Telegram se la sta passando piuttosto bene per quanto riguarda il tasso di crescita di utenti, perciò le esternazioni di Pavel Durov, CEO di Telegram, assumo una rilevanza sempre maggiore, quasi in relazione al numero di utenti che utilizzano la sua applicazione di messaggistica istantanea.

Gli utenti iOS sono “schiavi digitali”

Nelle scorse ore Durov è tornato a parlare di Apple a seguito di una importante inchiesta a firma del New York Times che svela come il colosso statunitense si sarebbe sottomesso alle sempre più pressanti richieste da parte del governo cinese, checché si sforzi invece di apparire agli occhi di molti come baluardo in difesa della privacy degli utenti.

Oltre a sottolineare il comportamento assolutamente ipocrita dell’azienda di Tim Cook, il CEO di Telegram non ha speso parole dolci nemmeno per gli utenti che decidono di acquistare un iPhone. “Schiavi digitali“, ecco come Durov considera gli utenti che scelgono gli iPhone, in quanto vengono costretti dalle politiche di Apple ad utilizzare solo i servizi e le applicazioni che vengono veicolate dalla stessa, di fatto privandoli della libertà di scegliere come utilizzare i propri smartphone.

Parlando proprio degli iPhone, Durov ha sottolineato come si senta quasi catapultato nel Medioevo ogniqualvolta si trovi ad utilizzare un iPhone per testare l’applicazione sulla piattaforma iOS: “Ogni volta che devo usare un iPhone per testare la nostra app iOS mi sento come se fossi catapultato nel Medioevo. I display a 60 Hz dell’iPhone non possono competere con i display a 120 Hz dei moderni telefoni Android che supportano animazioni molto più fluide“.

Difficile non concordare con Durov quando parla dell’enorme disparità di prestazioni – del display – tra gli smartphone Apple e quelli Android, dove anche terminali di fascia medio-bassa integrano facilmente pannelli da 90 o addirittura 120 Hz.

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