Nelle ultime settimane si è parlato davvero tanto di Google Pixel Watch e, in occasione di Google I/O 2022, il colosso di Mountain View ha deciso di mostrare un primo video teaser ufficiale del device, permettendoci così di scoprire quello che sarà il suo design (peraltro già anticipato da diverse indiscrezioni).

Il team di Google, tuttavia, non si è soffermato sulle caratteristiche hardware del primo smartwatch dell’azienda e, pertanto, in Rete continuano a susseguirsi voci che provano ad anticipare ciò che dovremmo attenderci dalla scheda tecnica di tale orologio intelligente.

Una brutta sorpresa per il processore di Google Pixel Watch

Ebbene, nelle scorse ore è emerso che per quanto riguarda il processore il colosso di Mountain View avrebbe deciso di puntare su un modello ormai piuttosto datato: stando a quanto rivelato da una fonte anonima allo staff di 9to5Google, ad animare Google Pixel Watch ci dovrebbe essere un Samsung Exynos 9110.

Si tratta di una CPU che ha fatto il suo esordio ufficiale nel 2018 a bordo di Samsung Galaxy Watch e che può contare su una tecnologia a 10 nm e su due core Cortex-A53 (paragonabile al processore Qualcomm Snapdragon Wear 4100+, realizzato con tecnologia a 12 nm).

Saranno delusi, pertanto, tutti coloro che si attendevano che Google avrebbe puntato sulla più moderna CPU Samsung Exynos W920, il processore già implementato in Samsung Galaxy Watch4 e che, a dire del colosso coreano, è in grado di garantire un miglioramento del 20% in termini di prestazioni e di 10 volte per le performance grafiche rispetto alla precedente generazione.

Molto probabilmente Google ha deciso di utilizzare Samsung Exynos 9110 in quanto il progetto Google Pixel Watch è stato avviato oramai da molto tempo e la nuova CPU di Samsung all’epoca non era ancora disponibile.

C’è anche da considerare che il processore non è l’unico fattore da prendere in considerazione per valutare le prestazioni di uno smartwatch, in quanto c’è anche l’ottimizzazione software a giocare un ruolo fondamentale e il team di Google potrebbe essersi impegnato proprio in quest’ultimo aspetto.

Resta da capire se la CPU Samsung Exynos 9110 sarà in grado di garantire una gestione delle risorse e, soprattutto, della batteria adeguata alle aspettative degli utenti.