Nella giornata di ieri, Google Pixel 8a ha fatto ufficialmente il suo debutto sul mercato. Per l’occasione, il colosso di Mountain View ha rilasciato il primo aggiornamento per il nuovo medio gamma della famiglia Pixel, che va ad accorciare ulteriormente le distanze con i fratelli più grandi Pixel 8 e Pixel 8 Pro.
Nel marasma di annunci effettuati durante il Google I/O, che quest’anno ha visto un enorme focus sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e le sue iterazioni nel panorama Android, il nuovo arrivato Google Pixel 8a non è stato messo da parte e ha ricevuto il suo primo aggiornamento software, dal peso di circa 190 MB.


Aggiornando Google Pixel 8a potremo quindi installare le patch di sicurezza aggiornate al mese di maggio, ma non solo. L’update è anche l’occasione per introdurre gli Sfondi IA, che permettono di generare sfondi con l’intelligenza artificiale tramite alcuni comandi testuali selezionabili da una serie di opzioni predefinite.
Gli Sfondi IA sono stati presentati ufficialmente durante lo scorso Google I/O e lanciati insieme a Google Pixel 8 e Google Pixel 8 Pro durante l’autunno. Sebbene inizialmente esclusiva degli smartphone Pixel, Samsung e Google hanno lavorato insieme per portare una versione personalizzata del software anche su Galaxy S24.
L’introduzione degli Sfondi IA va quindi a colmare una delle poche (se non l’unica) differenza tra Google Pixel 8a e le sue controparti più costose, assieme ai 7 anni di aggiornamenti software e di patch di sicurezza garantiti anche per l’ultimo arrivato.
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Assieme alle patch arrivano anche le prime Factory Image
Oltre all’aggiornamento via OTA, Google ha provveduto ad aggiornare la pagina ufficiale delle factory image, aggiungendo anche quelle di Google Pixel 8a. Per chi non lo sapesse, le factory image consentono di ripristinare un dispositivo allo stato di fabbrica in caso di malfunzionamenti del software o errori commessi durante lo sblocco del bootloader o dei permessi di root.
Grazie alle factory image scopriamo anche quello che è il nome in codice usato internamente dall’azienda per indicare Google Pixel 8a. Ciascun dispositivo possiede infatti un nome interno utilizzato in fase di sviluppo e, nel caso del nuovo arrivato si tratta di “akita”. Pixel 8 Pro per esempio viene chiamato internamente “husky”, mentre Pixel 8 viene chiamato “shiba”.
La cosa curiosa che evince da questa scoperta è che Google Pixel 8a era nei piani dell’azienda, e quindi già in sviluppo, da ben prima del lancio di Google Pixel 8 e Google Pixel 8 Pro. Il suo nome in codice era già apparso in alcuni database lo scorso settembre assieme a quello dei suoi fratelli maggiori, il che ci dà un’idea di quelli che sono gli step dello sviluppo in casa Mountain View.
Le factory image di Google Pixel 8a sono state rilasciate in 8 diverse versioni a seconda del modello dello smartphone (con operatore o senza) e possono essere scaricate a questo indirizzo.