Google continua a lavorare senza sosta ad Android 16, di cui è stata rilasciata, nella serata del 12 marzo, la Beta 3, passo fondamentale che inaugura la terza (e ultima) fase di un ciclo di sviluppo che durerà ancora un paio di mesi prima del rilascio in forma stabile.
Le novità legate ad Android 16 sono innumerevoli e spaziano da quelle software legate alla UI del sistema operativo fino ai miglioramenti sotto al cofano che puntano a incrementare il più possibile le prestazioni della versione dell’OS dal nome in codice “Baklava”.
Negli ultimi mesi e settimane vi stiamo raccontando e aggiornando costantemente sulle ultime riguardanti proprio Android 16 e tutto ciò che porterà in dote agli smartphone compatibili: tra le più recenti notizie di rilievo segnaliamo la possibile introduzione delle notifiche trasparenti, la nuova app impostazioni, il nuovo pannello delle impostazioni rapide, l’arrivo di un riepilogo delle notifiche in stile iOS e molto altro.
Ebbene, come avrete intuito dal titolo, questo articolo non tratterà di Android 16 bensì del suo successore, Android 17, il quale, nonostante gli appassionati siano in frenetica attesa del rilascio ufficiale della versione 16, si è reso protagonista di un’indiscrezione che riguarda il futuro delle prestazioni del sistema operativo di Google.
Indice:
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Android 17 potrà contare su Vulkan 1.4
Secondo le informazioni trapelate, opera del solito infallibile Mishaal Rahman, a partire da Android 17, Google richiederà Vulkan 1.4 come driver grafico standard per tutti i chip che debutteranno con questa versione del sistema operativo.
Questa decisione rappresenta un importante passo avanti che semplificherà per gli sviluppatori il trasferimento di giochi e applicazioni da PC ai dispositivi mobili. L’API grafico Vulkan sta diventando essenzialmente il nuovo standard per l’intero ecosistema Android che, come scritto dallo stesso Rahman, “sembra aver scelto di passare a uno stack di rendering moderno e unificato che pone Vulkan al centro del progetto“.
Cos’è Vulkan e perché è importante
Vulkan, di fatto, è una moderna API multipiattaforma di elaborazione e grafica 3D a basso overhead (il lavoro extra o le risorse (tempo, memoria, energia) richieste per gestire o supportare un compito) che fornisce agli sviluppatori un controllo più diretto sulla GPU rispetto alle API più vecchie come OpenGL.
Questo maggiore controllo si traduce in prestazioni notevolmente migliorate, specialmente nelle applicazioni multi-thread, riducendo l’overhead della CPU. Al contrario, OpenGL è una vecchia API di livello superiore che astrae molti dei dettagli di basso livello della GPU, rendendola più facile da usare ma potenzialmente meno efficiente.
In sostanza, Vulkan dà priorità alle prestazioni e al controllo hardware, mentre OpenGL enfatizza la facilità d’uso e la compatibilità multipiattaforma.
Il vantaggio principale di questa novità, secondo Google, è che consente agli sviluppatori di aggiungere elementi visivi più immersivi nei loro giochi. Vulkan, infatti, consente agli sviluppatori di sfruttare le prestazioni delle moderne GPU per smartphone per sbloccare funzionalità come il ray tracing nei giochi o il multithreading.
Giochi popolari come Diablo Immortal e Pokémon TCG Pocket sfruttano già Vulkan per implementare speciali effetti visivi e ottimizzare la grafica su un’ampia gamma di dispositivi.
La decisione di Google di rendere obbligatorio Vulkan 1.4 per i nuovi chipset che accompagneranno Android 17 riflette l’importanza crescente di questa tecnologia nel panorama mobile, soprattutto in un momento in cui i confini tra gaming mobile e PC continuano ad assottigliarsi e gli sviluppatori hanno esigenza di trasferire titoli desktop anche su mobile vista la crescente richiesta.

La timeline di supporto delle API grafiche di Vulkan su Android
I vantaggi principali di Vulkan
L’implementazione di Vulkan 1.4 come requisito porta con sé numerosi vantaggi che miglioreranno significativamente l’esperienza utente su Android 17, eccoli di seguito:
- Riduzione del carico sulla CPU: L’architettura low-level di Vulkan consentirà agli sviluppatori di comunicare e controllare direttamente l’hardware grafico, portando a un utilizzo molto più efficiente della CPU. Questo si traduce in prestazioni migliori e consumi energetici ridotti, aspetto fondamentale per i dispositivi mobili;
- Supporto avanzato per il multithreading: Vulkan è stato progettato specificamente per ottimizzare l’uso dei sistemi moderni con processori multi-core. Questo permette una migliore scalabilità e prestazioni superiori per le applicazioni che girano su CPU con più core, ormai uno standard anche sui dispositivi di fascia media;
- Supporto per SPIR-V: Vulkan utilizza SPIR-V come linguaggio intermedio multipiattaforma per gli shader (ovvero quell’insieme di algoritmi utilizzati nella grafica 3D per simulare le ombre, ma anche manipolare l’illuminazione e la texture delle superfici). Questo consente la pre-compilazione degli stessi, migliorando significativamente la velocità di inizializzazione delle applicazioni e permettendo una maggiore varietà di shader per scena, con conseguenti effetti grafici più ricchi e dettagliati;
- API multipiattaforma: Uno dei punti di forza principali di Vulkan è che non è limitato a un singolo sistema operativo, ma funziona in maniera nativa su diverse piattaforme come Android, Linux, Windows e altri. Questo facilita enormemente lo sviluppo di applicazioni cross-platform, permettendo agli sviluppatori di effettuare più facilmente il porting dei loro titoli su Android;
- Gestione della memoria e sincronizzazione più efficienti: Vulkan offre un controllo maggiore sulla gestione della memoria e sulla sincronizzazione, portando a un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili e potenzialmente a prestazioni migliori, aspetto cruciale per i dispositivi con risorse hardware limitate.
Sebbene Vulkan possa apparire come il nuovo arrivato, in realtà ha fatto al sua comparsa su Android 7.0 Nougat nel 2016 e i vantaggi erano evidenti fin da quel momento; il motivo per cui Google non ha avviato questa transizione prima va ricollegato alla frammentazione di Android stesso.
All’epoca Vulkan era supportato da un numero esiguo di dispositivi mentre al giorno d’oggi la percentuale ha raggiunto cifre rassicuranti: più dell’85% degli smartphone Android supportano ed eseguono Vulkan.
La crescita esponenziale del supporto a Vulkan tra i dispositivi Android è tra i motivi principali per cui Google ha deciso di renderlo l’API grafica ufficiale per Android con Vulkan 1.4, la sua più recente iterazione, che dovrebbe debuttare proprio su Android 17.
L’adozione di Vulkan 1.4 come standard rappresenta, pertanto, un passo avanti significativo per l’ecosistema Android, che dovrebbe tradursi in applicazioni e giochi più performanti, grafica di qualità superiore e un’efficienza energetica migliorata.