Continuano negli Stati Uniti i problemi per Google con il Dipartimento di Giustizia, che nelle scorse ore è tornato alla carica, ribadendo quelle che sono le misure che vorrebbe che venissero imposte al colosso di Mountain View per porre fine a quello che attualmente considera come uno stato di monopolio nel settore della ricerca online.
La vicenda in questione va oramai avanti da diversi mesi e il Dipartimento di Giustizia in passato ha già proposto tra le varie soluzioni possibili e auspicate l’imposizione al colosso di Mountain View di vendere Google Chrome.
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Cosa rischia Google per le accuse di monopolio
Alla fine del 2024 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha depositato una bozza di misure che potrebbero essere adottate per porre fine al monopolio di Google e nelle scorse ore è stata aggiornata in vista della prossima udienza, in programma ad aprile.
L’ente governativo insiste sulla necessità che Google proceda alla vendita di Google Chrome, in quanto rappresenta un importante punto di accesso alla ricerca: la sua cessione, infatti, garantirebbe un’opportunità per un nuovo concorrente di gestire un punto di accesso significativo per la ricerca su Internet, libero dal controllo monopolistico del colosso di Mountain View.
Per quanto riguarda Android, il Dipartimento di Giustizia non richiede più che venga venduto, potendo essere sufficiente l’introduzione di alcune modifiche. Nel caso in cui si dovessero rivelare non in grado di rendere il mercato più competitivo, l’ipotesi della vendita dell’OS tornerebbe ad essere presa in considerazione.
Una modifica favorevole per Google è quella in virtù della quale può effettuare investimenti in aziende di intelligenza artificiale, ciò in quanto il governo ha preso atto che questa restrizione avrebbe potuto causare conseguenze “indesiderate” nell’evoluzione del settore IA. Tuttavia, eventuali operazioni di questo tipo sarebbero vagliate in modo approfondito dalle autorità governative.
Dopo l’udienza del mese prossimo si dovrebbe arrivare alla sentenza, che dovrebbe essere emessa entro settembre.