Ottimizzare l’accesso alle cure, ridurre gli sprechi e modernizzare i servizi pubblici, sono queste le direttrici su cui si muove il piano di innovazione digitale annunciato dal Sottosegretario per l’Innovazione, Alessio Butti, nel corso del Digital Health Forum 2025, evento svoltosi il 10 aprile a Roma presso Palazzo Wedekind. Al centro dell’intervento il ruolo delle tecnologie digitali nella lotta alle liste d’attesa sanitarie, da sempre una delle criticità più avvertite dai cittadini e ora al centro di sperimentazioni concrete con l’app IO.
Nei piani del Governo l’app IO per migliorare alcune criticità del settore sanitario
Come noto, IO rappresenta il punto di accesso centrale ai servizi della Pubblica Amministrazione italiana, e sta gradualmente ampliando la propria portata funzionale, integrando anche strumenti capaci di migliorare la gestione della sanità pubblica. È proprio in questo contesto che si inseriscono le dichiarazioni del Sottosegretario, che ha confermato la volontà del Governo di “puntare sulle tecnologie digitali più efficaci” per affrontare in modo strutturale il problema dei tempi di attesa.
Durante l’evento, Butti ha riportato alcuni dati significativi provenienti dalla Regione Lombardia, dove è in corso una sperimentazione basata sull’uso di IO per notificare e gestire le prenotazioni mediche. Il risultato? Secondo quanto dichiarato, si è registrato un annullamento proattivo del 30% delle visite mediche prima dell’appuntamento fissato, con effetti tangibili sia in termini di riduzione del fenomeno “no show” (ovvero i pazienti che non si presentano agli appuntamenti) sia di ottimizzazione delle agende sanitarie.
Un dato non da poco, se si considera l’impatto che ogni mancata visita genera a livello di costi e disservizi, come sottolineato da Butti, l’obiettivo è proprio quello di “recuperare ogni appuntamento mancato e trasformarlo in un’occasione di cura per un altro cittadino”.
Se la Lombardia ha dimostrato il potenziale delle notifiche digitali tramite app, la prossima frontiera (già in fase di avvio in Liguria e in altre regioni) è rappresentata dall’uso dell’intelligenza artificiale per prevedere le mancate presentazioni. In altre parole, algoritmi predittivi saranno impiegati per individuare in anticipo i casi a rischio di assenza, consentendo alle strutture sanitarie di rimodulare l’offerta in modo dinamico, migliorando ulteriormente l’efficienza del sistema e riducendo tempi e costi.
Si tratta di un passaggio chiave per rendere la sanità pubblica sempre più reattiva, connessa e proattiva, in linea con quanto già avviene in altri settori della Pubblica Amministrazione digitalizzata.
È evidente che l’app IO stia evolvendo da semplice raccoglitore di messaggi e notifiche a piattaforma intelligente, dinamica e integrata, capace di interfacciarsi con diversi livelli dell’Amministrazione Pubblica, dalle imposte alla sanità, passando per veicoli e mobilità.
Il percorso è ancora lungo, ma i segnali sono chiari: l’obiettivo del Governo è fare della tecnologia un alleato strutturale del sistema sanitario e dei servizi al cittadino, riducendo sprechi e migliorando l’efficacia delle prestazioni; un’operazione che, come sempre, dovrà essere accompagnata da trasparenza, inclusività e attenzione alla privacy.
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