Diciamoci la verità, il mondo tecnologico che tanto ci appassiona, non sta vivendo un periodo molto felice dal punto di vista delle novità; in campo smartphone ormai la maggior parte dei telefoni sono tutti uguali, e i brand fanno a gara per tentare di introdurre nuove innovazioni. È uno scontro che, prima dell’eventuale commercializzazione, si combatte a suon di brevetti: l’ultimo che vi abbiamo riportato, in ordine di tempo, era un brevetto di Samsung per un nuovo dispositivo pieghevole; oggi vi riportiamo un’idea di Huawei, che ha depositato un brevetto per una fotocamera 3D in grado di analizzare viso e pelle. Vediamo insieme qualche dettaglio.

Huawei vuole aiutarvi ad essere più belli

Anche a seguito dei tempi bui a cui il brand ha dovuto far fronte, il colosso cinese non si è certo dato per vinto, ha continuato imperterrito il suo cammino tentando di riconquistare le numerose fette di mercato perse. Huawei ha sempre avuto un occhio di riguardo per il comparto fotografico dei propri smartphone, riuscendo nel tempo ad affermarsi come uno dei migliori brand per quel che concerne la fotografia mobile. Oggi vi parliamo di un brevetto, di cui potete prendere visione qui, inerente un sistema composto da una tripla fotocamera in grado di acquisire immagini facciali 3D: il documento è stato depositato da Huawei Tecnologies presso l’OMPI (organizzazione mondiale della proprietà intellettuale) nel luglio 2021, a seguito dell’approvazione è stato pubblicato in data 27 gennaio 2022. La documentazione, composta da 43 pagine, si intitola “Metodo di analisi dell’aspetto e dispositivo elettronico” e tratta di un sistema composto da tre sensori fotografici, in grado di catturare una scansione in tre dimensioni del nostro volto ed eseguire così un’accurata analisi facciale.

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Come potete notare dall’immagine qui sopra, la prima e la seconda fotocamera sono posizionate perpendicolarmente l’una all’altra, mentre il terzo sensore è situato nel mezzo, alla stessa distanza dalle altre due; questo sistema sarebbe in grado di catturare, tramite una registrazione guidata, un modello 3D del volto inquadrato, il sistema in seguito sarà in grado di fornire informazioni riguardanti pori della pelle, rughe, acne, punti neri, macchie di colore e altro.

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A seguito della scansione, l’utente potrà visualizzare sullo schermo del proprio dispositivo la rappresentazione in tre dimensioni del proprio volto, grazie al touchscreen avrà la possibilità di focalizzarsi su particolari aree; inoltre il software dedicato provvederà a fornire tutta una serie di informazioni quali ad esempio profondità e dimensione dei pori, il numero di punti neri intorno al naso o ancora informazioni sulle zampe di gallina intorno agli occhi. Oltre a tutto questo, il software provvederà a fornire diversi punteggi inerenti alle varie rilevazioni, nonché suggerimenti e raccomandazioni per migliorare lo stato della pelle.

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Il documento in questione è un brevetto di utilità, questo vuol dire che la tecnologia descritta potrà essere implementata in diversi modi; Huawei potrebbe non solo decidere di inserirla in un comparto fotografico già esistente o nuovo, ma potrebbe anche decidere di svilupparla attraverso un accessorio dedicato come uno specchio, che potrebbe interfacciarsi con lo smartphone, oppure ancora potrebbe essere realizzato come un modulo fotografico removibile. Insomma le possibili applicazioni sono svariate, il tempo ci dirà se e come il colosso cinese implementerà questa nuova tecnologia.

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