I dati del nuovo Osservatorio sulle Comunicazioni dell’AGCOM, relativi al terzo trimestre 2021, disponibili da oggi 29 Dicembre, mostrano l’andamento del mercato telefonia mobile e fissa in Italia aggiornato a Settembre di quest’anno.

Crescono il numero di SIM, consumo di dati e gli utenti Iliad

L’andamento, con i dati disponibili sul sito dell’AGCOM e che comprendono il periodo che va da Luglio 2021 a Settembre 2021, mostra una crescita annua delle SIM di +1,7 milioni che raggiungono quindi i 105,8 milioni. Nello specifico le SIM M2M sono cresciute per poco più di 1,5 milioni, mentre quelle Human (ovvero quelle che prevedono interazione umana come quelle solo voce, voce più dati e solo dati), sono aumentate per 150 mila unità su base annua, e per poco meno di 250 mila rispetto allo scorso fine giugno 2021, arrivando a 78 milioni di SIM.

La distribuzione delle linee mobili Human vede l‘87% di clientela di tipo residenziale mentre, per quanto riguarda la tipologia di contratto, l‘88,7% è rappresentato dalla categoria prepagata.

Guardando invece le linee complessive, ovvero Human più M2M, TIM risulta leader del mercato con il 28,8%, seguita da Vodafone con il 28,5%, WindTre invece il 24,8% e Iliad il 7,7%. Se consideriamo invece solo il segmento Human, WindTre rimane il principale operatore con il 26,8%, seguito da TIM con il 25,7%, Vodafone con il 23,3%, mentre Iliad raggiunge il 10,5% con una crescita dell’1,7% su base annua.

In crescita anche l’utilizzo della banda larga mobile con un consumo medio unitario mensile di dati da inizio anno stimabile a 12,3 GB al mese, in crescita del 29,3% rispetto allo stesso trimestre del 2020 mentre, se confrontato con lo stesso periodo nel 2017, risulta quadruplicato (2,53 GB/mese rispetto ai 12,3 GB/mese).

Il quadro competitivo broadband e ultrabroadband riguardante la rete fissa vede, a fine Settembre 2021, TIM come maggiore operatore con il 42,2%, seguito da Vodafone con il 16,5%, Fastweb con il 14,9% e Wind Tre con il 14,1%.

Aumentano gli accessi tramite linee FTTC e FTTH

Rimangono complessivamente stabili gli accessi rispetto al trimestre precedente, ma fanno comunque segnare una crescita annua di 400 mila unità. Le tradizionali linee in rame si sono ridotte di circa 1,8 milioni (un calo di 9,8 milioni nell’intero periodo temporale considerato nell’Osservatorio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie sono aumentate di circa 2,6 milioni.

Pertanto, gli accessi in rame, sono passati dal 76% nel Settembre 2017 al 29,2%. Allo stesso tempo sono aumentati gli accessi con tecnologie che consentono prestazioni avanzate. Si segnala un aumento delle linee FTTC di 1,1 milioni su base annua  e di 6,5 milioni nell’intero periodo, mentre gli accessi FTTH sono cresciuti di oltre 800 mila unità e, a fine settembre 2021, superavano i 2,4 milioni.

Anche le linee FWA (Fixed Wireless Access) hanno un aumento, seppur più attenuato, arrivando a sfiorare 1,7 milioni con una crescità di 239 mila unità nell’anno. Ciò si evidenzia in un notevole aumento delle prestazioni in termini di velocità, con le linee di velocità pari o superiori ai 30 mega che hanno raggiunto il 75% delle complessive linee broadband. Per quanto riguarda quelle con prestazioni superiori ai 100 mega, passano dal 16,5% al 59,4% del totale.

Questi aumenti vanno di pari passo con quelli dei volumi, che vedono un traffico dati medio giornaliero dei primi 9 mesi del 2021, in aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2020 e, addirittura, del 74,9% rispetto al 2019.

Corrispondentemente, i dati unitari di consumo per linea broadband, mostrano un aumento trainato dalla continua e progressiva diffusione dei servizi di streaming video stimabile in poco meno del 17% sul 2020 e del 64,2% nei confronti del 2019.

Per chi fosse interessato, il documento completo è disponibile sul sito dell’AGCOM, ed è consultabile direttamente cliccando su questo link.

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