Google continua a lavorare per migliorare la rete Trova il mio dispositivo che, dopo aver guadagnato la condivisione della posizione con amici e familiari (e la relativa scheda persone), dovrebbe presto guadagnare anche il supporto ai tracker UWB.
Le prime evidenze in tal senso sono emerse lo scorso giugno e nelle ultime ore sono stati scovati passi in avanti nello sviluppo di tale funzionalità grazie alla quale la rete di Google permetterà di localizzare anche questa tipologia di tracker che sfruttano la banda ultralarga (UWB), molto più “precisa” per la localizzazione rispetto al solo Bluetooth.
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Trova il mio dispositivo: nuovi sviluppi per il supporto ai tracker UWB
Trova il mio dispositivo di Google è uno strumento molto utile perché consente agli utenti di localizzare smartphone (anche offline) e oggetti ai quali viene assegnato un tracker Bluetooth.
Rispetto ad alcune soluzioni concorrenti (vedi Samsung con i suoi Galaxy SmartTag2), la rete di Google non supporta ancora i tracker UWB (a banda ultralarga) ma si limita a supportare i soli tracker Bluetooth, tecnologia che porta con sé una minore precisione quando si tratta di localizzazione.
Il colosso di Mountain View sta comunque lavorando per implementare il supporto ai tracker UWB nella rete Trova il mio dispositivo. Dopo le prime evidenze emerse a giugno 2024 e gli ulteriori sviluppi riscontrati a settembre 2024, il noto insider AssembleDebug ha scovato nuove stringhe di codice in tal senso nella versione 3.1.305-1 dell’app (tramite Android Authority):
<string name=”precision_finding_onboarding_confirm_button”>Next</string>
<string name=”precision_finding_onboarding_instructions”>On the next screen, hold your phone straight up and try moving around. This helps improve accuracy.</string>
<string name=”precision_finding_onboarding_title”>Hold your phone upright</string>
<string name=”spot_improves_precision_finding_results_recommendation”>To find nearby devices</string>
<string name=”spot_poor_light_recommendation”>More light needed to find the device</string>
Queste stringhe di codice fanno nuovamente riferimento al “tracciamento indoor ad alta precisione” e spiegano come tenere correttamente lo smartphone per analizzare al meglio l’ambiente circostante. In aggiunta, l’insider ha scovato una animazione demo che mostra questo passaggio (che potrebbe far parte di una funzionalità di realtà aumentata che sfrutta le fotocamere dello smartphone).
Attualmente, nulla di tutto ciò è ancora disponibile e funzionante nella rete Trova il mio dispositivo di Google e non sappiamo quando il supporto ai tracker UWB e l’interfaccia per procedere con la loro localizzazione saranno rese disponibili per tutti.
Nel mese di maggio si svolgerà il Google I/O 2025, potenziale occasione giusta per l’annuncio di una novità come questa (anche se, pare ormai scontato, gran parte della conferenza sarà dedicata all’intelligenza artificiale).
Va inoltre segnalato che non tutti gli smartphone Pixel di ultima generazione supportano la tecnologia UWB (Pixel 9 e Pixel 9a non la supportano): la speranza è che, quando questa potenzialità sarà ufficialmente implementata da Big G, tutti i Pixel “successivi” (magari già i Pixel 10) possano godere del chip UWB.
Come aggiornare l’app
Per verificare la presenza di un aggiornamento dell’app Trova il mio dispositivo, dovrete rivolgervi al Google Play Store: basterà raggiungere la pagina dell’app (tramite un tap sul badge sottostante) e, in caso di presenza dell’aggiornamento, selezionare “Aggiorna“.