Tra i prodotti tecnologici più attesi del 2022 vi è senza dubbio anche Google Pixel Watch, il primo smartwatch del colosso di Mountain View che potrebbe essere lanciato nel corso del secondo trimestre.

Nelle scorse ore sono emersi alcuni interessanti dettagli relativi ad una domanda di brevetto presentata da Google nel 2020 presso il World Intellectual Property Office e che ha ad oggetto una tecnologia che potrebbe trovare applicazione anche in Google Pixel Watch, oltre che negli altri dispositivi indossabili dell’azienda, come ad esempio gli auricolari della serie Google Pixel Buds.

Google Pixel Watch potrebbe vantare un’interfaccia skin

Stando a quanto emerge dalla documentazione relativa alla domanda di brevetto, il colosso di Mountain View avrebbe studiato una cosiddetta “interfaccia skin” per la gestione dei dispositivi attraverso la pelle degli utenti.

Allo stato attuale i dispositivi indossabili vengono gestiti attraverso comandi vocali (ciò grazie ad un microfono integrato) e input touch ma il team di Google avrebbe deciso di puntare su una possibile ulteriore soluzione: ci riferiamo ad una serie di gesture sulla pelle effettuate vicino al device e che creano un’onda meccanica che viene percepita dai sensori del wearable e trasformate in comandi.

Google Pixel brevetto

Per esempio gli utenti potrebbero scorrere verticalmente o lateralmente oppure toccare una volta o due volte, in modo rapido o prolungato e a ciascun tipo di gesture il sistema dovrebbe essere in grado di fare corrispondere un’azione, ovviamente a condizione che il gesto sia effettuato in prossimità del dispositivo.

E così con Google Pixel Watch i gesti potrebbero essere effettuati sul polso, sul dorso della mano o sull’avambraccio mentre con Google Pixel Buds potrebbero essere effettuati nella zona della tempia o toccando il lobo dell’orecchio.

Utilizzando la tecnologia di apprendimento automatico, il dispositivo indossabile può essere in grado di riconoscere i movimenti che non devono essere intesi come gesti e quindi gli utenti potranno annuire, masticare, grattarsi e parlare senza il rischio che ciò venga rilevato come un gesto di input.

Resta da capire se e quando tale tecnologia verrà implementata da Google in prodotti destinati alla commercializzazione.