L’Unione Europea ha annunciato di aver avviato un’indagine ufficiale nei confronti di Meta, preoccupata che la società non stia facendo abbastanza per proteggere la salute mentale e fisica dei bambini che utilizzano Facebook e Instagram.
Negli ultimi mesi, soprattutto dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act nell’Unione Europea, i social network sono finiti nel mirino di diverse istituzioni che si prefiggono l’obiettivo di vigilare sul corretto adempimento alle norme stabilite. Da un lato TikTok è quasi a rischio definitivo di ban negli Stati Uniti, mentre sul territorio italiano è finita sotto gli occhi dell’Antitrust perché accusata di mettere a repentaglio la sicurezza dei minori a causa del suo algoritmo.
Nelle scorse ore anche Meta è finita sotto indagine, questa volta direttamente da parte dell’Unione Europea, che ha annunciato giovedì scorso l’inizio di un’investigazione per determinare se la società abbia violato o meno le norme del Digital Services Act (DSA). L’UE è preoccupata che la società di Mark Zuckerberg non stia sufficientemente impedendo ai minori di accedere a contenuti inappropriati.
Le indagini richiederanno tempo, ma andranno avanti
Nello specifico, l’indagine si concentrerà sull’interfaccia utente e sugli algoritmi di Facebook e Instagram: secondo l’UE, il modo in cui funzionano le piattaforme di Meta tenderebbero a indurre “dipendenze comportamentali nei bambini” e creare “effetti a catena”. Inoltre la commissione a capo delle investigazioni ritiene che gli strumenti di verifica dell’età messi a punto dalla società non siano abbastanza efficaci e proporzionati.
Un altro aspetto che verrà esaminato riguarda se i sistemi di raccomandazione dei contenuti di Meta e le impostazioni predefinite sulla privacy garantiscano adeguata sicurezza e protezione per i minori. A quanto pare i recenti sforzi di Zuckerberg di migliorare la sicurezza dei bambini sulle sue piattaforme non sono stati abbastanza: proprio recentemente la società aveva infatti provveduto a bloccare argomenti dannosi e a limitare l’interazione con account sospetti di adulti, dopo che un’accusa simile era stata lanciata qualche mese fa negli Stati Uniti.
Lo step successivo sarà quello della raccolta di ulteriori prove da parte della Commissione Europea. L’indagine non ha una data di scadenza e si prenderà tutto il tempo necessario per arrivare ad una svolta, ma l’UE potrà comunque adottare misure provvisorie contro Meta durante il corso dell’indagine stessa, con multe che potrebbero arrivare fino al 6% del suo fatturato globale se verranno riscontrate violazioni nelle norme del DSA.