L’intelligenza artificiale sta permeando ogni ambito della vita dell’uomo e si appresta a sbarcare anche nella nostra quotidianità – seppur con le dovute regolamentazioni del caso – e Google vuole essere tra i player più influenti in questo settore, come dimostrato dalla miriade di novità presentate al Google I/O il mese scorso proprio a tema AI, alcune delle quali sono in dirittura d’arrivo. Ebbene, un altro settore particolarmente caro a Big G è quello dello shopping online – per via degli enormi ricavi pubblicitari che il colosso genera – per il quale ha annunciato l’introduzione di alcune funzioni che puntano a rendere l’acquisto di capi d’abbigliamento più flessibile e accessibile che mai. Vediamo di cosa di tratta.

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L’intelligenza artificiale di Google al servizio dello shopping online

Acquistare capi d’abbigliamento sul web, per quanto comodo, può anche rivelarsi stressante quando si affronta l’argomento taglie e vestibilità. L’esperienza di acquisto online non sarà mai paragonabile alla fedeltà che indossare un vestito in negozio è in grado di offrire e la sicurezza che restituisce all’acquirente; molto spesso i vestiti comprati online non corrispondono alle aspettative del compratore o presentano una vestibilità diversa da quanto immaginato. Si tratta di una situazione familiare a molti e alla quale Google vuole offrire una soluzione, come affermato da Lilian Rincon, senior director of consumer shopping product:

“Quando provi i vestiti in un negozio, capisci subito se sono adatti a te. Dovresti sentirti altrettanto sicuro quando acquisti vestiti online”.

Servendosi della potenza dei propri modelli di intelligenza artificiale, Google introduce una funzione, denominata Virtual Try-On, che, come suggerisce il nome, consente a chiunque stia facendo acquisti sul web di vedere indossato virtualmente il capo d’abbigliamento selezionato su una ampia varietà di modelli e modelle con un’altrettanta varietà di tipi di corpo al fine di rappresentare il maggior numero di persone possibili.

Stando a quanto citato da Rincon, infatti, il 42% delle persone che fanno shopping online non si sentono rappresentati dai modelli presenti sui siti di abbigliamento. Nella soluzione proposta da Big G, i modelli saranno disponibili per un ampio spettro di taglie, dalla XXS alla 4XL al fine di garantire l’accesso a questa funzione a chiunque scelga di fare shopping online e voglia sentirsi sicuro del proprio acquisto.

Grande attenzione, inoltre, è stata posta alla varietà delle tonalità della pelle, una variabile cruciale nella fase di selezione di un indumento e del suo colore in quanto al cambiare della minima tonalità potrebbe risultare un accostamento di colore efficace o meno. Per fare ciò, Google si è servita della scala di tonalità della pelle di Monk (Monk Skin Tone Scale), ideata dal colosso e presentata in occasione del Google I/O dello scorso anno, prende il nome da Ellis Monk, il sociologo dell’università di Berkeley che l’ha sviluppata.

L’idea è quella di rimpiazzare le vecchie scale che vengono ancora utilizzate dai giganti della tecnologia per addestrare le intelligenze artificiali a riconoscere la pelle umana, molte delle quali hanno mostrato negli anni di non adattarsi bene alla comprensione delle pelli non bianche.

Google

Come mostrato dalle immagini, nella pagina dedicata all’indumento selezionato apparirà un lungo carosello dedicato alle taglie, ognuna delle quali potrà contare su numerosi modelli aventi un’ampia gamma di caratteristiche fisiche e tonalità della pelle diverse; una volta selezionata quello più affine, sarà possibile osservare il capo d’abbigliamento indossato dal modello scelto.

I corpi degli esseri umani differiscono l’uno dallo altro e ognuno presenta caratteristiche peculiari che lo rendono unico nel suo genere; l’introduzione di una funzionalità del genere rappresenta un prezioso caso d’uso in cui l’intelligenza artificiale viene applicata per migliorare attività quotidiane e incrementarne l’accessibilità senza dimenticare la semplicità d’utilizzo.

Google ha collaborato con i brand d’abbigliamento più popolari negli Stati Uniti tra cui annoveriamo Anthropologie, Everlane, H&M e LOFT; la funzione sarà disponibile a partire da oggi esclusivamente nel paese a stelle e strisce.

Le novità in tema di shopping non sono finite qui infatti Google ha annunciato un nuovo sistema di filtri direttamente integrato nella sezione “Shopping” dei risultati di ricerca tramite i quali filtrare in maniera granulare le specifiche di un determinato capo d’abbigliamento al fine di trovare quello che fa più al caso nostro; sarà infatti possibile effettuare una scrematura in base al pattern, al prezzo e molto altro.

Una funzione che punta, ancora una volta, a simulare l’esperienza d’acquisto in negozio pur conservando i vantaggi dello shopping online in modo da poter beneficiare del meglio che entrambe le soluzioni hanno da offrire.

Come per il Virtual Try-On, il nuovo sistema di filtri sarà inizialmente disponibile negli Stati Uniti per poi venire rilasciato negli altri paesi. Google non ha rivelato le tempistiche di lancio di entrambe le funzioni ma, come sempre, vi terremo aggiornati qualora dovessero esserci novità a riguardo.

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