rispetto al 2023, quando solo il 23% degli adolescenti intervistati aveva dichiarato lo stesso.
Il report rileva infine che il 45% degli adolescenti ha dichiarato che i social media influiscono sul loro sonno, mentre il 40% ha dichiarato che i social media incidono anche sulla loro produttività. L’aspetto più interessante, e che lascia ben sperare, è però un altro: consapevoli di quanto sopra, il 44% degli adolescenti intervistati ha dichiarato di aver ridotto l’uso degli smartphone e dei social media.
E i genitori?
Per capire meglio in che modo le famiglie affrontano i problemi legati alla salute mentale dei giovani, lo studio si è poi soffermato nel domandare ad adolescenti e genitori di condividere il loro livello di preoccupazione, i loro pensieri sulle cause sottostanti e la loro disponibilità a discutere di salute mentale.
È così emerso che i genitori hanno più probabilità degli adolescenti di essere preoccupati per la salute mentale dei ragazzi e che, complessivamente, il 55% di loro dichiara di essere estremamente o molto timoroso per gli adolescenti di oggi. La percentuale scende invece al 35% tra gli adolescenti, che continuano dunque ad avere una percezione ben differente.