Il primo trimestre dell’anno solitamente registra un fisiologico calo delle vendite degli smartphone, ma nel 2022 ci sono ulteriori fattori, come la guerra in Ucraina, i nuovi divieti in Cina e l’inflazione globale, che hanno portato a un calo dell’11% delle spedizioni.

Secondo il rapporto di Canalys, Apple e Samsung, i due principali produttori di smartphone, hanno rilasciato dei modelli attesi che hanno aiutato i due colossi a espandere le loro quote di mercato, mentre gli altri tre nella classifica dei migliori 5 sono calati leggermente.

Le vendite di smartphone Apple e Samsung in aumento rispetto allo scorso anno

Samsung è tornata in testa alla classifica con una quota del 24%, segnando un aumento rispetto al 19% dell’ultimo trimestre 2021 e al 22% del primo trimestre dello scorso anno.

Come al solito il lancio degli iPhone verso la fine dell’anno ha generato un’impennata delle vendite di smartphone Apple nel quarto trimestre, ma Samsung ha rivendicato il primo posto grazie alle forti vendite degli smartphone di punta della gamma Galaxy S22 e alla solida domanda per la serie Galaxy A.

Procedono bene le vendite di smartphone Apple che nonostante le segnalazioni di riduzione della produzione, può contare sull’iPhone SE di terza generazione che rappresenta un’importante fetta nell’offerta di fascia media dell’azienda.

Gli operatori richiedono smartphone 5G e iPhone SE (2022) è lo smartphone Apple 5G più economico, tuttavia anche la serie iPhone 13 continua a trainare le vendite.

Xiaomi mantiene il terzo posto con una quota di mercato del 13%, un punto percentuale in meno rispetto allo scorso anno. La performance relativamente forte è attribuita alla popolare serie Redmi Note.

Segue OPPO che con il contributo degli smartphone OnePlus si attesta al 10%, in calo dell’1% su base annua, che tuttavia è un punto percentuale in più rispetto al quarto trimestre 2022. Vivo scende all’8% rispetto al 10% registrato nel primo trimestre dello scorso anno, mentre gli altri brand contribuiscono a formare il restante 27% del mercato.

Il rapporto si conclude con un certo ottimismo per il prossimo futuro, poiché la criticità relativa alla carenza di componenti potrebbe migliorare prima del previsto, contribuendo ad alleviare la pressione sui costi.

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