Google torna nel mirino pei PM milanesi e del Nucleo di polizia Economico Finanziaria della Gdf per una presunta evasione fiscale stimata di poco inferiore ai 900 milioni di euro.
Le verifiche fiscali per gli anni 2015-2020 sono state chiuse un anno fa e hanno sollevato l’ipotesi di una “stabile organizzazione italiana”, con una sede di affari nel capoluogo lombardo, della società irlandese e di conseguenza una imposta evasa (Ires) stimata per 108 milioni di euro, ai quali si aggiunge, secondo i calcoli, il mancato versamento delle royalties sui beni immateriali (licenze e software) fornite dalla società irlandese per oltre 760 milioni.
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Il fisco italiano chiede 1 miliardo di euro a Google per presunta evasione fiscale
Gli esiti della verifica sono stati tramessi all’Agenzia delle Entrate per il procedimento tributario e che in seguito all’accertamento ha chiesto il versamento di un miliardo di euro compresivi degli interessi e della sanzione.
In passato il colosso tecnologico statunitense è già finito sotto inchiesta nel Bel Paese. Sette anni fa Google aveva pagato al fisco italiano 306,6 milioni di tasse sanando contenziosi aperti da lungo tempo.