Dopo tante promesse Google ha finalmente attivato la rete Trova il mio dispositivo per Android a metà del 2024, ma il servizio non è stato all’altezza della rete AirTag di Apple e nemmeno della rete Galaxy-only di Samsung.
Ora sembra che Google abbia fatto un significativo passo avanti grazie al tracciamento di tutte le aree e non solo quelle più trafficate. Uno dei motivi principali per cui la rete Trova il mio dispositivo di Google è mediocre è il fatto che si attiva solo nei contesti di “traffico elevato”, impedendo ai dispositivi Android di contribuire alla rete nelle aree più rurali.
Inoltre la rete di Google richiede due dispositivi Android per localizzare lo stesso tracker, il che rappresenta uno svantaggio soprattutto negli Stati Uniti che è un mercato dominato dall’iPhone.
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La rete Trova il mio dispositivo di Google invita ad attivare tutte le aree
Ora l’app Trova il mio dispositivo mostra un messaggio che invita gli utenti ad abilitare il tracciamento in tutte le aree, non solo in luoghi ad alto traffico.
Infatti la rete Trova il mio dispositivo di Google ultimamente sembra funzionare meglio, in quanto i tracker si connettono più velocemente e vengono localizzati più rapidamente, in alcuni casi anche prima che con AirTag.
Probabilmente dietro a tutto questo sono stati implementati molti miglioramenti, ma a fare la differenza è stata l’adozione di massa e l’aver convinto gli utenti ad attivare il supporto anche nelle aree a basso traffico.